Con uno scatto agile Kay saltò in piedi, pronto ad aggiustarsi vestiti e capelli, imbarazzato e colto alla sprovvista.
Non stava facendo nulla di male, ma comunque stava facendo qualcosa.
Con la persona sbagliata, nel momento sbagliato.<< Raggio di Sole, ti posso spiegare! >>
Mise le mani avanti in gesto di difesa per evitare uno scontro diretto, mentre la ragazza vestita tutta di nero con stivali intrecciati alti al ginocchio, si avvicinava lentamente con gli occhi ridotti a fessura e i pugni stretti lungo i fianchi.
Maddy non si considerava una persona gelosa, basava i suoi rapporti più sinceri sulla fiducia e quindi non vi era bisogno di dubitare o di indagare sull'altra persona per avere conferma che si comportasse bene in sua assenza, ma guai a toccarle quello che riteneva di sua proprietà.
La famiglia in primis.
<< Taci.
Nicole, vieni qui per favore. >>Nonostante la rabbia, riusciva a mantenere un tono calmo ma controllato, per mettere in chiaro chi stava comandando in quel momento.
Scandiva le parole lentamente mentre insisteva a fulminare con lo sguardo il povero ragazzo resosi colpevole di aver eccesso con la confidenza.<< Mad, non arrabbiarti con lui, voleva solo proteggermi dal freddo!>> intervenne spaventata la ragazza dai capelli rossi, ascoltando comunque le parole della cugina più grande, incamminandosi quindi per raggiungere il suo fianco.
"Come no, proteggerla del freddo".
Di riflesso e per difesa nei confronti del suo nuovo amico, le prese dolcemente una mano per stringerla nella sua.
Poteva passare come un gesto amorevole, ma Nicole lo fece più per paura che Maddalena perdesse il controllo e alzasse le mani.Ai suoi occhi era una ragazza forte e indipendente, senza paura di affrontare di petto le persone.
Troppi anni erano passati dall'ultima volta che avevano trascorso del tempo insieme e quindi non si sentiva di conoscerla bene, tantomeno il suo carattere.
Non voleva creare guai, anzi, stava già studiando tutte le soluzioni possibili per non far litigare i due grandi.<< Maddy ascolta... >> provò a giustificarsi il ragazzo che piano piano testava il terreno per vedere se il suolo era percorribile verso la ragazza dagli occhi di fuoco.
Nel buio della sera le sue iridi brillavano come topazio giallo, riflettendo il suo stato d'animo che in quel momento vacillava tra la rabbia e l'incertezza.
Incertezza di cosa dire, di cosa fare.
Era arrabbiata, ma non certa che veramente stesse succedendo qualcosa di grave.
Non aveva mai vegliato su nessuno, non si era mai presa cura di nessuno.
Per lei era una novità e quindi cercava di atteggiarsi come un genitore fa con i propri figli, come la mamma lupo fa con i suoi cuccioli.<< No. Tu ascolta >> lo zittì alzando il tono della voce, tanto che il silenzio calò esattamente come le tenebre di quella sera.
Il respiro accelerato di Kay si poteva notare dalle nuvolette bianche emesse dalla condensa col freddo, gli occhi sbarrati intrisi di paura e le mani che non sapevano trovare pace e stare ferme.
Non era un tipo tosto e tanto meno con un carattere deciso.Aveva agito di istinto e spontaneità, quindi avrebbe lasciato che quella sconosciuta lo rimproverasse senza trovare scuse.
Non poteva biasimarla.<< Intanto qui mi chiami con quello stupido nome che avete scelto. Non siamo amici, quindi il mio vero nome non lo devi pronunciare. >>
Finché elencava le accuse, con le dita della mano teneva il conto e intanto si avvicinava un passo alla volta.
<< Secondo. Non ho la minima idea di quello che è successo prima che io arrivassi, ma spero che tu abbia tenuto le mani a posto. >>
STAI LEGGENDO
IL VILLAGGIO DEI LUPI
Misterio / SuspensoOtto ragazze, una vacanza. Otto ragazzi, un villaggio. Maddy e la cugina più piccola Nicole trascorreranno un mese in mezzo ai boschi e alla natura, integrandosi in un gruppo che chiameranno branco. Dovranno imparare ad interagire e superare delle s...