Capitolo 41

152 11 1
                                    

Non mi avrete mai come mi volete voi (ex manicomio)

Capitolo 41

Vidi il taxi di Carter scheggiare via.

Non so perché lo feci, ma iniziai a camminare verso quella direzione.

Composi velocemente il 911 sul telefono che Zayn mi aveva prestato. Risposero subito.

"Pronto? Sì sono Helen White, ho appena visto Carter Dixon a bordo di un taxi" Dissi velocemente "Mi trovo al Wellinton Hospital. Fate veloce per favore!"

Dissi riattaccando la telefonata. La polizia sarebbe arrivata in pochi minuti.

Continuai a camminare lungo la strada, ma il taxi sembrava scomparso nella fitta nebbia. Carter non aveva nessuna paura. Se ne andava in giro per la città come se niente fosse, come se non fosse ricercato dalla polizia.  

Mi fermai poco più avanti in un vicolo cieco. Mi guardai attorno ma non c'era nessuno.

Ero sul punto di tornare indietro ma un volantino che svolazzava per terra a causa dell'aria, attirò la mia attenzione.

Lo raccolsi e mi si fermò il cuore in gola quando vidi che sopra a quel pezzo di carta c'era stampata una foto di Jenie.

Jenie Levon scomparsa il 20 gennaio.
Età 17 anni.
Chiunque abbia sue notizie o qualche indizio è pregato di rivolgersi alla polizia.

Continuai a guardare la foto di Jenie per molti secondi mentre sentivo alcune lacrime scendere i dalle guance. Era bellissima, i capelli scuri erano raccolti in una coda di cavallo e sembrava così felice.

Mi sento così impotente a starmene giorno e notte con le mani in mano senza poter fare niente.

Dove sei Jenie?

"Cosa stai facendo?" Mi immobilizai sul posto sentendo una voce profonda alle mie spalle.

Mi voltai vedendo Carter dietro di me. Indossava un cappello di lana e una sciarpa gli copriva quasi tutto il viso.

Non gli risposi, rimasi in silenzio guardandolo.

I suoi occhi sono fissi su di me, mentre si avvicinava. Alzai il volantino in aria. 

"Devi dirmi dov'è Jenie, altrimenti io-"

Mi tappò la bocca con la mano.

"Hai già combinato troppi casini Helen" Il mio corpo iniziò a tremare, mentre cercavo di allontanarlo "Dio, se non mi fossi scappata via quel giorno.."

Il sorriso di Carter era ben visibile sul suo volto.

"Ho sempre avuto gli occhi su di te dal primo momento che ti ho visto" Sussurrò lentamente "Sei così bella.."

Sentivo le sue mani ovunque, sulle braccia, nel collo.

"E se Harry ti vedesse in questo momento, cosa direbbe?"

Girai la testa di lato, rompendo il contatto visivo che c'era tra di noi. Sentii la sua mano scivolare sempre più in basso. Un brivido mi percorse la schiena quando mi strinse le natiche.

Questa forza mescolata alla adrenalina costruì qualcosa dentro di me. In quel momento vidi Carter tirare fuori un coltello tascabile, e reagì.

Calpestai il suo piede con forza e gli diedi una forte testata facendolo imprecare dal dolore.

Iniziai a correre.

Non persi tempo a controllare se fosse caduto a terra ma lo sentì urlare quando i miei piedi mi trascinano fuori da quel vicolo cieco.

Vidi in lontananza le sirene della polizia e mossi le braccia in aria per farmi vedere.

Rallentarono e gli feci cenno di girare a sinistra.

Non si fermarono neanche e proseguirono. Questa volta troveranno e lo prenderanno una volta per tutte.

Proseguì lungo il marciapiede. Tanto più veloce quanto le mie gambe riuscivano a trasportarmi, creando più spazio possibile tra me e Carter.

Non mi voltai nemmeno una volta.

La paura di girarmi, e vederlo era immensa.

Survive [hs]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora