9.

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Jorge ha acceso il camino appena siamo rientrati viste le temperature glaciali che ci sono fuori mentre Alice è sul tappeto che gioca con il pupazzo che porta sempre con sé.

Dopo aver fatto una bella fiamma, il padrone di casa va al piano di sopra e ritorna poco dopo con in mano un peluche enorme. Lo ha preso dalla stanza che aveva preparato per suo figlio. L'ho visto quando ci ho sistemato.

<< Ali, ho un nuovo amico per te!>> corre verso la piccola che lo guarda con occhi increduli e batte teneramente le manine per esultare.
Io li raggiungo.
<< ma è grandissimo! Guarda che bello Ali!>> Jorge glielo mette di fronte e lei di tutta risposta si ci tuffa sopra senza esitare provocando le risate di entrambi.
<< potrai giocarci ogni volta che vieni qui, capito?>>
<< dai un bacino a Jorge e digli grazie, dai!>>
Jorge apre le sue braccia e Alice fa lo stesso che ha fatto con il pupazzo. Si lascia stringere e serrare forte tra quelle braccia che poco dopo diventano il suo posto comodo per addormentarsi mentre vediamo un cartone animato della Disney tutti insieme.

<< dorme! La porto di sopra, accendimi la luce.>>sussurra Jorge mentre fa per alzarsi e salire le scale e io lo seguo.
Pensavo portasse la piccola nella stanza degli ospiti, invece l'ha portata in quella stanza.

<< può dormire tranquillamente in un letto normale con me...>> inizio a dire.
<< sssh o la sveglierai!>> mi tappa la bocca con la mano mentre rimbocca le coperte ad Alice.

Subito dopo usciamo dalla stanzetta, accostiamo la porta e ci fermiamo in corridoio.
<< non c'era bisogno di...>>
<< sono contento se la stanza del bambino viene sfruttata.>> mi interrompe. << ci ho messo tanto impegno nel prepararla per poi lasciarla vuota.>>
Le sue parole sono fredde, impassibili, quasi indifferenti.
Tutto il contrario della sua espressione triste e malinconica.

Si passa una mano tra i capelli e poi appoggia il braccio al muro perdendo il suo sguardo nel vuoto.
<< sicuro di star bene?>> provo a chiedere in punta di piedi.
Evita di rispondere visto che gli suona il telefono e riesco ad intravedere il nome  di Stephie sul display.

Si allontana e io scendo di sotto.
Lo sento parlare al telefono.
" Steph eravamo d'accordo che saresti stata qui per Natale. Lo sai che non posso raggiungerti lì."
E poi il tono diventa più duro.
"Ho capito che manca ancora una settimana, ma sai quanto è importante il Natale per me e te ne strafreghi. Io davvero non ti capisco."
Urla e chiude una porta dietro di sé.

Io smetto di origliare e sistemo le ultime cose nel salone.
Dopo poco scende le scale sbruffando e ha i pugni serrati. Si nota che è nervoso.
I suoi occhi non brillano.

Non dico niente, lo vedo andare verso il frigo e riempirsi poi un bicchiere di scotch con tanto ghiaccio.
Si siede sulla poltrona di fronte a quella dove sono io e sta in silenzio.
Fissa le immagini luminose che scorrono sul televisore.

Un suo movimento sbagliato fa cadere il bicchiere per terra che finisce frantumato in mille pezzi e io dallo spavento sobbalzo.
<< merda!>> urla alzandosi di colpo e il mio cuore inizia a battere fin troppo forte.
Quel rumore, quell'urlo, mi riportano alla mente Sebastian e i suoi scatti di ira serale e la paura ritorna.

<< ti... aiuto?>> mi avvicino per raccogliere i pezzi di vetro più grossi.
<< lascia stare. Puoi salire di sopra a dormire tranquilla.>>
Capisco che vuole stare da solo e mi allontano su per le scale quando d'improvviso lo sento singhiozzare. Mi volto e lo vedo rannicchiato in un angolo che tira dei pugni contro i braccioli della poltrona e si tiene il viso tra le mani.

Vorrei fare finta che non mi riguardi, ma non ci riesco.

Rifaccio le scale e mi piazzo davanti a lui.
<< Jorge, che succede?>> nasconde ancora di più il suo viso forse arrossato da qualche lacrima e si chiude a riccio, perciò decido di sedermi accanto a lui.
Cerco di far incrociare la mia mano con la sua e di fargli alzare gli occhi per poterlo guardare.

<< non voglio che mi vedi così, hai già i tuoi problemi.>> mi dice.
<< ti sbagli se pensi che io possa salire a dormire sapendoti qui in questo stato.>>
È per quella telefonata, sicuro.
<< è che Stephanie...>> comincia.
Lo sapevo.

<< lei è cambiata, la nostra relazione è cambiata da quando è successa la storia del figlio e tutto il resto. Lei sa benissimo quello che voglio, che sono una persona molto legata alla famiglia, che ero disposto anche all'adozione pur di avere una famiglia tutta mia... ma per lei diventare madre è sempre e solo significato farmi contento. Niente di più. È una donna in carriera, indipendente, a cui non interessa che la domenica si passa seduti a tavola tutti insieme e che la sera ci si ritrova. Non abbiamo più le stesse priorità o forse non le abbiamo mai avute. È un casino.>>
Butta giù tutto d'un fiato.

<< non torna per Natale vero? Ho sentito per sbaglio prima mentre parlavi...>>
<< per me è importante, davvero, le voglio un gran bene e anche i miei genitori e i miei fratelli l'hanno accettata come una di famiglia, ma non lo so Martina... mi sembra che non possa più darmi quello che cerco. Forse non ha mai potuto darmelo e mi sono solo illuso per tutto questo tempo.>>
<< ora non correre, una cosa per volta. Verrà la tua famiglia qui per Natale?>>
<< si, con tutti i nipoti e i cugini. Siamo fatti così noi. E pensare che la donna che dovrebbe starmi accanto se ne frega ed è dall'altra parte del mondo e che non avrò mai un figlio...>>

Ora ho una buona visuale dei suoi occhi.
Sono rossi dal pianto e si stanno facendo lucidi, ancora...

<< e poi pensare a te invece, che hai una figlia stupenda che però non ha un padre che la ama, insomma Martina, tutto questo mi fa rabbia. Scusami.>>
Sospira piano e intensamente.

<< non devi preoccuparti per me, lo hai già fatto troppo...>>
<< dico solo che non è giusto. Che se io avessi avuto una come te al mio fianco con una bambina come Alice, io non vi avrei mai lasciato sole. Tutto qui.>>

Questa volta sono i miei occhi a riempirsi di luce e di lacrime mentre siamo lì seduti.
L'uno con il cuore dell'altro in mano.

Angolo autrice.
Hola holaaaa!
Tra una lezione e l'altra ho trovato il tempo di scrivere stamattina e di portare avanti questa storia alla quale mi sto affezionando particolarmente.
Spero che il capitolo vi piaccia.💓

Jortini033 potresti sfruttare forse questa giornata di sole per regalarci un bel capitolo mmm? O magari lasciarti ispirare dagli scleri abbondanti di stamattina a cui non so se sopravviveremo.🙈❤️

Alezamp RossellaMallardo0 lo stesso vale per voi! 😌😌

E tu jortini_esxiste ti sento ancora urlare...

Portami via. [Jortini]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora