- Jorge dove sei?
- rispondimi per favore.
- ho saputo del divorzio.
- ti prego richiamami.Continuo a mandargli messaggi nella speranza che li veda prima di rimettermi in macchina e tornare a casa.
Le parole di Stephie mi hanno un po' scossa.Pensare alla loro casa, emblema del lusso e poi scoprire che è una casa vuota, forse troppo grande e in cui dentro ti ci perdi. Una casa che non è famiglia, ma è solo posto in cui tornare la sera a dormire.
Appena rientrata trovo dentro Alice, mia mamma e Sebastian.
Perché lui è qui ora?Si alza di colpo appena mi vede come se fosse spaventato.
<< Martina io...passavo di qui e ho pensato di venire a salutare Alice. Non...>>
<< tranquillo.>> lo rassicuro mentre la mia testa mi dice di restare calma e di pensare che in fondo è sempre il padre di mia figlia.<< ciao piccola.>> vado dalla mia bambina e la abbraccio forte e lei si getta tra le mie braccia.
Noto poi che lei e mia mamma si sono date alla pazza gioia con i colori e hanno fatto uno splendido murales.
Animaletti, colori sgargianti e luminosi, quella visione mi mette allegria e per un attimo dimentico tutta la tempesta che ho dentro.<< allora piccola, ti sei divertita con la nonna? >>
Alice annuisce e corre tra le braccia di mia mamma che per una volta dopo tanto sembra tranquilla.L'unica cosa che un po' mi preoccupa è la tosse di Alice che sembra peggiorare e il fatto che qui faccia troppo freddo.
Dopo qualche colpo di tosse Sebastian si avvicina a me.<< senti, ho notato che c'è molto umido qui...Alice potrebbe venire da me stasera e se vuoi insomma...anche tu.>>
<< se proprio vuoi faccio venire la bambina, non voglio confonderla su come stanno le cose e su dove viviamo, Sebas.>>
<< d'accordo, d'accordo.>> finge un sorriso ma sembra molto rammaricato.<< tu sei stata a lavorare?>> chiede poi mentre gli preparo lo zaino con il cambio per Alice.
<< io...si. Giornata lunga.>> mento perché non voglio dargli troppo conto.
Lui sta lì accanto a me con le mani in tasca e imbarazzato e quasi non mi sembra il ragazzo che conosco.
Chissà che gli prende.<< dai Ali, vai con papà. Stasera andate a divertirvi insieme.>>
La piccola si getta tra le sue braccia e per un attimo mi sembra tutto molto vero e quasi bello.
Insomma, se lui non fosse stato in quel modo, potevamo essere una bella famiglia.Sebas tiene la piccola e prende lo zainetto e insieme escono lasciandomi sola con mia mamma.
<< andato bene il pomeriggio?>>
<< si, Alice è stata adorabile. Martina, scusami ancora per l'altra volta...io ero fuori di me...>>
<< è passato mamma, non preoccuparti.>>
<< ceniamo insieme tesoro?>>
<< si, va bene. Ma il tuo compagno? Che fine ha fatto?>>
<< ecco Martina, a proposito di questo...>>Sono certa arrivi la nota dolente ora.
<< penso di volerlo sposare.>>
<< ma vivete già insieme mamma, il matrimonio sarebbe solo una formalità.>>
<< ma lui me lo ha chiesto e non ho potuto dire di no. Sono felice con lui, Martina.>>
Si legge sincerità nei suoi occhi e per una volta voglio convincermi che stia facendo la scelta giusta.<< va bene, io voglio che tu sia felice.>> ci abbracciamo.
<< tesoro...ma hai pensato di trasferirti ora che le cose vanno meglio? Alice non può certo crescere qui. Hai visto, si è già ammalata.>>
Effettivamente ha ragione.
<< proverò a vedere per qualche casa in affitto.>>La serata passa in modo tranquillo e io e mia mamma riusciamo a parlare come non facevamo da tempo o forse come non avevamo mai fatto.
Di Jorge, nessuna traccia e la mia testa continua a pensare a lui.
Il giorno seguente, dopo il mio turno di lavoro, vado a prendere Alice da Sebastian che mi chiede di trovarci al bar dove lavora.
Li trovo seduti sulla panca intenti a mangiare una fetta di torta e Ali ha tutta la bocca sporca di cioccolata mentre lui prova a pulirla senza successo perché al morso successivo è di nuovo punto e a capo.<< ciao!>> li raggiungo.
<< ehi Ali, è arrivata la mamma.>> Sebas mi fa spazio e mi siedo accanto a loro.
<< come va? È stata brava stanotte?>>
<< bravissima, abbiamo dormito al caldo e abbracciati.>>Alice sorride e la cosa mi fa piacere.
<< ha la tosse molto forte, credo sia il caso di farla vedere da un medico.>> mi suggerisce all'orecchio mentre la piccola continua a gustare quel dolce che tanto ama.
<< si, vedrò di portarcela.>>
<< Martina, nel frattempo davvero potete stare da me.>>
<< Sebas, grazie, ma no.>>
Chiudo in fretta il discorso, aspetto che Alice finisca e andiamo via a vedere un paio di case in affitto nella zona.Mentre si fa sera, per strada mi sembra di intravedere un volto conosciuto.
<< Alba?>> provo a chiamare riconoscendo la sua chioma riccia e lei si gira di colpo.
<< Martina ciao!>> mi saluta da lontano e io provo ad avvicinarmi.
<< sono stata in pensiero per te da quando sei andata via, stai bene?>>
<< io sto bene e tu? A guardarti non direi.>> quasi mi era mancato pure il suo essere così diretta.<< tiro avanti. Alice non è in forma.>> indico la piccola che tengo per mano. << ma tu Alba...è così bello vederti.>>
La abbraccio forte.
Mi era mancata la mia amica.Ci stacchiamo di colpo quando la raggiunge un uomo che dai comportamenti dovrebbe essere suo marito con il loro bambino.
<< Alba, dai vieni o faremo tardi.>>
Lei li segue e si limita a guardarmi senza dire niente.Alba è coraggiosa o forse non lo è abbastanza.
Ha rinunciato alla sua felicità pur di stare con suo figlio.
Ha deciso di farsi andare bene la situazione quando invece era la prima a dirmi che non sarebbe mai tornata dal marito.Io...ho la testa che mi scoppia.
Sarà meglio tornare a casa.Angolo autrice.
Questo capitolo era già pronto e non mi convince moltissimo, ma in qualche modo dovevo pur fare andare avanti la storia...spero vi piaccia, fatemi sapere!Jortini033 oggi un po' meno depressa...che dici?😂
RossellaMallardo0 aspetto i tuoi aggiornamenti appena ti riprendi dalla DAD eh!
Alezamp sappi che sto adorando la nuova storia...non vedo l'ora di scoprire cosa succede a quei due spiriti bollenti. 😌😍
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Portami via. [Jortini]
FanfictionLa nostra voglia di scappare, di cambiare città, da dove nasce? Cos'è che ci fa pensare di poter trovare luoghi migliori oltre i confini delle nostre case? Sappiamo bene che non cambierà niente; non si scappa da un posto, si scappa dal passato! Si...