114 CAPITOLO

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Niky pov

Dopo un pomeriggio intero passato a casa degli zii, torniamo a casa, sono talmente stanca che se mi sdraiassi mi addormenterei all'istante, come mio solito, sono finita a fare la babysitter dei miei cugini ed ero a pochi centimentri da un esaurimento nervoso per via di Nadia che continuava a piagniucolare per ogni cosa, Antonio che continuava a pizzicarmi il sedere, Federico che continuava a mettersi al centro dell'attenzione e Liam che imperterrito ci provava con me continuando a toccarmi e a far esasperare Giovanni con ogni insulto inutile esistente, solo Zara mi ha dato gioie, dolce e obbediente come al solito e per fortuna c'era anche Martinus che è venuto a darmi una mano, senza di lui probabilmente sarei impazzita dopo la prima ora.

Mi stravacco sulla poltrona appena entro in camera mia, bussano alla porta e dico di entrare e Martinus fa capolino nella stanza.

Tinus: hei, tutto bene?
Io: sono stanca, tu non lo sei?
Tinus: i bambini erano più concentrati su di te che su di me, gli piaci troppo
Io: a chi?

Chiedo spaventata, sperando non intenda Liam.

Tinus: in generale i tuoi cugini, sai, mentre pranzavamo o dopo, quando sei andata a farli giocare, ho notato che saresti una ottima madre

Sorrido, non ho mai pensato di diventare madre in vita mia, non ho mai avuto un amore per i bambini, anzi, tutto il contrario, ma ho notato che dipende, perché quando sono ben educati i bambini sono più che adorabili, il problema sono quelli rompi palle disobbedienti.

Io: grazie e tu saresti un ottimo papà

Cala il silenzio tra noi, poi lui si avvicina, mi prende per mano e mi fa alzare, posa le sue labbra calde sulle mie e mi bacia con dolcezza e lentezza.

Tinus: mi sono appena ricordato perché sono qui
Io: per darmi un bacio?

Chiedo confusa

Tinus: no, il compromesso per la foto profilo
Io: dimmi tutto

Martinus non dice niente, poggia semplicemente il telefono sul davanzale della mia finestra per poi tornare da me.

Tinus: baciami e basta

Obbedisco senza pensarci due volte, lui mi prende in braccio posando le mani sui miei glutei continuando a baciarci, ci stacchiamo ansiamanti e lui appoggia la sua fronte alla mia senza lasciarmi scendere dalle sue braccia, siamo ancora ansimanti quando sento la necessità di dirlo.

Io: ti amo

Ansimo ancora senza fiato

Tinus: ti amo anch'io

Senza lasciarmi prendere altro ossigeno, torna ad attaccare le mie labbra con le sue, in un ballo lento che racconta più di mille parole.

Io: Martinus...

Chiedo senza avere il coraggio di allontanarmi dalle sue labbra

Tinus: sì?

Chiede staccandosi

Io: no, continua a baciarmi

Dico tirandolo a me

Io: per te sono solo una cotta estiva?
Tinus: assolutamente no. Intendo viverti il più possibile, anzi, non so bene cosa, ma qualcosa mi dice che di inverno sei pure meglio
Io: allora sai che ti dico?

Dico staccandomi e scendendo alle sue braccia

Io: Martinus vuoi diventare il mio fidanzato?
Tinus: senza pensarci due volte, sì

Ci baciamo di nuovo

Tinus: sono felice di aver registrato tutto
Io: come?
Tinus: ho azionato un video per poi screenshottare il frame migliore e metterlo come sfondo e grazie a tutto ciò ho un video dove mi dici che mi ami e mi chiedi di essere il tuo fidanzato, meglio di così cosa posso chiedere?

Fine

me l'avesse detto primaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora