Sono passati tre giorni da quando ho avuto quell'attacco di panico, tre giorni che mio padre ha ripreso a tossire e a sentirsi male e tre giorni che noi tutti gli stiamo accanto. Mia madre continua ad andare con mio zio Julius, ogni volta che lei esce la casa cala in un profondo silenzio, io non ho la forza di parlare con Elisabeth. Vado nella stanza di mio padre e lo guardo riposare perdendomi nei miei pensieri. Non sono più andata a trovare Terence, devo ammettere che la sua aria da sbruffone mi manca. Ma, più di lui, mi manca il piccolo Thatch, ora come ora mi servirebbe averlo sulle mie gambe mentre scodinzola. Non so se ci tornerò presto ma se lo farò gli dovrò una spiegazione, già ne sono a conoscenza. Il punto è che non ho la forza di uscire, da quando sono venuta a conoscenza che tutto ciò è reale, non riesco a mettere un piede fuori dalla porta.
Ho pensato e ripensato a quale potesse essere la causa, a come io sia finita qui, ma proprio non riesco a pensare ad una cosa che abbia senso. Sono semplicemente in un posto totalmente diverso e, da qualche parte, c'è un'altra me ignara di cosa io stia facendo al suo posto. Posso pensare che essendo la stessa persona, avrebbe agito come me ma mentirei a me stessa. Anche se avesse avuto la mia stessa mentalità sarebbe stata comunque condizionata dal posto in cui è nata e cresciuta, non so come agirebbe al mio posto e non so se accetterebbe tutte le cose che sto a suo nome.
Ma il punto è proprio che io non so come uscire da qui e non posso nemmeno restare costantemente rinchiusa in questa camera a vegliare su mio padre. Finirò per far preoccupare tutti. Elisabeth per prima, che evito da ormai tre giorni. Credo che dopo questi giorni di totale silenzio e pensieri io sia giunta ad una conclusione, non è la migliore di tutte ma non credo ne avrò altre. Da oggi inizierò ad annotarmi su una carta tutto ciò che ho fatto e che farò, sarà una lettera, una lettera indirizzata alla me stessa di questo posto. Se riuscirò ad andare via prima di incontrarla, troverò un modo per fargliela recapitare. Voglio che sia a conoscenza di ogni mia scelta presa al suo posto e spero che mi perdoni per star vivendo una vita che non mi appartiene.
Sento tossire, alzo lo sguardo che fino a quel momento avevo tenuto basso sulle mie mani. Mi alzo dalla sedia e mi avvicino a mio padre che da disteso, si siede tenendo una mano sulla bocca cercando di attenuare la sua tosse. In silenzio io gli sistemo il cuscino e gli accarezzo la schiena aiutandolo ad appoggiarsi ad esso. Lui tossice ancora un po' per poi calmarsi, è sudato, lo sforzo della tosse gli provoca sempre ciò. Bagno un fazzoletto di seta in una bacinella, lo strizzo per bene e poi lo passo sul suo viso poggiandolo successivamente sulla sua fronte. Lui prende la mia mano libera e mi accarezza il dorso di essa.
"Questa è una cosa che dovrebbero fare le domestiche, così come la veglia che mi fai ormai da tre giorni." dice con una voce bassa e rauca a causa del suo continuo tossire.
"Non sforzate la vostra voce, padre." gli dico, poi gli sorrido "Sono vostra figlia, ho tutto il piacere di fare ciò per voi."
Mi guarda in viso, mi fa cenno di abbassarsi verso di lui, mi accarezza la guancia "Non stai riposando come dovresti, le tue occhiaie parlano al posto tuo. Finirai per ammalarti anche tu."
"Non mi ammalerò, non temete." mi allontano da lui, prendo il vassoio posto sul comodino, lo poggio sulle sue gambe "Piuttosto, Ignes poco fa ha portato il pranzo per voi. Vi va di mangiare?"
Scuote la testa "Non ne ho per nulla le forze."
"Allora lasciate che sia io ad aiutarvi."
"Devi mangiare anche tu, Zelja." dice cercando di fare un tono severo.
Sorrido "E mangerò, proprio qui con voi. Ma non ditelo a mia madre." dico facendogli notare l'altro vassoio posto sull'altro comodino.
"Come hai fatto a convincere Ignes?"
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Vivere in un sogno
Romance"A volte bisogna stare attenti a ciò che si desidera." ~ Zelja Moose è una ragazza di appena vent'anni con un innata passione per la lettura. Qualsiasi genere le venga proposto lei lo accetta volentieri, legge libri tutti i giorni per intere giornat...