Capitolo 44

110 6 0
                                    

Capitolo 44

Una voce strana mi fece risvegliare e mi alzai delicatamente dal letto.

Le tendine della finestra erano scostate, e la luce del sole illuminava l'intera stanza. Doveva essere ormai ora di pranzo.

Le strade erano ingombrate di auto e la mia attenzione si posò su una donna ferma a guardare le vetrine di un negozio. Era ferma, quasi immobile.

Non riuscivo a vederla chiaramente visto che era girata di spalle ma i suoi capelli e il corpo liscio e snello assomigliava tanto a quello di Jenie.

Improvvisamente la donna.. o la ragazza si girò verso la mia direzione, i suoi occhi cercarono i miei come se si sentisse osservata. 

Emettei un gemito strozzato, e rimasi a bocca spalancata. La donna iniziò a camminare velocemente e scomparve in una delle vie retrostante.

La ricordo benissimo, è lei. La donna con il corpo deformeche che avevo visto l'altra sera.

Non poteva essere reale però era lei ne ero sicura.

Harry non era in camera e sperai che fosse in casa. Non voglio stare sola.

Raccolsi le mie cose che erano sparse per la camera. Devo distrarmi.

Aprì uno dei cassetti del comodino per riporre una mia felpa piegata, ma qualcosa mi fermò.

Spostai dei calzini e fazzoletti di stoffa per vedere un oggetto che scintillò a contatto con la luce del sole.

Una pistola.

"Helen-"

Alzai lo sguardo e vidi Harry sulla soglia. Sapeva cosa avevo visto. Riposi lo sguardo alla pistola e chiusi il cassetto.

Lo sentì prendere un sospiro "Helen-"

"Hai una pistola" La mia voce sembrava disperata "Harry tu hai una pistola!" Ripeti, mentre i miei piedi scivolarono indietro come se mi volessi allontanare da lui.

Le emozioni che si accavallavano nel mio corpo erano opprimenti.

"No, non è come pensi.."

Ovvio è sempre sbagliato quello che penso.

"Harry tu hai una pistola, o è di qualcun altro?"

"È mia." La sua voce echeggiò.

"Perché diavolo hai una pistola, Harry?" Alzai la voce.

"Per il mio lavoro!" Cercò di difendersi.

"Per il tuo lavoro? E cosa sei allora un poliziotto?"

"No.." Harry sembrò riflettere su quello che voleva dire "Mi sono licenziato.. ma posso spiegarti"

Le mie labbra si separano e la mia mente cominciò a divagare. Non potevo stare tranquilla sapendo che Harry possedeva un oggetto in grado di togliere la vita così facilmente.

"Lo sai che non ti farei mai del male Helen" 

Chiusi gli occhi per un secondo e mi sedetti sul letto. Sentì Harry di fianco a me. Aveva la testa china e guardava il pavimento.

"Harry" Sussurrai attirando la sua attenzione. Si voltò verso di me, aspettando. "Hai mai ucciso qualcuno?" Dovevo saperlo.

"Helen-"

"Dimmelo."

Pensare che Harry possa aver ucciso delle persone..

"Non ti fidi di me?" 

Survive [hs]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora