10.

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La vocina di Alice mi richiama di prima mattina mentre tiro fino al collo il lenzuolo e il piumone. Lasciare questo tepore è davvero un trauma di prima mattina.

<<mamma! È giorno!>> urla dall'altro lato del corridoio. Immagino la sua reazione nello svegliarsi in quella stanza piena di giochi e dai colori brillanti.
Il tempo di rigirarmi tra le coperte per alzarmi e la sento correre verso di me mentre Jorge è appena sulla soglia.

La piccola viene a spiare se sono sveglia alzando il lenzuolo con la manina e io faccio finta di dormire per poi aprire gli occhi di colpo e prenderla in braccio e catapultarla sul letto.
<< ti ha fatto scendere Jorge dal letto eh?>>
Lei sorride mentre inizio a farle il solletico.

Lui resta a guardarci da lontano con lo sguardo tenero e assonnato e i capelli scompigliati mentre indossa il suo pigiama a quadroni scozzesi. È di una bellezza disarmante.

<< avete dormito bene?>> la voce è roca e calda.
Non dormivo in un letto così comodo da un sacco di tempo.
<< certo, alla grande.>> mi metto seduta mentre Alice siede sulle mie gambe.
Lui si avvicina e si siede sul bordo del letto.
<< ti accompagno io all'asilo, va bene?>>
<< siiii!>> è tutta allegra io.
<< Martina, tu fai con calma, poi a ora di pranzo andiamo a prenderla insieme e vi riaccompagno.>>

Per un attimo avevo dimenticato la realtà.
Nello stare in questa casa perfetta con mia figlia e con Jorge così attento e premuroso, avevo dimenticato tutto il resto.
L'alloggio, il lavoro, Sebastian.

<< va bene, andiamo a lavarci signorina!>>
Ci alziamo dal letto e preparo mia figlia per andare via.
Le metto il grembiulino rosa e le preparo lo zainetto mettendo le porta merenda pane e miele, il suo spuntino preferito.

Scendiamo le scale e Jorge in abiti molto eleganti la sta aspettando per uscire.
Un completo blu che gli sta veramente a pennello e il suo profumo invade tutto il salone.
Dopo quel momento di ieri sera non abbiamo parlato molto. È stato un suo sfogo, nulla di più.

<< è ora di andare!>> dice e apre la porta e una folata di vento scompiglia i capelli di Alice.
<< coprila, che fa freddo!>> gli consiglio.
<< si, dai corriamo subito in macchina.>> spinge Alice fuori dalla porta e si gira verso di me per lasciarmi un tenero bacio sulla fronte prima di uscire.
Quel gesto così semplice, mi scalda il cuore.

È sposato, mi ripete la mia coscienza.
Ma è perfetto, risponde il mio cuore.

A metà mattinata fuori inizia a coprirsi il cielo e a nevicare lentamente per poi coprire tutto di un bianco candido che rende immacolato il paesaggio è molto, molto silenzioso.
Mi chiamano da scuola di Alice per andare a prenderla visto che le strade stanno per diventare impraticabili e io non so davvero come fare.
Sembro invadente a chiamare Jorge?

Prendo il telefono e trovo il suo numero attaccato su un post-it sul frigo.
Squilla per un po', ma non risponde.
Dopo poco, arriva un messaggio.
- sono in riunione, non posso rispondere.
Lo avrò disturbato.

- Jorge, sono Martina. Mi hanno chiamato dall'asilo per andare a prendere Alice visti che nevica sempre più forte.
- ah, non mi ero nemmeno accorto che stesse nevicando!😅
- tranquillo, vedo come fare.
- ma scherzi? Sto andando subito.
- grazie mille.
- tu aspettaci.
- si, ma poi ci accompagni a casa.
- siete già a casa Martina.❤️

Capisco che lui lo faccia perché gli fa piacere, ma io mi sento un'approfittatrice della sua bontà e della sua disponibilità. Non mi va che lo faccia per pietà magari.

Dopo una ventina di minuti, i die si presentano alla porta con i vestiti tutti inzuppati.
<< ma che avete fatto?>> chiedo appena li vedo.
<< giusto un tuffo nella neve.>> risponde Jorge con l'espressione da bambino che è stato appena beccato.
<< neveeeee!>> urla Alice.
<< corriamo subito ad asciugarci, forza.>>
Cambio mia figlia con i vestiti di ieri mentre Jorge è andato a fare una doccia.

Poco dopo entra nella stanzetta dove sta Alice facendo uscire dalla porta del bagno una quantità indicibile di vapore e appare con un asciugamano in vita e i capelli gocciolanti.
Quella visione mi fa uno strano effetto.
Per poco non sbavo.
E per questo mi sento dannatamente in colpa.

<< Jorge, noi siamo pronte per andare...>> prendo le cose.
<< io pensavo...potreste restare qui fino a Natale.>>
Alice è presa dai pupazzi e gli chiedo di andare a parlare in corridoio anche se sono distratta dal suo profumo di bagnoschiuma e dal petto nudo pieno di goccioline.

<< Jorge io non voglio che tu faccia questo perché ti dispiace per noi...>>
<< si vede che non hai capito proprio niente di me, Martina.>>

Avanza lentamente mettendomi con le spalle al muro e appoggiando la sua fronte alla mia.
Alzo gli occhi per incrociare i suoi e sento il suo fiato sulle mie labbra.

Angolo autrice.
Eeeehm, non mi odiate per la fine daiiii, ma amatemi perché ho aggiornato in fretta!😂😂😂
Spero che il capitolo vi piaccia, fatemelo sapere.

Jortini033 RossellaMallardo0 jortini_esxiste giusto per aggiungere un po' di sclero daiii😛💕💕💕

Portami via. [Jortini]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora