30 CAPITOLO

38 1 0
                                    

Niky pov

É da quando siamo risaliti sulla macchina che continuo a pensare al bacio che c'è stato tra me e Martinus, vorrei ribaciarlo ogni volta che siamo nella stessa stanza, ma allo stesso tempo sono dell'idea che siamo stati troppo avventati e che dobbiamo ancora conoscerci molto, anche se in fondo quel bacio è stato bellissimo

Coscienza: sono qui per donarti un po' di ansia
Io: ansia per cosa?
Coscienza: il bacio, non é ovvio?
Io: aspetta, intendi dire che secondo te a lui non è piaciuto?
Coscienza: anche questo è probabile e in più cosa dirai alle tue amiche?
Io: amiche? Dovrei dirlo alle mie amiche? Non penso che se la prenderebbero se non glielo dicessi, anche perché non è una informazione di vitale importanza
Coscienza: tra amiche si parla di queste cose
Io: ah... E ma non so come dirglielo, cosa gli dico? Stavamo litigando e poi sbam, ci siamo baciati?
Coscienza: troverai un modo

Appena finisco di mangiare aiuto i nonni a sparecchiare, ma appena finiamo non so cosa fare, Anne, Kjell, Marcus, Emma, Martinus e i miei nonni sono fuori sulla veranda.

Io di solito quando siamo solo io e i miei nonni vado in camera mia per leggere o farmi comunque i fatti miei, ma adesso non sono sola, non so cosa fare, opto per un compromesso, entro in camera e prendo un libro che avevo iniziato a leggere l'anno scorso, ma che alla fine non ero riuscita a terminare, poi esco e mi risiedo al mio posto e inizio a leggere, mi sento osservata, ma non alzo lo sguardo dal libro, non vorrei incrociare lo sguardo di Martinus in questo momento

Anne: cosa leggi di bello?
Io: un libro che avevo iniziato l'anno scorso, ma che alla fine non ho finito, intendo finirlo quest'anno, insieme a un'altro che devo finire sempre dall'anno scorso
Anne: ma che brava la mia ragazza
Io: lo so, lo so

Ritorno con lo sguardo sul mio libro senza in pratica in realtà leggere, sono così distratta dai miei pensieri che rileggo continuamente la stessa riga, finché non mi stanco di non capire nulla di ciò che leggo, quindi chiudo il libro e indignata lo poggio in una sedia

Nonno: vuoi giocare a carte?
Io: si
Nonno: allora prendi le carte

Mi alzo prendo le carte e gliele passo

Io: segno io i punti.

Vado a prendere un foglietto e una penna

Io: qualcun'altro vuole giocare?
Marcus: a cosa si gioca?
Nonno: partiamo da scopa
Marcus: allora Martinus gioca di sicuro, dai, gioco anch'io
Io: va bene, facciamo a squadre?
Nonno: si, quindi io con...

Mio nonno fissa Martinus in cerca del suo nome nella sua memoria

Tinus: Martinus
Nonno: ecco, con Martinus e tu con...
Marcus: Marcus
Io: ok, prima di tutto, sapete giocare a scopa?
Marcus: si
Io: perfetto, allora iniziamo

Nonno inizia a mischiare le carte mentre io faccio la tabella dei punti, poi il nonno distribuisce le carte e iniziamo a giocare, Marcus e io stiamo andando più o meno bene, ma nonno e Martinus stanno avendo una sfortuna assurda, infatti siamo già a quattro scope di seguito

me l'avesse detto primaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora