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Capitolo 46
POST HARRY
Slacciai la cintura e spensi la macchina quindo mi ritrovai davanti a casa di Helen. Un incidente in autostrada mi fece arrivare più in ritardo di quello che già ero.
Il cancello del giardino era socchiuso.
Superai il cortile e arrivai alla porta. Bussai.
C'era silenzio e la porta era chiusa a chiave. Helen non è in casa?
Alzai lo sguardo. La finestra della camera di Helen era aperta e la luce era accesa.
Bussai di nuovo.
"Helen!" Nessuna risposta.
Perché non mi veniva ad aprire? Stavo iniziando a preoccuparmi.
Mi avvicinai alla finestra del salotto e guardai all'interno. La cucina insieme al soggiorno era interamente buia.
Feci il giro della casa e fortunatamente trovai la porta del retro aperta.
Cazzo, Helen si dimentica sempre di chiuderla, potrebbe entrare chiunque.
Varcai la soglia e non c'era nessuno.
Decisi di chiamarla mentre chiusi la porta. Mi fermai immediatamente quando sentì la suoneria del suo telefono fare eco nella stanza.
Senza pensarci seguì il rumore, fino a salire le scale e arrivare davanti alla porta di camera sua.
Mi destabilizzai quando davanti ai miei occhi si presentò Helen.
Era coricata al letto, le labbra separate e i capelli le ricadevano il viso.
Però un particolare di tutto questo non sfuggì ai miei occhi. C'erano piccole pastiglie sparse per terra.
Il telefono iniziò a suonare ma era l'ultima cosa che mi importava in quel momento.
Corsi verso di lei, e le alzai la testa sperando reagisca ai miei inutili sforzi di svegliarla.
Cazzo cazzo cazzo.
La alzai dal letto ed uscì dalla stanza.
Con un calcio aprì la porta del bagno, e senza pensarci la misi ai piedi del water.
Entrai nel panico quando vidi che non si svegliava.
Che cosa hai fatto Helen?
Le infilai due dita in gola, e finalmente reagì.
La vidi ruotare la testa all'indietro e vomitare almeno alcune delle pastiglie che aveva ingerito nel water.
Si sporcò i capelli di vomito, ma presi un elastico dal comodino e le feci la coda. Avevo sempre visto molte ragazze raccogliersi i capelli in classe, quindi non impiegai molto a capire come fare.
"Harr-" la sentì sussurrare con voce tremante.
"Sono qui"
Ebbe un altro sussulto, si chinò vomitò di nuovo.
La quantità di liquido che espelleva era davvero troppa.
Emettè un lamento e vidi il suo corpo cadere all'indietro fra le mie braccia. Era distrutta.
Le pulì la bocca sporca con un fazzoletto, e la riportai in camera. La misi sotto le coperte facendola stare al caldo.
E Dio, ho pregato in quel momento perché si risvegliasse.
Perché l'ha fatto?
Non riuscì a pensare ad altro perché in quel momento la porta della camera si spalancò.
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"Dovrei prendere esempio da te. Sei sempre presente quando succede qualcosa." Dissi sarcasticamente mentre mi versai da bere nel bicchiere.
Zayn aveva il viso sbiancato da quando gli avevo raccontato quello che era successo. Stato fuori di casa solo per mezz'ora e durante la sua assenza era successo tutto questo. Potevo capire quanto si sentisse in colpa.
"Presumo io dovrei ring-"
Lo fermai "Se non fosse stato per me tua sorella sarebbe , per il semplice motivo che tu non ci sei mai."
Lo fermai "Se non fosse stato per me tua sorella sarebbe
"Basta Harry! Basta!" Gridò a voce alta "Ci servono soldi se non vogliamo perdere la casa."
Sapevo che non dovevo prendermela con lui, ma quando sono entrato in camera e ho visto Helen in quello stato.. ho avuto così tanta paura di perderla.
Scusatemi se aggiorno così in raramente, ma vedo che le visualizzazioni stanno calando e non so più cosa pensare.
Quindi per favore se avete letto questo capitolo potete almeno commentare o votare così saprò se è stato di vostro gradimento. Grazie
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Survive [hs]
Fanfiction"I mostri non vivono sotto al tuo letto, ma gridano nella tua testa." Lei, non può amare. Lui, non vuole amare. Troppi segreti. Troppe delusioni. Un passato da scoprire Un vuoto da riempire. Lei Helen Amy White. Lui Harry Edward Styles.