Capitolo 37

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DATEMI I FAZZOLETTI

Capitolo 37

Il giorno dopo l'accaduto mi decisi ad andare a scuola. Nel corridoio tutti mi guardavano in modo strano. Alcune persone con compassione altre con disprezzo. Ormai tutta la città sapeva quello che mi era successo, non aveva senso nascondersi.

Carter era riuscito a scappare e Zayn aveva chiamato la polizia quando era entrato a casa. Ho pianto tutto il giorno. I singhiozzi mi squassavano e non mi permettevano di parlare o respirare. Continuai a piangere anche quando la polizia arrivò in casa e mi chiese cosa fosse successo.

Piansi per Jenie e piansi per me, per tutto ciò che Carter mi aveva fatto passare.

"Sono trenta dollari, signiora." La voce della donna davanti a me, mi fece riprendere. Alzai le sopracciglia, annuendo.

Frugai nello zaino cercando il portafogli.

Rimasi delusa quando vidi che non avevo abbastanza soldi.

"Ne ho solo venticinque" Dissi. Mi sentivo in imbarazzo.

"Mi spiace signiora, ma non può compare tutto questo con venticinque dollari."

Deglutii "Oh.. verrò a prendere il resto della spesa più tardi."

Misi nello zaino qualcosa che avevo comparto, dandole i soldi, e uscì fuori dal supermercato.

Mi fermai sul posto, emettendo un verso strano quando notai qualcosa in lontananza.

Harry era in piedi, poco lontano da dove mi trovavo io ora, appoggiato alla sua macchina.

I suoi occhi erano fissi su di me e la sua espressione mi spaventava. 

Come faceva a sapere dove fossi? Mi aveva seguito?

Ieri non si era fatto vedere e non mi aveva neppure scritto. Non ci avevo dato molto peso anche se un po' mi era dispiaciuto.

"Perché sei-"

"Entra" Scattò contro di me, aprendo la portiera dell'auto quando mi avvicinai a lui.

"Cosa?"

"Entra in questa fottuta macchina!" Urlò facendomi sobbalzare.

Rimasi a guardarlo qualche istante e poi sospirai.

"Mi hai seguito?" Dissi entrando in macchina.

Ci mise poco a rispondermi "Questo non deve importarti."

Mi guardai le gambe, imbarazzata. Non capivo il motivo della sua agitazione.

Il viaggio in macchina fu tremendamente silenzioso. Appoggiai delicatamente la testa contro il finestrino, sperando di tranquillizzarmi, chiudendo gli occhi.

"Non addormentarti di nuovo nella mia macchina. Non ti porterò in braccio fino a casa tua un'altra volta."

Mi irrigidì, raddrizzandomi a sedere "Non mi stavo addormentando."

Le mani di Harry strinsero forte il volante, le sue nocche diventarono bianche.

"Perché ti stai comportando così Harry?" Chiesi scorbuticamente.

"Ho visto tutto." Quasi urlò "Ogni singola parola di quel fottutissimo video."

Mi affogai con il mio stesso respiro.

In quell'istante tutto si fermò. Carter lo avevo fatto veramente? Come può avergli fatto vedere quel video? Dovevo immaginarmelo. Sapevo lo avrebbe fatto.

"Cosa?" Sussurrai.

Harry rimase in silenzio. Dovevo spiegargli cosa era successo.

Continuai "Senti Harry, non so se lo l'hai saputo, visto che non ti sei nemmeno degnato di scrivermi ieri, ma Carter è scappato dalla polizia. E' entrato in casa mia cazzo! Mi ha ricattato, lo capisci?"

Non disse nulla, continuava a guardare dritto la strada. Probabilmente aveva capito che stava esagerando.

Lo guardai "Perché t'importa così tanto?"

"È ovvio che mi importi, Helen. Hai detto che non te ne frega un cazzo di me!" La sua voce sembrò spezzarsi.

"L'ho detto perchè ero costretta Harry!" Sentivo gli occhi bruciare "Se avrebbe scoperto di noi, ti avrebbe fatto del male, e avrebbe rovinato tutto." 

Distolsi lo sguardo, non riuscivo a guardarlo negli occhi.

"Tu dai vita a qualcosa dentro di me che credevo di aver perso ormai da tempo. Io sto bene insieme a te, mi sento più viva e non so.. forse più, felice!"

Lui non rispose e in quel momento arrivammo davanti a casa mia. Harry parcheggiò e mi guardò, sembrava volesse dirmi qualcosa ma io non gli diedi il tempo. 

Scesi dalla macchina e girai i tacchi allontanandomi velocemente da lui. Credo di averlo sentito chiamare il mio nome, ma è come un sussurro all'aria, io non sento altro che i miei singhiozzi aumentare sempre di più.

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Mi trascinai sotto la doccia cercando di sciaquare i miei occhi feriti, e le parole di Harry che circolano in testa.

Sono già passate le undici di sera, e al contrario mio Zayn si era addormentato come un bradipo sul divano. Non ho nessuna voglia di dormire.

Odio Carter così tanto per avermi rovinato quel poco che mi bastava per essere felice.

E giuro su Dio che non starò più con le mani in mano. Farò qualsiasi cosa affinché la polizia lo trovi e lo spedisca in prigione una buona volta.

Alla prossima

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