Passo il tempo distesa a pensare a come aprire il dialogo con mia cugina, non riesco più a dormire. Girarmi e rigirarmi nel letto dopo un po' mi scoccia, in più, inizio a sentire anche il mio stomaco brontolare. Ho bisogno di fare colazione. Decido di alzarmi e dirigermi al bagno, mi do una rinfrescata. Guardo il mio viso bagnato nello specchio, ho davvero delle brutte occhiaie. Dovrò trovare un modo per coprirle. Esco dal bagno e vado nella mia camera, chiamo una delle domestiche e mi faccio aiutare a vestirmi. Dopo pochi minuti sono vestita e pettinata, indosso qualche piccolo gioiello e mi dirigo di sotto. Al tavolo ci sono già lo zio Julius ed Elisabeth.
"Buongiorno, zio. Buongiorno, Eli." sorrido ad entrambi.
"Buongiorno, Zelja." mi rispondono insieme.
Io mi siedo al tavolo "Credo che mia madre non scenderà a fare colazione con noi, è possibile che la faccia in camera con mio padre."
Mio zio annuisce "Si, ho sentito che chiamava le domestiche. Come sta lui?"
"Pare che stia bene o, almeno, non accenna a tossire per ora." gli sorrido.
Elisabeth guarda suo padre "Come gestirete la giornata senza lo zio Albert?"
"Prenderemo una decisione appena arriverà Barnabus, ma senza dubbio oggi dovrà essere presente anche Kery. Tuo zio Albert non ha un erede maschio e, fin quando Zelja non avrà un marito, non ci sarà un successore dopo di lui. Quindi, per ora, dovrà occuparsene Kery insieme a me fino a futura guarigione o decisione di Albert."
Guardo lo zio "Sono sicura che mia madre se la caverà egregiamente."
Lo zio sorride "Non temo questo, tua madre è più astuta di molti uomini ma teme il giudizio. Non so quanto resisterà, spero che Albert si riprenda presto."
Mia cugina porta una mano su quella di suo padre "Lo farà, lo zio è forte." sorride "Su, adesso facciamo colazione o farete tardi."
Lo zio Julius annuisce e prende in mano la campanellina, la fa suonare e una domestica viene subito a servirci. La colazione è, come sempre, abbondante. Mangiamo tutto noi tre, io ed Elisabeth più dello zio. Cerchiamo di intrattenerci con qualche chiacchiera allegra, giusto per non cadere nello sconforto della strana malattia che affligge mio padre. Dopo un po' una domestica viene a comunicarci che Barnabus è arrivato e che si è fatto accompagnare direttamente al piano superiore per visitare mio padre, era molto preoccupato e non vedeva l'ora di sapere qualcosa su di lui. Sono davvero contenta che mio padre sia così amato da chi lo circonda.
Mio zio si alza dal tavolo "Ragazze, vi lascio sole, vado anche io al piano di sopra. È ora che anche io vada a trovare tuo padre e che cerchi un modo per parlare con tua madre." dice rivolto a me.
Gli annuisco "Certo zio, andate pure."
Lui ci sorride e si dirige verso le scale che portano al piano superiore, Elisabeth mi guarda "Visto? Avevo detto che lo zio si sarebbe ripreso presto."
Le annuisco "Non puoi sapere quanto io sia felice, Eli. Ho avuto così paura quando l'ho visto incosciente."
Lei scuote la testa "Qui l'unica che dovrebbe aver paura, sono io. Per te."
Le accenno un sorriso "Non devi, sto benissimo come puoi vedere."
"Come è andata ieri notte?"
"È andata molto bene. Credo che Terence stia cercando di fidarsi di me, in un modo o nell'altro."
Lei mi guarda confusa "Da cosa lo deduci?"
"Dal fatto che ha molti dubbi su di me ma mi ha offerto da mangiare e da bere."
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Vivere in un sogno
Romance"A volte bisogna stare attenti a ciò che si desidera." ~ Zelja Moose è una ragazza di appena vent'anni con un innata passione per la lettura. Qualsiasi genere le venga proposto lei lo accetta volentieri, legge libri tutti i giorni per intere giornat...