L'Alpha correva come se avesse il demonio alle calcagna ad inseguirlo e gli altri lo seguivano come schegge.
L'idea era quella di dirigersi verso l'entrata principale del villaggio, al vecchio cancello.
Se Kurt voleva scappare, doveva per forza passare di lì.
Il sole scendeva stanco nascondendosi dietro le montagne innevate e le ultime luci illuminavano a fatica il percorso da seguire ma per i lupi non sarebbe stato un problema.Nati e cresciuti lì conoscevano a memoria ogni centimetro della riserva, non avrebbero avuto problemi a trovare la via di casa, neanche in piena notte col buio più totale.
Il freddo gelava i polmoni già dilatati per l'affaticamento della corsa, ma il fatto di trovare il fuggitivo, scaricava una certa dose di adrenalina e foga che non permetteva loro di sentire la fatica o qualsiasi altra sensazione di dolore.
Kennet nel frattempo pensava a mille possibili finali catastrofici per quella storia.Negli anni avevano studiato diversi piani e provato diverse strategie, con ogni gruppo nuovo che arrivava, ma ogni volta falliva miseramente.
Quell'anno doveva essere quello decisivo e definitivo; avrebbero trovato le loro compagne, scelte in anticipo con cura e avrebbero formato la loro famiglia. Ma in poche settimane tutto era andato a rotoli.Quando finalmente arrivarono a destinazione, si inchiodarono tutti sul posto, vedendo che ad attenderli non c'era solo Kurt, posizionato davanti ai cancelli, ma tutta l'intera squadra dell'FBI, con le pattuglie lampeggianti parcheggiate all'esterno.
<<Fine della corsa >> esclamò un agente operativo, avvicinandosi con cautela e tenendo puntata la pistola davanti a sé in direzione del capobranco, che senza esitazione alzò le mani in segno di resa, continuando comunque ad andargli in contro.
Non cercò neanche di estrarre l'arma dai pantaloni, lo avrebbero abbattuto prima di riuscire a prenderla.
<< Figlio di puttana >> ringhiò Kennet fra i denti, andando a posizionarsi proprio davanti a quello che era ormai diventato un nemico.
<<Occhio per occhio Kennet >> rispose senza mai togliere lo sguardo dai suoi occhi, annerirti dalla rabbia.
<< Non avrei dovuto fidarmi di te >> sputò a terra, dritto sui piedi di Kurt, che non fece niente per evitarlo e nemmeno indietreggiò schifato.<< Tu mi hai venduto alla polizia! Ho provato a scappare ma non c'è stato verso e quando abbiamo fatto sparire le due ragazze mi sono assunto la colpa per te e per tutti voi! Sono stato via cinque fottutissimi anni!>>
Kurt perse la calma e alzò la voce per sovrastare quella già alta di Kennet, puntandogli contro l'indice per infierire sulle suoi colpe e sulla sua finta innocenza.<< Mi avevano proposto la riduzione della pena se avessi collaborato a fare nomi, dare una coordinata e a portarli qui per cogliervi in flagrante e far chiudere tutto. Come potevo non accettare? >>
Si avvicinò maggiormente al viso di Kennet senza paura o timore. Era costantemente sotto tiro, mani dietro la testa, non avrebbe più potuto fargli niente.
<< Qualche anno per convince tutti che mi avevano messo ai domiciliari, che ero pronto a ripartire per dare il meglio e per convincerti che fossi gay. Sei davvero ingenuo.>>
Intanto i ragazzi iniziarono ad avvicinarsi al capo seguendo lo stesso esempio di usare cautela e di tenere le mani in vista.Forse per la paura o per stupidità, Kay si voltò di corsa, iniziando a correre come un forsennato verso la malga.
Esattamente in quel momento le tre ragazze spuntarono da dietro la malga prese per mano, che correvano con le vestaglie sciolte dal vento e a piedi nudi.<< Fermo dove sei! >>urlò un secondo agente superando i ragazzi e mettendosi in linea per puntare verso Kay che non smetteva di correre, senza voltarsi indietro.
<< Siamo qui! Aiuto! >> in lontananza le figure si facevano sempre più nitide e le voci risultavano man mano più vicine.
Vedendo le sirene della polizia avevano iniziato a gridare per farsi notare ed essere salvate.<<FERMO O SPARO! >> gridò sempre il secondo agente per convincere il ragazzo ormai quasi lontano a fermarsi.
Poi uno colpo assordante spezzò il silenzio.
Fu come se il tempo si fosse fermato e avesse messo in modalità congelamento le figure di tutti i presenti, che si erano accucciati a terra in seguito al frastuono dello sparo di pistola.
Solo gli agenti non si erano scomposti e andando in soccorso ai loro colleghi, tirarono fuori le rispettive armi, correndo verso i presenti per metterli in ginocchio con la forza e ammanettarli.Questo avvenne sotto le grida disperate di Maddalena, che dopo lo sparo, vide la cugina stesa a terra.
Le mani alla pancia tentavano di reprime la macchia di sangue che continuava ad espandersi sulla vestaglia rosa confetto.
<< No, no, no >> la prese tra le braccia, accarezzandole i capelli e cercando di instaurare un contatto visivo.<< AIUTO! >> Gridò in lacrime, fuori di sé.
Da dietro di loro, veniva in avanti un ragazzo con la pistola ancora fumante dal colpo appena rilasciato.
Kevin le aveva raggiunte seguendo le loro tracce e per non lasciarle fuggire, aveva aperto il fuoco.
Non erano tiratori professionisti, quello che sapevano fare lo avevano imparato centrando delle lattine posizionate su un tavolino all'aperto.
Voleva colpire alle gambe, in una zona non mortale e invece aveva fatto centro.Savannah lasciò le ragazze sedute a terra per correre dall'agente che stava ammanettando Kennet, sia per chiamare i soccorsi che per far strada agli altri agenti verso il bunker per liberare gli altri ostaggi.
<<Mike, Jack, seguitemi! >>
<< Nicole, guardami >> Maddy accarezzava la guancia della cugina più piccola con la vista appannata dalle lacrime.
Di risposta la piccola rimase in silenzio, con gli occhi che non riuscivano a rimanere aperti, stanchi di lottare.
<< Andrà tutto bene. >>
La stava dondolando, sapendo che l'ambulanza non avrebbe mai fatto in tempo ad arrivare per salvarla.Si trovavano lontano da tutto e da tutti, sarebbe servito l'elicottero e la velocità di portarla all'ospedale.
Sarebbe servito più tempo.
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IL VILLAGGIO DEI LUPI
Mystery / ThrillerOtto ragazze, una vacanza. Otto ragazzi, un villaggio. Maddy e la cugina più piccola Nicole trascorreranno un mese in mezzo ai boschi e alla natura, integrandosi in un gruppo che chiameranno branco. Dovranno imparare ad interagire e superare delle s...