Capitolo 45
"Salve Dottore" Dissi mentre entrai nella stanza chiudendo la porta dietro di me.
"Oh, buongiorno Helen" Sistemò alcuni fogli prima di sedersi sulla sedia e guardarmi "Come sta andando la guarigione?"
"Meglio, grazie." Dissi soddisfatta
Lui rimase in silenzio, mentre scrisse alcuni appunti su un foglio, non mi sta prestando molta attenzione.
"Ehm, a dire il vero-" Finalmente alzò lo sguardo verso di me "Ero venuta qui per chiedere se poteva prescrivermi delle pasticche per il sonno." Balletti incerta
"Come mai?"
"A causa dei miei soliti incubi" Lo vidi aprire il cassetto e tirare fuori una boccetta.
Sogghignò sotto i baffi "Ma.. mi scusi Helen" La sua espressione sembrava annoiata "Perché ha preso un appuntamento dallo psicologo? Voglio dire, i suoi problemi possono essere causati dal grave trauma che ha avuto."
Batte le dita nervosamente sul tavolo. Sembra quasi stesse per scoppiare a ridere. Si sta prendendo gioco di me?
"Io credevo-"
"Mi scusi ma sono di fretta. Ho molti altri appuntamenti oggi." Tagliò corto.
Sentì le guance infuocarsi dalla rabbia mentre mi alzai in piedi.
Presi il flacone di pastiglie e senza dire niente, uscì dalla stanza.
Le infermiere del reparto mi mandano occhiate strane e senza rendermene conto sono già fuori dall'ospedale.
Arrivai finalmente a casa dopo quelle che sembrano ore, l'autobus questa volta era passato. Come immaginavo le chiavi di Zayn erano rimaste sotto al tappetto dell'entrata.
Spalancai la porta e la puzza di fumo mi invase le narici.
Raccolsi una lattina di birra e un cartone di pizza da terra, prima di andare in camera.
Misi in ordine le cose dentro la mia borsa e mi tornano tra le mani di nuovo quelle pastiglie.
Voglio farlo.
Ne portai tre sulla mia mano, e velocemente le ingerì.
Schiarì la voce, vorrei sputarle ma ormai era troppo tardi.
Almeno con queste sarò sicura che dormirò.
Continuai a rimettere al loro posto i vestiti nel mio armadio ma la testa mi girò tantissimo, e la vista cominciò a giocarmi brutti scherzi.
Mi accasciai sul letto rannicchiandomi tra i cuscini, come se dovessi vomitare da un momento all'altro.
I miei occhi si socchiusero leggermente, e mi sentì subito meglio.
Non so che successe dopo, sentì come la porta della mia camera aprirsi di colpo ma non ne ero sicura.
La mia mente era già oscurata per aprire gli occhi e guardare chi fosse.
Sono troppo stanca.
Voglio soltanto dormire, voglio spegnere la mie forze, magari per un giorno o magari per sempre.
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Survive [hs]
Fanfiction"I mostri non vivono sotto al tuo letto, ma gridano nella tua testa." Lei, non può amare. Lui, non vuole amare. Troppi segreti. Troppe delusioni. Un passato da scoprire Un vuoto da riempire. Lei Helen Amy White. Lui Harry Edward Styles.