Vorrei soltanto amarti - 3

Capitolo 14 (A)

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Niccolò Moriconi: Ciao Alice, sono circa tre giorni che provo a scriverti questo messaggio e puntualmente getto la spugna..spero che questa sia la volta buona. Sono da sempre un treno in corsa, lo ero a vent'anni e nonostante i tanti anni passati, lo sono ancora. Di errori ne ho fatti, molti, forse troppi. La notte , ancora adesso, oltre te, sogno la mia vita precedente. Secondo te è possibile cancellare ciò che si è stati prima ? Io lo vorrei tanto.
Ricordo il dolore negli occhi di mia madre come fosse ieri, ricordo le sue lacrime ma anche quel suo sorriso che ancora oggi mi accompagna.
Ricordo la forza dei miei fratelli che mi sono sempre stati vicino.
Ricordo Adriano e Gabriele, che puntualmente ogni giorno mi ringraziano per avergli concesso una nuova vita...che poi, pure loro lo sanno, l'unica persona che noi tre dovemo ringrazià sei tu.
Ricordo anche Tiziano , Valerio e Leo...sai Alì, con loro nu semo più quelli di una volta , i Miserbaili se so dimezzati, ma comunque il bene che ce lega rimarrà pe sempre...abbiamo vissuto troppe cose insieme per eliminare quel legame. Scrivo anche di loro, pure se nun sono Adriano e Gabriele. Molte volte gli ho chiesto de venì a lavorà con me , ma loro hanno sempre rifiutato. Tiziano se accontenta de lavorá nell'azienda del padre, anche se tu lo conosci ..lui nun è il tipo da scrivania, giacca e cravatta. Valerio sta provando ad aprirsi un bar tutto suo, sta trafila va avanti da un po'..gli ho anche chiesto se volesse n'aiuto economico ma lui niente , testardo come pochi. Leo invece fa il barista nel bar giù casa sua , sembra sereno e questo è l'importante.
Co Alessandro invece nessuno di noi ha più rapporti...ma lo sai Alì, nonostante tutto io scrivo pure di lui...penso stia ancora co Ettore. Spesso io provo a chiamarlo, a Nassi ovviamente non ad Ettore, ma nun me risponde mai.
E mo tu dirai, perché me stai a di tutte ste cose? Perché te volevo parlà de me , della mia vita , dei miei amici...
E poi te volevo ringrazià , perché quella promessa che facesti ad Adriano su quella panchina di merda a San Lorenzo sei riuscita a portarla a termine. Mi hai salvato pariolì. Io te devo la vita e tu manco lo sai.
Te vorrei strigne ogni giorno tra le braccia mie e finalmente farti sentire importante, perché ora Alice , io posso renderti felice.
E nun parlo così perché mo ho una stabilità economica, no... a me e a te dei sordi nun c'è n'è mai fregato un cazzo.
Parlo così perché ora so cosa voglio dalla vita , so quali sono le mie priorità , ho una stabilità mentale che me permetterebbe de renderti a donna più felice al mondo.
Ed è per questo Alice che io non rispetterò le tue parole, non ti lascerò andare, non permetterò che il nostro amore si congeli.
Te amo troppo Alì pe non lottà pe noi, perché stavolta pariolì noi ce la potemo fa.
Ho voglia di baciarti Alì, di farti tremare il corpo e l'anima , ho voglia di giocare con te nudi tra le lenzuola dopo aver fatto l'amore.
Ho voglia di viverti completamente.
Voglio amarti Alice, chiedo solo questo dalla vita.

Le lacrime iniziarono a scendere lungo tutto il mio viso.
Il fiato iniziò a mancarmi.
Mi gettai velocemente sul divano di casa , dato che le gambe non reggevano più il mio corpo.

Perché Niccolò?

"Ali , che succede?" chiese Carola vedendomi in quelle condizioni

Che succede Caro?
Succede che l'amore della mia vita, che volevo accantonare per sempre, ha deciso di combattere per me ..proprio ora.
Non poteva farlo prima Caro? Non poteva farlo anni fa?
Vuole farlo ora...ed io ho paura.
Ho paura perché ho sempre sognato in passato un Niccolò così..e vedere ciò che io prima desideravo , presente oggi che ho una nuova vita, mi spaventa...mi spaventa, perché prima o poi , già so, che mollerò la presa, per adagiarmi stanca tra le braccia sue.