108 CAPITOLO

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Mi sveglio felice e mi vesto per la festa, Silvia ha detto di farsi trovare a casa dei suoi zii per le 12, ciò significa che ho tutto il tempo di fare colazione con calma mentre penso a come chiede a Niky di essere la mia fidanzata.

Io: buongiorno!

Saluto i famigliari che mi accolgono in cucina.

Marcus: cos'è tutta questa felicità di prima mattina? L'appuntamento di ieri sera è andato bene?
Io: sì

Mia madre mi guarda di sottecchi, lei non era d'accordo con la storia di uscire con altre persone, è dell'idea che facendo così le cose si rovinino e basta, ma io non sono per niente d'accordo, per me le cose sono migliorate.

Marcus: e ora che intendi fare con Niky?
Io: stavo giusto per dirlo, ho intenzione di chiederle di essere la mia ragazza

Emma fa un verso che è un misto tra lo sputare e un colpo di tosse.

Mamma: Martinus... Pensavo avessi capito che a Niky non piace chi pensa di poter avere un piede in due scarpe
Io: ma cos'avete capito? L'appuntamento è andato bene perché ho capito che è Niky a piacermi e non mi interessa nessun'altra, è per questo che volevo chiederle di essere la mia ragazza

Ora i visi dei miei famigliari sembrano più rilassati.

Marcus: beh, buona fortuna, hai già in mente come fare?
Io: no, ci sto pensando, voglio sia qualcosa di memorabile, ma allo stesso tempo non voglio sia pacchiano

Finisco la mia brioche e metto il bicchiere in cui mi sono bevuto il succo nel lavandino e lo pulisco velocemente.

Io: ora vado, devo farlo prima di andare a casa di Silvia

Scendo le scale a due a due fino a che non vedo Nicole in cucina seduta a fare colazione coi suoi cugini, la fisso sorridendo, ma lei non ricambia, anzi, mi guarda inespressiva, probabilmente deve ancora bere il caffè...

Aspetto che finisca e la seguo in camera sua, mi chiudo la porta alle spalle.

Niky: puoi uscire? Mi dovrei cambiare
Io: prima ti voglio parlare di una cosa importante che ho capito ieri
Niky: senti Martinus, lo so già, congratulazioni e tutto, io non ho voglia di farmi il sangue amaro già di prima mattina
Io: non sto capendo
Niky: bene, sarò più chiara possibile, so che ti sei baciato con quella tipa quindi per me tutto ciò può fibnire qui, grazie, è stato divertente finchè è durato, ma non intendo farmi prendere per il culo ancora
Io: ah beh, perché tu magari con il tuo porta piatti ieri sera non hai fatto nulla?
Niky: no, se per questo non ci sono neanche uscita
Io: e io dovrei credere a una stronzata del genere
Niky: non intendo diffendermi da accuse che non stanno ne in cielo ne in terra, senti Martinus vattene, per favore.

Mi spinge fuori da camera sua e si chiude dentro

Io: pensi che una porta mi possa impedire di parlarti? Non è finita qui, devo ancora dire molte cose.
Niky: oh certo che no, ma questo sì

Accende la musica a un volume così alto che penso che pure i vicini che abitano verso la fine del paese possano sentirla

Me ne torno sù sconfitto, ma non intendo fermarmi per questo semplice ostacolo superabile, le parlerò dopo che sarò tornato dalla festa.

me l'avesse detto primaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora