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Ore 03.00 del mattino.

La pioggia sbatte forte sui vetri e contribuisce a non farmi chiudere occhio. Non so se ritornerò mai a dormire profondamente come quando da bambina facevo il bagno, mettevo al letto la biancheria pulita e una volta serrati gli occhi era poi la luce del sole a svegliarmi la mattina dopo.

I vetri tremano e il temporale sembra non voler cessare.
I lampi illuminano tutto quello che c'è intorno: alberi, alberi, alberi e ancora alberi.
Sembra quasi uno scenario da film horror.
Il cuore mi batte all'impazzata.
L'insonnia e l'ansia non vanno d'accordo, ma insieme fanno solo danni.

Sebastian dorme tranquillo accanto a me. Ronfa. Ha il sonno pesante.
Provo a toccargli il braccio per vedere se sente qualcosa o reagisce.
Nulla.

Allora è il momento.

Cerco di alzarmi dal letto senza farlo cigolare.
Apro il cassetto e metto in tasca qualche soldo, quello che basta per prendere da mangiare e per la benzina.
Prendo quel felpone blu gettato sul pavimento come fosse uno straccio e vado verso la camera di Alice evitando di fare qualsiasi rumore.
È strano come nella notte ogni cosa si amplifichi e basti poco per rompere il silenzio.

Alice dorme beata nella sua culla, con quel suo sorriso angelico, le guance rosee e le braccia strette al suo pupazzo preferito.
È un cagnolino di peluche, bianco e nero e dallo sguardo super tenero. Non se ne separa mai.

La prendo in braccio avvolgendola in una coperta...non vorrei si svegliasse per il freddo.

Attraverso il corridoio per arrivare alla porta di ingresso e come per ricordarmi il motivo di ciò che sto facendo, mi si ripresenta davanti quel buco sulla parete.
Mi si contorce lo stomaco.

*** flashback ***
<< Allora? È pronta la cena? >> Sebastian sbatte la porta appena entra e subito, dal suo sguardo mi accorgo cella sua condizione. Ha bevuto, ancora.
<< non sapevo se tornavi a casa... posso preparare qualcosa ora.>>
Batte un pugno sul tavolo e poi si avvicina.
Faccia a faccia.

<< Martina ma è possibile? Non solo ti permetto di stare qui, in casa mia, con quella bambina lagnosa...tu non ti preoccupi nemmeno di farmi trovare un piatto dopo una giornata di lavoro. >> alza la voce, ha gli occhi rossi di rabbia.
Mi prende per il polso e respira profondamente.
L'odore di whisky mi pervade le narici. È così forte che quasi mi fa salire la nausea.

<< Seba, sei stanco, meglio che vai a dormire e per inciso, quella bambina è anche tua figlia.>> stringe la presa e inizio a sentire dolore.
<< quella bambina è solo uno stupido errore dopo una scopata occasionale.>>

Se c'era una cosa che da piccola desideravo, era quella di formare una famiglia e di fare sentire amati i miei figli. Di certo non era questa la mia idea di futuro felice.
Una gravidanza inaspettata, un fidanzato alcolizzato e una catapecchia in cui vivere.
Se la bambina che ero mi vedesse adesso, inizierebbe a piangere lacrime amare.

Una lacrima mi scende ora sul viso dopo quelle sue parole e dopo che sento il polso ancora più stretto.
<< Seba... ti prego basta.>> imploro.

Di tutta risposta spinge il suo corpo contro il mio e finisce per sbattermi con la schiena alla parete. Il quadro appeso fa un rumore assurdo schiantandosi al suolo.

Alice piange e grida.
Nel sentirla, Sebastian tira un pugno al muro, quasi in corrispondenza del mio occhio.
Mi sfiora, per poco.
Nella parete si fa un foro grande come la sua mano.

*** fine flashback ***

Cerco di scacciare quei pensieri e vado dritta verso la porta.
La apro.
Guardo quello scenario terrificante fuori, poi mi giro e dentro rivedo scene ancora più terrificanti.
Devo andarmene.
Il momento è ora.
Ora o mai più.
Devo fuggire.

Mi chiudo la porta alle spalle e corro verso l'auto mentre continua a piovere a dirotto.
Fisso Alice nel seggiolino e appena le allaccio la cintura si sveglia.
<< sssh piccola, ora andiamo insieme in un posto. Solo io e te.>>
Chiudo lo sportello e mi metto al volante.

Alice inizia a piangere.
Accendo i fari, aziono i tergicristalli e metto in moto.

Il pianto si fa sempre più forte, ma non riesce a sovrastare quello che mi passa per la mente.
Sto fuggendo e non so dove sto andando di preciso.
Ho una bambina di due anni e mezzo con me, mia figlia.

Sto fuggendo e mi sento così dannatamente viva dopo parecchio tempo.
Ho bisogno che qualcosa cambi nella mia vita per poter rinascere.

Angolo autrice.
Ciauuu!💕
Si, lo so che ho già due storie in corso but... avevo questa da sviluppare e iniziare e non riuscivo a tenerla dentro.
Come primo capitolo non è molto sereno e spensierato, lo ammetto, ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensate!

Alezamp come promesso,eccoci qui. Mi sembra un bel modo per ricompensarti per quelle splendide registrazioni, no? ❤️☺️
Aspetto tue notizie amico!

Jortini033 hermana, non ho resistito! 😂
Tu invece quando me lo sforni un bel capitolo come solo tu sai fare?
O magari quell'altra cosa che gira nella tua testolina e sulla tua magica agenda?😇🤍

RossellaMallardo0 jortini_esxiste sorpresa!

Grazie a chi leggerà, commenterà e voterà la storia.
Spero vi piaccia. 💖

Portami via. [Jortini]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora