Tecniche di lotta

24 5 13
                                    

Terence mantiene il suo sguardo dritto nei miei occhi, aspetta che io faccia qualcosa dopo quella sua affermazione. Siamo sicuri che voglia davvero farmi lottare pugnale contro pugnale? O è solo un'altra delle sue prese in giro? Non abbasso il mio sguardo, lo mantengo così tanto che mi sembra quasi di perdermi in quegli occhi verdi. Ho capito, vuole che sia io a fare la prima mossa. Mi alzo la veste, il suo sguardo si abbassa e viene attirato dalla mia caviglia, poi dalla mia gamba e, in fine, dalla mia coscia. Con un movimento veloce sfilo via il pugnale dal suo fodero e corro verso di lui puntandoglielo contro. Lui reagisce subito, porta la sua mano armata sotto la mia, mi alza il braccio e con l'altra mano mi colpisce forte il polso. La mia mano si apre e il pugnale cade al suolo facendo rumore, lui piega subito il mio braccio dietro la mia schiena e mi attira a lui. Mi ritrovo contro il suo petto e con la lama del suo pugnale sotto la mia gola. Abbassa la sua testa nell'incavo del mio collo, mi sussurra all'orecchio.

"Bel giochetto quello di attirare l'attenzione sulle tue forme, ma il combattimento non è come una scopata." accenna un sorriso "Distrarre l'avversario non è l'unica mossa che può portarti alla vittoria. Ci vuole conoscenza del nemico, agilità e allenamento nella lotta. E ti ho elencato solo le prime tre cose più importanti." allontana la sua testa da me e mi strattona ancora di più contro il suo petto "E poi chi ti ha detto che avremmo combattuto con dei veri pugnali?"

Io corrugo la fronte a quella sua domanda "Come chi? Sei tu che mi hai puntato contro l'arma per poi restare lì a fissarmi come un'idiota!"

"Certo, perché volevo capire la tua reazione. Non dico che sia stata sbagliata ma... rischi di farti saltare via un braccio o qualche dita se lotti per la prima volta già con una vera arma e, in più, ci tengo alla mia vita non ho intenzione di volerla perdere così facilmente." mi lascia andare facendomi girare su me stessa, quando mi fermo noto che il suo braccio punta su una panchina in frantumi "Prendi ciò che c'è lì sopra."

Lo guarda confusa ma non obietto, tanto sarebbe inutile. Sospiro e mi dirigo verso la panchina, vedo dei pugnali di legno intagliati davvero molto bene. Li prendo entrambi "E questi?"

"Sono dei piccoli giochi che utilizzano i bambini di questo posto. Si sfidano e lottano impersonandosi nelle storie che gli racconto." porta il suo pugnale nel suo fodero, poi prende il mio da terra porgendomelo "Stasera lotteremo con quelli. Così il massimo del male che potrai farti sarà una scheggia che entra nella tua pelle."

Prendo il mio pugnale rimettendolo nel mio fodero per poi passargli uno dei due in legno "Ma non avevi detto che non avevi alcuna intenzione di darmi lezioni stanotte dopo ciò che era successo ieri?"

"E infatti era così."

Tengo gli occhi fissi su quei giocattoli "E allora perché hai chiesto ai bambini di lasciarti questi?"

Lui non ha la sua risposta pronta come sempre, mi guarda attentamente per poi ridacchiare "Le hanno semplicemente dimenticate ed io ne approfitto." si mette in posizione "Su, basta domande o sorgerà il sole e tu fuggirai."

Certo le hanno dimenticate, come no. Imito la sua posizione mentre lo guardo "Non fuggirò."

"Oh si, lo hai già fatto." indica con il pugnale tutto il mio corpo "Hey, hey, trovatene una tua. Io ci ho messo molto tempo per trovarne una che nessuno usasse e che fosse adatta a me."

Alzo gli occhi al cielo "Si, Maestro." cerco di trovare una pozione più adatta a me.

"Meglio." inizia a girare, io faccio come lui e ci muoviamo in cerchio mentre ci osserviamo "Prima parte, osservazione del nemico. Quando ti trovi a lottare con qualcuno sappi che nessuno sarà mai identico ad un altro. Potrebbero avere delle cose in comune ma mai nulla di identico." si indica "Già se è un uomo cambia molto rispetto a se è una donna. Gli uomini tendono ad essere più robusti e quindi più pesanti ma ci sono anche gli uomini più gracili e quindi più leggeri. Ognuno di loro userà le sue diversità a suo favore: l'uomo più leggero è più veloce e quindi più agile e scattante nei movimenti, l'uomo più grosso è più lento ma molto più forte e pesante. Capisci?"

Vivere in un sognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora