Capitolo 18
Mi voltai lentamente e incrociai lo sguardo di Harry mentre attraversava la strada. Aveva il suo solito sorrisetto stampato sulle labbra.
"Cosa stai facendo qui?" Disse con tono scorbutico "Da sola."
"Scusa ma non ho bisogno delle tue stronzate in questo momento" Incrociai le braccia al petto.
"Uhm.. qualcosa mi dice che hai bisogno di un passaggio a casa, Helen?" Preferivo mille volte prendere l'autobus e andare a casa. Non volevo stare con Harry. "Perché sei qui?"
"Il tuo amico Niall." Sbuffai "Sono uscita con lui, solo che poi.. è dovuto scappare per andare a lavoro." Abbassai lo sguardo, imbarazzata.
Lo sentì scoppiare a ridere, e questo mi fece urtare i nervi ancor di più.
"Questa è buona!" Rise "Niall ti ha dato buca. Per lavoro! E scommetto che è al Fabric in questo momento."
"Smettila!"
Harry si girò dandomi le spalle, quando in lontanaza sentì chiamare il suo nome.
"Styles muoviti!" Dalla voce pensavo fosse una ragazza, ma non ne sono sicura.
"Arrivo!" Urlò Harry in risposta.
Si voltò verso di me e con forza mi prese il polso costringendomi ad attraversare la strada.
"Non voglio andare là dentro!" Gli dissi, cercando di divincolarmi.
"Ti porto a casa."
Sorrise compiaciuto quando vide che lo sto seguendo. Arrivati nel parcheggio di fianco al bar Harry aprì la sua macchina. Un pick ap nero. La sua auto era pulita, e il buon odore di menta mi invase le narici.
Rimanemmo qualche minuto in silenzio. Harry canticchiò leggermente, tamburellando le dita sul volante come faceva Niall.
"Perché sei così maleducato con me?" Chiesi di punto in bianco.
"Maleducato?" Sorrise
"Sì."
La sua espressione non mi piacque, ma non m'interessava se avevo detto qualcosa di sbagliato. È pur sempre la verità.
"Mi dispiace Helen, non pensavo di essere maleducato." Mi guardò "Dal tronde, ti sto facendo un piacere accompagnandoti a casa."
Feci una smorfia, alzando gli occhi al cielo. Non aveva tutti i torti. "Non eri costretto a farlo."
"Non potevo lasciarti lì da sola."
Ridacchiò leggermente. Come fa a essere sempre così terribilmente allegro?
Sperai solo non fosse ubriaco. Non vorrei fare un incidente per colpa sua. Lasciai un sospiro di solievo quando vedi in lontanaza casa mia. Dio, solo salva.
"Arrivati." M'informò, parcheggiando la macchina.
"Perfetto." Mi slacciai la cintura.
"Come? Neanche un grazie?" Chiese "Ti ho salvato il culo!"
"Grazie Harry." Gli mostrai un sorriso sforzato, i nostri sguardi si incrociarono e scesi dall'auto.
Il cancellino è aperto e attraversai tutto il giardino per poi andare verso la porta.
Abbasso la maniglia varie volte ma era chiusa. Aprì la borsa e frugai velocemente tra le tasche.
Oh Cazzo. Non ho le chiavi. Perché sono sempre così sfigata?
"Chiusa fuori, eh?" Sentì ancora la voce di Harry alle mie spalle, ma non osai girarmi.
Perché è ancora qui?
Presi il telefono e chiamai Zayn, sperando sia in casa e riesca ad aprirmi. Ma comparve la segreteria.
"Quindi che hai intenzione di fare?"
Quando mi girai, Harry era sceso dalla macchina.
"Chiamerò un falegname. Potrebbe sforare la serratura."
Scoppiò a ridere "E secondo te trovi un falegame sveglio a quest'ora? Ma ti prego!"
"Aspetterò mio fratello." Dissi convinta.
"E se non arrivasse?"
Rimasi in silenzio, non sapendo cos'altro dire.
"Casa mia è libera questa sera. E' un piccolo appartamento vecchio, ma almeno non dormirai al freddo."
-
"Chi cazzo era quel ragazzo?"
Quando entrai in casa la sua voce mi fece sobbalzare e per poco non scoppiai ad urlare. Mi voltai per vedere Carter poco distante da dove mi trovai io in quel momento.
"Un mio amico. I-io.. devo dargli ripetizioni di storia, e-"
Non riuscì a finire la frase, che si alzò di scatto dal divano e mi spinse facendomi sbattere contro la porta.
"Te l'ho fottutamente detto, non devi vederti con nessuno al di fuori di me." Sputa "Tu sei mia!"
-
"No Harry" Abbassai lo sguardo "Ti prego va via."
"Davvero, non è un disturbo per me." Continuò ad insistere.
"Nessuno ti ha chiesto di rimanere, non ho bisogno di te. Quindi vattene via, per favore!"
L'ultima parola venne interrotta da un singhiozzo nervoso e sentì le mie mani tremare lungo i miei fianchi.
"Okay.." Sussurrò "Va bene"
Si voltò e a grandi passi lo vedi entrare in macchina, e senza voltarsi neanche una volta, scomparve nel buio profondo della notte.
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Survive [hs]
Fanfiction"I mostri non vivono sotto al tuo letto, ma gridano nella tua testa." Lei, non può amare. Lui, non vuole amare. Troppi segreti. Troppe delusioni. Un passato da scoprire Un vuoto da riempire. Lei Helen Amy White. Lui Harry Edward Styles.