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Nella settimana successiva al verdetto per la custodia sono stata costretta a seguire uno stupido corso per diventare una 'brava mamma'.
Come se per riuscirci fosse necessario seguire le lezioni di un vecchio grosso e con i baffi che ti dice come far fare una buona alimentazione a tua figlia o come imparare a farle il bagno.

Intanto mi sono trovata costretto a farlo anche sotto suggerimento di Jorge e Lodo che dicono che questa è l'unica via per poi forse poter presentare un ricorso e cercare di dividere la custodia con Sebastian.

Non sto passando nemmeno un po' di tempo a casa poiché tra il corso e i molteplici turni di lavoro che sto facendo non ho un attimo di tregua e forse questo non mi dispiace, visto che appena mi trovo a stare da sola con me stessa e i miei pensieri, crollo e finisco per bere le mie stesse lacrime.

Me la prendo con la vita, con i miei genitori, con il mio essere stata superficiale ed essermi ritrovata in questo gradissimo caos della mia esistenza.

Mentre sto per mettermi in macchina a fine giornata, mi squilla il telefono e anche se non ho il numero salvato riesco a riconoscerlo.

È il numero del bar dove lavora Sebastian. L'ho imparato dopo tutte le telefonate a notte fonda che il direttore mi faceva per dirmi che il mio ragazzo era ubriaco fradicio e dovevo andare a riprenderlo.

"pronto?"
"Martina? Sono Diana, la collega di Seba. Non è venuto a lavorare stamattina e io aspettavo il cambio dopo il turno di notte."
"Diana, hai chiamato i suoi genitori? Io e lui non stiamo insieme."
" si io lo sto coprendo...ma verrà licenziato se non si presenta. È che abbiamo fatto tardi ieri sera." dice alludendo sicuramente ad una super serata tipica di Sebastian.
" hai chiamato la madre per farlo buttare giù dal letto?"
" si e non è lì."

Attacco andando subito in panico. E se avesse portato Alice insieme a lui? Se fosse sparito con la mia bambina?

La mia testa inizia a viaggiare e a riempirsi di paura.

Chiamo immediatamente Rosalia, la madre di Sebastian.
Voglio assicurarmi almeno che Alice stia bene, poi dell'ubriacone poco mi importa.

" ehi Alice è lì con te?"
" si è qui, abbiamo appena fatto merenda."
Che sollievo.

"E Sebastian?"
" ehm sarà a lavoro."
" non dirmi stronzate per coprirlo Rosalia. Sebas non è tornato a casa stanotte e ora so che non è al bar. È così che si prende cura di sua figlia?"
" non lo sento da due giorni ok? Non so dove sia."
" occupati tu di Alice, a lui ci penso io."

Per quanto odi Sebastian in questo momento, la mia coscienza mi dice di dover andare a cercarlo visto che potrebbe essere chissà dove ubriaco o riempito di chissà quali sostanze.

Chiamo Jorge e gli spiego la situazione e lui in un attimo si presenta da me per poter accompagnarmi.
<< Sicura di stare bene?>>
<< si...spero solo di non trovarlo morto per strada.>>

Sono molto distaccata in questo momento visto che la mia mente sta già immaginando gli scenari peggiori che poi un giorno potrei dover raccontare a mia figlia per dirle che fine ha fatto suo padre.

Do a Jorge le indicazioni per un posto dove so che Sebastian potrebbe essere andato a rifugiarsi e con mia sorpresa, vedo con mi sbaglio.
La sua auto è parcheggiata all'inizio del vialetto che porta al lago.
Quello è sempre stato il suo posto.

Ho provato a dire a Jorge di lasciarmi andare da sola, ma non sente ragioni e viene con me.
<< non voglio che ti accada niente di male.>>

Proseguiamo tra gli alberi fino ad arrivare alla piccola spiaggiata del lago e lo vedo lì seduto su un tronco con una bottiglia in mano.

<< Seba, che ci fai qui? Ti ubriachi da solo?>>
<< mi sto nascondendo vattene.>>si gira verso di me è noto i suoi occhi diventati molto piccoli per effetto dell'alcol.
<< riesci ad alzarti?>>
<< non so, voglio aspettare fermo qui fino a quando non passa l'effetto della cocaina.>>

Ora si è dato anche alle droghe pesanti.
Incredibile.
Sempre peggio.

<< ti porti appresso sempre il cavaliere magico?>> fa segno verso Jorge che è rimasto un po' più indietro.
<< lascia perdere lei è dammi le chiavi della tua auto, ti riaccompagnammo a casa.>> gli dice Jorge.
<< non ho bisogno dell'assistenza di nessuno. Meno ancora della tua che hai fatto colpo con i tuoi milioni e ora ti scopi la mia ragazza. La madre di mia figlia.>>

Sebastian alza la voce e barcollante si mette davanti a Jorge che ti tutta risposta inizia a frugare nelle tasche per prendergli le chiavi dell'auto.
<< non mettermi le mani addosso, coglione!>> Sebastian lo spinge e tira fuori le chiavi volontariamente.

<< perché non ti piaccio più?>> viene verso di me con espressione da cane bastonato.
<< hai pagato un avvocato e mi hai portato via mia figlia. Non ti basta?>>
<< no io dico prima di questo. Ho smesso di piacerti molto tempo fa.>> mi fissa provocando in me emozioni contrastanti.

Sono consapevole che è sotto l'effetto di alcol e droga, ma le sue parole sembrano così tristi.

<< smettila bello, è solo venuta a recuperarti perché sei ubriaco perché sei il padre di Alice. Non è il momento di fare il romantico. L'hai persa da tempo.>> si intromette Jorge invitandoci con la mano ad avviarci verso le macchine per poter andare via.

<< Martina fallo stare zitto. Lui non lo sa. Non lo sa che una volta stavamo bene insieme, venivamo qui a ridere e a passare nottate folli d'amore. Adesso mi sai solo dire che sono un pezzo di merda. Io non sono immondizia. Ti prego Martina dammi un po' di tempo, solo un po'.>>
Ha la voce tremante mentre cala un sorso dalla bottiglia che prontamente Jorge gli toglie dalle mani.

<< dai forza andiamo via.>> lo prendo da un braccio e ci avviamo per rientrare a casa.
Lo portiamo a casa dei genitori dove c'è anche Alice e lui va dritto in camera a stendersi sul letto viste le terribili condizioni.

Rosalia non fa che guardarlo male appena entra.

Io approfitto del viaggio per poter andare a dare un piccolo bacio sulla fronte ad Alice che riposa beata sotto la sua copertina di lana, nella speranza che domani il giudice mi dia buone notizie e che l'incubo di averla lontana da me finisca.

Ritorno in auto con Jorge.
<< non ti farai abbindolare dalle parole di quel tossico spero.>>
<< è un momento difficile per lui...>>
<< non giustificarlo Martina. Lui ti ha costretta a fuggire di casa. Non puoi continuare a sistemare i suoi casini e giustificarlo. Se continui così finirai per fare come la tua amica Alba e non ne uscirai più.>>

Non avevo mai visto Jorge così. Sembra preoccupato e addirittura stressato dalla situazione e il suo alzare il tono di voce mi preoccupa così tanto che finisco per piangere.

<< io non...non volevo urlare Martina, scusami.>>
<< lasciami a casa mia Jorge, per favore.>>

Angolo autrice.
Ecco un nuovo capitolo un po' particolare e diverso rispetto agli altri.
Spero vi piaccia! 💓
Grazie a chi legge, vota e commenta.

Jortini033 jortini_esxiste RossellaMallardo0 @Cami che dire della nostra serata di ieri...vi amo🤍

Portami via. [Jortini]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora