36 CAPITOLO

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Finiamo di mangiare e vado direttamente a dormire in camera o meglio, mi metto a fare i cazzi miei in camera mia, accendo il tablet e come al solito metto la luminosità al massimo e apro l'app delle note, appoggio il tablet sul cassetto mezzo aperto

Nonna: Nini, vieni un attimo
Io: arrivo!

Mi alzo ed esco

Nonna: vuoi un gelato?
Nonno: no, ha detto che non ne vuole
Io: ma stai zitto, si, lo voglio, mi avete chiamato solo per questo?
Nonno: no, c'è tua mamma al telefono
Io: mi vuole parlare?
Nonno: si, tieni

Mi passa il telefono, lo prendo e rispondo

Io: che vuoi?
Mamma: così si dice alla mamma?
Io: si
Mamma: non ti manco nemmeno

Io non rispondo subito

Io: si mamma
Mamma: ah ecco, come state?
Io: bene, te?
Mamma: bene, il viaggio com'è andato?
Io: benissimo, é bello viaggiare in nave
Mamma: fortunata te che ti piace, cosa state facendo?
Io: mangiamo un gelato
Mamma: e la dieta?
Io: minchia, sono appena arrivata
Mamma: beh si, hai ragione, va beh, però mi raccomando eh
Io: si mamma

Parliamo ancora un po', poi nonno prende i gelati e ne dà uno a ciascuno, io mi mangio il mio ricoperto di sensi di colpa, so di non essere un figurino di ragazza e so che dovrei temere la prova costume, soprattutto quest'anno dato che c'è compagnia, ma onestamente la vita per me non ha un valore a livello visivo, io potrei essere cieca tranquillamente, non mi cambierebbe niente, a me non interessa lo stato fisico o il vestiario di chi mi circonda, a me piace parlare con le persone, stringerci legami seri, non basati sulla bellezza di qualcuno, finito il gelato do la buona notte e torno in camera, metto la sveglia al telefono e lo metto sotto carica, poi filo subito a letto

*IL GIORNO DOPO*

Sento la sveglia suonare e mi alzo, la spengo e vado a fare colazione, sono stanca morta e se fosse per me direi ad Anne che rimango a casa a dormire ancora, ma non lo farò perché c'è Martinus e voglio passare un po' di tempo con lui, anche perché da quello che ho scoperto ieri dalla chiamata con mia madre, tra circa una settimana dovrebbero arrivare i miei cugini e lì sarà molto più difficile stare insieme ai Gunnarsen

Nonna: buongiorno
Io: giorno
Nonna: ho dato un telo ad Anne così che tu lo potessi utilizzare

Ringrazio mia nonna mentre prendo la tazzina per farmi il caffè

Nonna: appena hai finito di bere il caffè metti la tazzina nel lavandino e vai a metterti il costume, sono tutti già pronti
Io: davvero?
Nonna: si, nonno sta aiutando la tua prof a caricare le sdraio sulla macchina

Mi siedo e bevo tranquillamente il mio caffè, poi mi alzo e vado in bagno per lavarmi la faccia, le orecchie e i denti e già che ci sono piscio pure, poi vado camera per cambiarmi.

Mi metto il mio costume a due pezzi azzurro, sopra indosso dei pantaloncini e una magliatta corta, mi metto le ciabatte, stacco il telefono dalla carica, prendo uno dei libri che sto leggendo, le cuffie e metto tutto dentro una piccola borsetta da mare, prendo i miei occhiali da sole azzurri, li metto ed esco di casa

me l'avesse detto primaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora