Capitolo 3

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Capitolo 3

Entrai velocemente casa e chiusi la porta a chiave. Non ho le forze per reggermi in piedi.

Sentì dei piccoli passi provenire dal corridoio. Pensavo di essere sola.

Quando alzai lo sguardo, mio fratello era in piedi, e mi fissava. Una smorfia di dolore gli comparve sul viso. Mi alzai velocemente in piedi.

Io e Zayn ci eravamo trasferiti quasi tre anni fa qui a Londra. Dopo quello che era successo a nostra madre Zayn iniziò a lavorare e io misi da parte un paio di soldi per fuggire da Bradford. 

Mia madre si era sposata due volte, prima ebbe Zayn e poi da un altro uomo me. Non siamo del tutto fratelli, ma abbiamo sempre vissuto insieme quindi è come se lo fossimo.

"Ehi." Si avvicinò a me. Aveva i capelli arruffati sulla fronte, e indossa una camicia a scacchi che gli sta davvero bene. "Che è successo?"

"Niente." Dissi tirando su con il naso. "Sto bene." Feci un mezzo sorriso.

Mi continuò a guardare, come se ci fosse qualcosa di strano in me. Ma poi sorrise, ed era la cosa cosa più bella che potesse accadermi in quel momento.

"Cosa vuoi che ti prepari questa sera?" Si strofinò gli occhi mentre si buttò a peso morto sul divano.

"Ehm.. devo uscire con Jenie."

Lui sbuffò, e cominciò a guardare una partita di calcio per televisione. Feci le scale a due a due e andai in camera mia. Voglio stare da sola, almeno per un po'.

Si era fatto buio quando Janie mi venne a prendere a casa.

Il viaggio in macchina fu abbastanza silenzioso.

Mi sentì strana quando entrai al Fabric. Era una delle discoteche più famose di Londra e c'era sempre moltissima gente. Ci andavo spesso ma onestamente.. odio questo posto.

Un ondata di fumo mi rempì le narici appena ci misi piede. Ci sono ragazzi che ballano sui tavoli, indossando solo un paio di boxer.

Quando mi girai Janie non è più al mio fianco. Riuscì a vederla poco lontano. Stava parlando con un ragazzo. Credo si chiami Liam. Ogni tanto, lo vedo in compagnia di mio fratello.

È strano, ha qualcosa di misterioso. Non mi sta molto simpatico.

Mi feci spazio tra la folla di ubriachi e mi diressi al mio solito posto della cucina. Presi uno sgabello vuoto e mi sedetti, appoggiando i gomito sul tavolo delle ordinazioni.

"Il solito." Dico al barista. Ormai mi conosce e non posso nascondere che è veramente un bel ragazzo. Penso si chiami Louis e abita nella confraternita.

"Di nuovo qui, Helen?" Mi chiese, allungandomi il drink di tequila.

"Purtroppo.." Mi lamentai, portandomi il bicchiere alle labbra. Restai con lui per il resto della serata. A volte, mandavo occhiate a Jenie, ma non riuscivo più vederla. Probabilmente si era allontanata con Liam.

"Vado un secondo in bagno." Dissi, scendendo dalla sedia. Sentì persone urlarmi contro visto che avevo faccio rovesciare una bottiglia di vino per terra. Mio dio devo assolutamente trovare Jenie, voglio andarmene a casa.

Qui dentro non si respira.

Spalancai la porta del bagno e aprì il rubinetto bagnandomi le mani. Ignorai il rumore della porta che si aprì varie volte. Saranno ragazze ubriache che corrono in bagno per vomitare.

Chiusi il rubinetto e quando mi voltai rimasi immobile, davanti alla figura che si trova davanti a me.

Cosa ci fa Carter qui? Nel bagno delle donne soprattutto.

"Allora piccolina, ti stai divertendo?" La sua voce mi fece venire un brivido lungo la schiena.

"Prima che arrivassi tu sì." Cercai di schivarlo, allontanadomi.

Rise "Hai le informazioni che ti ho chiesto?"

Scossi la testa "No, non c'è le ho. Te lo già detto, non voglio più lavorare per te, Carter!"

Prima che potessi dire altro la sua mano andò in collisione con la mia guancia, facendomi cadere a terra. Mi pulsò il labbro inferiore e mi ci vuole un secondo per capire che stava sanguinando.

Mi prese per il vestito, e mi fece alzare con forza da terra.

"Tu devi fare quello che dico io. Mi hai capito bene?!" Urlò a gran voce. È capace di fare qualsiasi cosa.

Lo spinsi via e fece qualche passo indietro, colto dalla sorpresa della mia improvvisa reazione.

Mi allontanai velocemente fuori dal bagno e cominciai a correre verso l'uscita.

La musica mi risuona forte nelle orecchie.

Mi voltai indietro solo una volta ma non vidi nessuno. Non m'importa, non posso fermarmi.

Quando mi rigirai andai a sbattere contro il petto di qualcuno. 

"Potresti fare più attenzione dove metti i tuoi fottuti-" Alzai lo sguardo e il ragazzo davanti a me si fermò improvvisamente di parlare quando mi guardò. 

Wow.. faccio davvero così paura?

I suoi occhi verdi si fermarono a guardare la ferita al bordo delle labbra. Continuava a fissarmi. Provavo molta vergogna in quel momento. 

Abbassai la testa e mi pulì il mento sporco di sangue con il palmo della mano.

"Scusa." Sussurai.

E subito dopo ripresi a correre, fino a che raggiunsi l'uscita.

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Harry ?

Survive [hs]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora