103 CAPITOLO

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Tinus: sarebbe?
Io: tu mi hai detto che hai un nomigliolo per me che usi solo nei tuoi film mentali, dimmi un po'
Tinus: vuoi sapere il nomigliolo o i miei film mentali?
Io: tutti e due, l'attesa rende molto curiosi
Tinus: intendo dirtene solo uno
Io: va bene... Dimmi il nomignolo

Martinus si avvicina ancora di più al mio corpo, mi scosta i capelli dall'orecchio

Tinus: nei miei film mentali ti chiamo labbra d'oro, sai esiste riccioli d'oro e ora anche labbra d'oro
Io: suppongo non serva chiedere la motivazione...
Tinus: ti piace?
Io: di certo non manchi di creatività
Tinus: tu invece come mi chiami nei tuoi film mentali?
Io: non ti chiamo, mi faccio bastare la realtà
Tinus: sei seria? Non ti sei fatta nemmeno un cortometraggio mentale?
Io: sì ma niente di spinto

Dico mentendo spudoratamente, ma sono dell'idea che alcuni segreti debbano rimanere tali.

Tinus: bugiarda, il tuo sorrisetto dice il contrario
Io: ops...
Tinus: dai, come mi chiami?
Io: semplicemente Martinus, mi piace il tuo nome
Tinus: infatti mi nomini spesso nei miei film mentali

Gli tiro una sberla sul braccio.

Io: stupido!
Tinus: aspetta, tu mi devi ancora dei baci
Io: sei sicuro? Io mi sa che ho perso il conto...

In effetti non mi ricordo nemmeno più con cosa ho pranzato.

Tinus: peggio per te, significa che ricominciamo da zero
Io: ma se tu ti ricordi, non serve...

Rispondo imbarazzata anche se non mi farebbe per niente schifo avere altri cinque baci a disposizione oggi.

Tinus: oh no, momento di amnesia, ripartiamo da zero
Io: sei proprio uno stupido
Tinus: ma so che ti piace, quindi non mi preoccupo

Mi passa una mano tra i capelli che devono ancora asciugarsi completamente, io avvicino il mio viso al suo, ma invece che baciarlo gli lecco la punta del naso.

Tinus: quella lingua te la mangio, ti piace proprio leccarmi
Io: molto

Tinus sorride e io non riesco a fare a meno di baciarlo, il suo sorriso è qualcosa di troppo irresistibile, lui ricambia portandomi una mano tra i capelli e l'altra sulla chiappa per stritolarla.

Tinus: hai visto? A me non hai detto di no
Io: avevo la bocca impegnata, non potevo perdere tempo a parlare, ora torno giù prima che mio nonno chiami i carabinieri

Gli do un bacio sulla guancia e scendo in camera mia.

In realtà sono scesa perché i pensieri stavano iniziando a farmi dubitare di tutto, Tinus domani uscirà con la ragazza della spiaggia e chissà che farà... Avrà carta bianca con lei e io potrò anche piacergli ora, ma oltre alla simpatia io non posso contare su tante carte a mia disposizione.

Devo trovare un modo per non pensare a tutto ciò e forse un metodo ce l'ho, o almeno, ha sempre funzionato fin'ora.

Esco da camera mia in cerca di mio cugino e mio nonno e li trovo entrambi seduti al tavolo in veranda.

Io: giocate a carte con me?

Chiedo ottenendo un sì da entrambi, cosa che mi tira su il morale.

me l'avesse detto primaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora