Capitolo 43

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Capitolo 43

Questa volta non mi risvegliai con il fastidio della luce, o dal rumore provenienti da urla, sentì solo un dolce profumo invadermi le narici come se qualcosa mi stesse dando il buongiorno in una maniera diversa.

Vorrei rimanere stesa in questa posizione, ma sono costretta ad alzarmi quando capì di trovarmi in camera mia.

Come faccio ad essere qui?

Non può essere stato tutto un sogno, è una cosa alquanto impossibile.

Portai le gambe giù dal letto per vedere che ho una garza che mi ricopre l'intero ginocchio. È sporca di sangue.

Appoggiai una mano al muro per tenere i piedi saldi a terra, e rimasi immobile per qualche secondo.

"Se non fosse stato per me tua sorella sarebbe ancora per strada!" Improvvisamente sentì qualcuno urlare dal piano di sotto.

Mi avvicinai lentamente alla porta e scricchiolò quando la aprì.

Il corridoio era buio e continuai a camminare tenendomi alla parete. Provai a scendere le scale ma un lamento stridulo uscì dalle mie labbra. Riuscì a trascinare la gamba per qualche scalino, ma ero troppo debole.

Non ricordo nemmeno l'ultima volta che ho mangiato qualcosa.

Sentì dei passi e senza rendermene conto vidi Harry in fondo alle scale.

La voce mi sembrava famigliare, ma non credevo fosse davvero lui.

"Helen" Sussurrò mentre mi guardò.

Zayn compare subito dietro di lui, e appena mi vede sembra come sorpreso, dispiaciuto o impaurito.

Non sapevo come fossi arrivata fino a casa ma una cosa era certa, non volevo Harry qui in questo momento. Dopo quello che era successo per quello stupido diario non si era più fatto vedere. Avevo bisogno di lui e non c'era.

"Fallo andare via" La mia voce sembrò così sottile, mentre mi rivolsi a Zayn.

Vedi Harry fare qualche scalino avvicinandosi a me.

"Zayn ti prego fallo andare via!" Urlai più forte.

"Harry-" Zayn lo prese per il braccio cercando di farlo allontanare da me. Con tutta la velocità possibile salì di nuovo le scale.

Tornai in camera mia, e cercai di chiudere la porta a chiave ma non ci riuscì perché Harry entrò in quell'istante.

La sua mano mi prese per il polso e facendomi girare completamente "Lasciami." Borbottai tra i denti.

Non mi ascoltò.

"Ti ho detto di lasciarmi!" 

"Helen.." Sembrava che l'aria fosse sparita dai suoi polmoni "Mi dispiace per quello che ti ho detto pochi giorni fa.. è che tutta questa cosa mi sta facendo impazzire" Confessò "Tu mi stai facendo impazzire."

"Io ti sto facendo impazzire?" Chiesi stupita.

"Sì cazzo. Non mi dai mai ascolto, e non rispondi mai al telefono. Ieri sera ti ho chiamato mille volte perchè non sapevo dov'eri e tu non hai mai risposto. Sei ostinata al punto dell'intollerabilità."

Nonostante tutti gli insulti che mi stava buttando addosso, mi sentivo quasi meglio.

I suoi occhi viaggiarono d'appertutto tranne che su di me.

"Non so mai dove sei, con chi sei, cosa stai facendo. E questa cosa mi sta facendo diventare matto!" Si passò una mano sulla fronte sudata, mentre scosta alcuni capelli dalla fronte.

Prende alcuni respiri per poi dire

"E nonostante tutto ciò, io sono follemente e perdutamente innamorato di te, Helen."

Rimasi immobile. Sorrisi quando vidi che Harry si mise a ridere per quanto fosse stato patetico in quel momento.

A quelle parole non resistei e lo strinsi forte a me, appoggiando le mie labbra sulle sue. Mi era mancato terribilmente. 

--

"Harry!" Urlai quando aprì l'ennesimo cassetto e finalmente trovai la felpa che stavo cercando.

Ha voluto stessi a casa sua per questa sera, o a dire il vero mi aveva obbligato.

Vuole avermi più sotto controllo.

Entrò in camera "Ero venuto a dirti che è arrivata la pizza."

Annuì, seguendolo. Ci sedemmo sul divanetto mentre aprimmo i cartoni di pizza e iniziammo a mangiare.

In tv stanno trasmettendo The Ring, un horror che ho visto milioni di volte, ma che intendo riguardare ancora. Ancora una volta l'atmosfera era cambiata tra di noi.

Sentì Harry sogghignare qualcosa che non capì.

Non so quanto tempo sia passato forse un ora o di più, ma cominciai a sentire le palpebre pesanti, cercando disperatamente di tenere gli occhi aperti.

Harry se ne accorse.

Sentì le sue braccia forti prendermi, e sollevermi dal divano.

Mi infilò sotto le coperte senza dire una parola.

"Buonanotte amore" Disse alla fine mentre mi baciò la fronte.

Vorrei chiudere gli occhi e addormentarmi all'istante, ma qualcosa me lo impedì.

Guardai fuori dalla finestra e una luce fastidiosa lampeggiava senza sosta.

Sembravano come i fari di una macchina.

Il mio istinto fu quello di alzarmi e andare a controllare, ma non lo feci. Chiusi gli occhi e aspettai che il sonno arrivasse.

Tantantantaaannn

Survive [hs]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora