1

138 9 2
                                    

Atterrarono all'aeroporto internazionale di Portland verso le cinque del pomeriggio.
Recuperati i bagagli, le due cugine si diressero fuori dall'aeroporto dove un uomo sulla sessantina e senza capelli reggeva un foglio con scritto il nome del campeggio.
Eccitate all'idea di questa nuova avventura, Maddy si precipitò seguita dalla piccola per chiedere maggiori informazioni.

<< Salve. Noi siamo qui per il Villaggio dei Lupi, questo è pullman giusto? >> chiese in un solo fiato.

<< Buongiorno ragazze! Esatto, è proprio questo. Ho bisogno dei vostri documenti e della prenotazione stampata grazie. >>

Maddy che teneva sempre tutto in maniera organizzata, mostrò in pochi secondi l'occorrente e sotto l'ordine dell'autista lasciarono a lui le valigie da sistemare e salirono dentro per cercare posto.
Furono le prime e scelsero i posti a metà.

<< Sei contenta? >> si rivolse Maddy a Nicole che in risposta annuì energicamente, facendo un piccolo applauso di felicità.

<< Sarà il compleanno più bello di tutti! >> concluse sistemandosi composta sul sedile.

Maddy lasciò a lei il posto vicino al finestrino e mettendosi comoda la osservò attentamente, stilando mentalmente una lista di diversità che le separavano.
Nicole aveva la carnagione bianchissima e i capelli rossicci. Due grandi occhi blu e il viso punteggiato da lentiggini.
A vederla doveva essere molto timida e insicura, cosa del tutto plausibile dato il distaccamento dal mondo e dai bambini della sua età causa della malattia.

Maddy invece si trascinava una brezza mediterranea, con la carnagione olivastra e i lunghi capelli neri.
A contrastare queste tonalità davvero scure, due occhi nocciola dai tratti dorati, tanto da sembrare gialli alla luce del sole, incorniciati poi da folte ciglia nere che li mettevano in risalto ancor di più.
Infatti, da piccola i suoi genitori la chiamavano "Occhi di gatto", come il cartone animato.

Il fascino del Meridione, con le sue curve abbondanti e la vita stretta da vespa, accompagnati da un carattere abbastanza diffidente.
Maddy era abituata alla sua routine, ai suoi spazi e alla beneamata solitudine.

La fiducia non era mai stata il suo forte e nemmeno i legami duraturi.
La paura di soffrire o di un possibile tradimento, la mettevano in guardia costantemente, impedendo a chiunque di avvicinarsi e di affezionarsi.

Solo con la famiglia il rapporto era ben saldo.
Al contrario di molti genitori, quelli di Maddy erano notevolmente permissivi e non le facevano mancare niente.

Non che lei avesse bisogno di grandi attenzioni, ma le poche richieste, venivano quasi spesso esaudite.
Così non fosse, non si ritroverebbe a diciannove anni dall'altra parte del mondo, sperduta tra le montagne in uno stato di cui nessuno della sua famiglia ha avuto mai il piacere di visitare.

Con il passare dei minuti il pullman iniziò a riempirsi di ragazze e di signore di tutte le età, dando inizio poi alle presentazioni di cortesia e a qualche chiacchera su come avrebbe potuto rivelarsi quella vacanza.
Una volta pronti per la partenza, l'autista prese in mano il microfono per mettere in chiaro alcuni punti prima di affrontare il viaggio della durata di due ore circa.

<< Bene signore e signorine, io sono Michael e sarò il vostro autista per oggi. Vi avviso che la strada che faremo non sarà la principale e la più diretta, perché prima devo scaricare metà di voi in un altro villaggio. Quindi mettetevi comode e rilassatevi! >>

Dopo un applauso di incoraggiamento, ognuno si mise al proprio posto, dando il via questo viaggio all'avventura.

<< Allora, da quanto dice Internet, questo posto si trova vicino alla Foresta Nazionale e a vedere dalle foto sembra spettacolare! >> iniziò Maddy, mostrando le immagini sul telefono alla cuginetta.

IL VILLAGGIO DEI LUPIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora