105 CAPITOLO

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Tinus pov

Sono al mare da quasi venti minuti e già mi sono stufato, ho provato a chiamare Nicole al telefono ma squilla a vuoto.

Silvia: ciao!
Io: hei
Silvia: pronto per questa sera?
Io: sì, ho già fame
Silvia: anch'io, non vedo l'ora e per domani sei pronto?

Mi chiede sporgendosi mettendo più in mostra il seno e avvicinando la mano alla mia gamba per farmi dei ghirigori invisibili sulla pelle.

Io: domani?

Chiedo confuso, cosa devo fare domani?

Silvia: è il mio compleanno, sciocchino, ti sei dimenticato?

Sì, anzi, più che dimenticato, per fortuna le avevamo subito preso il regalo, altrimenti ora non saprei cosa fare.

Io: non ti preoccupare, è stato un lapsus passeggero
Silvia: menomale, ti voglio presentare ai miei cugini, sono stra simpatici e penso che gli piacerai
Io: speriamo

In realtà non mi interessa proprio niente di piacere ai suoi cugini, non mi interessa nemmeno di lei se dovessi dirla tutta, ora che ci penso, l'unica persona di cui mi interessa seriamente qualcosa è Nicole.

Fingo interesse per ciò che mi sta raccontando Silvia, ma non la sto ascoltando minimamente.

Silvia: ora è meglio che vada o per sta sera non sarò pronta

La saluto e guardo l'ora sull'orologio, sono quasi le tre del pomeriggio, possibile che le servino seriamente più di tre ore per prepararsi?

Continuo la mia giornata al mare fino alle cinque di pomeriggio, quando ritiriamo tutto e torniamo alla macchina.

Oggi ho l'occasione di lavarmi per primo, ma non è per niente bello, il caldo dell'acqua si mischia al caldo che già provavo prima e tutto ciò aumenta solo il mio soffrire, cerco di metterci il meno possibile per poi filare in camera mia a cambiarmi così da avere tutto il tempo per poter salutare Nicole prima di andare, busso alla porta di casa dei suoi nonni, ma non risponde nessuno, provo ad aprire ed è chiuso, provo bussando alla finestra di Nicole, ma non ottengo risposte.

Coscienza: possibile che sia già uscita?

Probabilissima, ma la vera domanda è, che fine hanno fatto i suoi nonni e i suoi cugini? Magari ne hanno approfittato per un uscita insieme, non lo so, vorrei scriverle per chiederle dove si trova, se è già con quel morto di figa del cameriere, ma mi trattengo, lei non si permetterebbe mai di rovinarmi la serata ed io non farò lo stesso con lei.

Salgo in macchina e guido verso la casa di Silvia che mi fa aspettare un quarto d'ora prima di uscire tutta truccata e vestita di tutto punto.

Metto il navigatore per arrivare al ristorante mentre Silvia mi continua a parlare di non so cosa, dato che non ascolto nemmeno una virgola di quello che dice.

Arriviamo al ristorante, prendiamo posto nel tavolo che ho prenotato e ordiniamo, mentre aspettiamo mi sfrozo di intavolare una conversazione che non annoi nessuno dei due, ma lei sposta prontamente l'argomento sul suo compleanno, se non avessi già comprato il regalo le darei buca inventandomi una stupida scusa solo per poter passare la giornata di domani con Niky.

Silvia: sono curiosa, mi avete davvero regalato le heets?
Io: non solo
Silvia: uhh, interessante, che altro mi avete regalato?
Io: è una sorpresa

Il cameriere arriva portandoci il primo e le bibite che abbiamo ordinato.

Silvia: posso essere vara di regali?

Mi chiede appena il cameriere si allontana, sento il suo piede che si alza lentamente verso la mia gamba.

Io: in che senso?

Chiedo cercando di mantenere la calma.

me l'avesse detto primaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora