Capitolo 23

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Capitolo 23

La macchina di Harry era parcheggiata vicino al marciapiede e il finestrino era abbassato in modo che io riesca a vederlo.

Non era lo stesso Harry di tutti i giorni, era vestito più elegamente e i capelli erano ben ordinati.

"Tutto bene?" Disse a voce alta, mentre aprì lo sportello della macchina e scese. Senza dire una sola parola iniziai a camminare velocemente. Non ero dell'umore adatto per parlare e scherzare con lui in questo momento.

"Uhm, nervosa la ragazzina" 

"Cosa ci fai qui?" Mi girai di scatto, guardandolo.

"Per tua informazione, il mio appartamento è a pochi isolati da qui."

Aggrottai le sopracciglia "Non abitavi alla confraternita?"

Scosse la testa "Abitavo. Quest'anno con i soldi messi da parte sono riuscito a compararmi un appartamento." Sentì la sua mano prendere la mia con gentilezza. "Su vieni in macchina."


Il tragitto in macchina fu abbastanza silenzioso, lui non sembra avere nulla da dire e questa cosa mi fa sentire meno a disagio.

"Ti spavento?" Mi chiese da un momento all'altro, dopo aver curvato per avviarsi nella stradina di casa mia. I finestrini sono abbassati e il vento fa svolazzare i miei capelli.

"Cosa?" 

"Ti spavento?" Ripete

"No." Scossi la testa. Perché dovrebbe?

"Non m'importa se mi dici la verità" Insistette.

"Te l'ho detto. Non mi spaventi."

Tirai fuori il mio cellulare dalla tasca per chiamare Niall, sperando che Harry non continui a farmi domande inappropriate. 

Se non mi risponde, ho chiuso con lui, per sempre.

Non rispose.

Imprecai sottovoce, rimettendo il cellualare nella borsa.

"Tutto okay?" Harry mi chiese in modo calmo.

"Mi sono rotta il cazzo di essere messa in secondo piano!" Scoppiai, urlando un po' troppo forte. "Oggi dovevo vedermi con Niall e non si è presentato."

Lui rimase in silenzio. Avevo bisogno di sfogarmi.

"Sono stanca di essere sembre carina, e buona con tutti. Sono stanca di seguire le regole tutto il tempo. Sono stanca di essere come sono.. e sono stanca di questa vita in particolare."

Guardai fuori dal finestrino, non vorrei che Harry mi vedesse piangere in questo momento. Riderebbe di me e non lo sopporterei.

"Niall.." si fermò, deglutendo "Ti ha fatto del male?" Questa sua domanda mi prende alla sprovvista, come se lui sapesse cosa fosse successo.

"No" Risposi velocemente e Harry mi guardò, come se cercasse la verità nel mio sguardo.

Quando riguardai fuori dal parabrezza, Harry aveva imboccato un altra strada e mi ci vuole un secondo per capire cosa stesse succedendo.

"Dove stiamo-"

Harry frenò di colpo, e il mio corpo venne sballotto avanti nel seggiolino, prima di rimettermi nella posizione eretta, per fortuna che avevo la cintura.

Sentì la mano di Harry appoggiata sul mio petto. 

"Scusami, ho dato una frenata un po' troppo brusca." Mi guardò quasi impaurito, sperando che io stessi bene.

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