2 CAPITOLO

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La prof prenota il viaggio per esattamente dieci giorni dopo la fine della scuola, la giornata va benissimo e pensare di fare le vacanze nello stesso luogo della mia prof preferita mi rende felice.

Appena arrivo a casa inizio a preparare una lista con scritte tutte le cose che dovrò portare e nei giorni seguenti continuo pian piano a fare la valigia

*IL GIORNO DELLA PARTENZA*

Mi sveglio, sono in iper ansia, mi lavo velocemente e mi preparo, appena finisco mi metto a fare colazione

Coscienza: ma chi te lo fa fare?
Io: cosa? Le vacanze con la mia prof preferita? Che poi in realtà io svolgerò le mie vacanze e lei le sue, saremo solo come se fossimo vicine di casa
Coscienza: infatti io non intendo quello, sei in anticipo, ti saresti dovuta svegliare tra circa due ore, invece sei già sveglia, ti sei già lavata, pure vestita e stai gia facendo colazione
Io: non é colpa mia, ho ansia
Coscienza: si, ok, ma ora cosa farai in queste due ore?
Io: mi guarderò un film, mi truccherò, mi metterò a leggere o a scrive, a fare qualsiasi cosa, tanto ho tempo

Alla fine faccio seriamente di tutto, mi sono pure truccata e anche abbastanza bene per dover solo andare in nave.

Manca circa un quarto d'ora all'arrivo della mia prof, risistemo ciò che ho tolto dalla cartella, stacco il telefono dalla presa, metto via il caricatore nello zaino, tiro fuori le cuffiette e scendo in giardino, mi metto a dondolare sul dondolo.

Dopo forse dieci minuti vedo arrivare la mia prof seduta sul sedile del passeggero in una macchina gigantesca, affianco a lei c'è un uomo che mi fa un cenno con la mano, io mi alzo dal dondolo, saluto il mio cane, apro il cancelletto di casa con le mie chiavi che mi intasco e saluto con la mano la mia prof

Anne: su! Sali! Emma aprile la portiera!

Vedo una portiera aprirsi davanti i miei occhi, salgo e c'è una ragazza seduta su un sedile con quello affianco al suo libero, mi siedo e le sorrido

Emma: piacere sono Emma!

Mi tende la mano e io gliela stringo

Io: io sono Nicole
X: una delle alunne preferite di mamma

Mi giro di scatto dallo spavento e vedo due ragazzi identici, però hanno i capelli diversi, quello seduto dietro a Emma ha i capelli biondi scuro, abbastanza lunghini, mentre l'altro ha i capelli molto più corti e biondi chiaro con la ricrescita di un biondo scuro e in più ha un neo bellissimo sulle labbra

Io: hai un bel neo...

Dico girandomi imbarazzata, dato che ho letteralmente ammesso di avergli appena guardato le labbra

Xx: grazie, te hai delle belle labbra

Sgrano gli occhi sentendo questa affermazione e abbasso la testa sul telefono

Anne: me l'avete imbarazzata e non vi siete neanche presentati

Vedo sbucare una mano affianco a me, mi giro a guardare chi sia ed é il ragazzo dai capelli lunghi

X: piacere, sono Marcus
Io: Nicole

Dico stringendo la mano

Xx: io sono Martinus, ma puoi chiamarmi "bel neo"

Dice porgendomi la mano e io sorrido di scherno

Io: ok, io sono Nicole

Dico stringendogli la mano

Anne: comunque, l'uomo possente e bellissimo alla guida é mio marito Kjell-Erik
Io: devo dire che avete veramente dei bei nomi in famiglia
Martinus: oltre ai nei?

Guardo male quest'ultimo

Anne: Martinus ti spiego, Nicole é una ragazza che va conosciuta, a lei per esempio piacciono i nei
Io: sono belli
Martinus: quindi mi stai dicendo che mi trovi bello?

Arrossisco e mi giro a guardare il finestrino

Anne: oggi qualcuno si diverte a imbarazzarmi le studentesse
Martinus: io ho solo fatto una domanda
Anne: se mai dovessi piacere a Nicole sarei fierissima di te, lei é bella quanto intelligente
Io: infatti sono stupida come non cosa
Anne: se ti sento dire ancora una cosa del genere accosto e ti picchio

Ridacchio

me l'avesse detto primaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora