Capitolo 17 (N)

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E come te lo spiego Alì, se non in una canzone, quanto te amo?
Mancano poche ore allo scoccare della mezzanotte , al tuo compleanno...e a mezzanotte in punto , il tuo telefono si illuminerà .
A mezzanotte in punto riceverai il mio regalo di compleanno, spero solo che lo apprezzerai.



"Sempre più moscio Nicco"   affermò mia madre mentre sparecchiava, felice che dopo tanto tempo io avessi accettato un suo invito a cena , ma allo stesso tempo curiosa di sapere come mai il mio umore fosse così cupo

"Tengo sonno má"

"E secondo te tua madre ci crede?"   disse lei sbadigliano, data la tarda ora, ma non demordendo




Tu , mà, con me non hai mai mollato.
Te ho portato solo guai nella vita, ma mi sei sempre stata accanto...propio come Alice.




"Chissà come sono riuscita a convincerti a venire a cena qui, non mi pensi più ormai"

"Ma che stai a dì mà...so solo impegnato"




So impegnato mà..ad incasinarmi la vita e a fare lo stesso con le persone che mi circondano .
Alice nun so se me vole, tu te senti trascurata ed Adriano a breve mi manderà a quel paese.




"Come va a lavoro?"  chiesi provando a focalizzare l'attenzione su di lei, che da un paio di mesi aveva iniziato a lavorare in una lavanderia a Roma centro

"Devo dire bene"

"Lo sai vé che potresti anche sta a casa a nun fa niente ?"

"Non sono mai stata una mantenuta Nicco, e mai lo sarò. Poi lo sai, a me lavorare piace"  disse sorridendomi e mostrandomi tutta la forza di volontà che aveva sempre avuto e che negli anni aumentava sempre più





Lo so mà, ma nun riesco a sdebitarmi co te.
Vorrei donarti il mondo per chiederte scusa.





"Ora mi dici cos'hai? Conosco mio figlio...problemi a lavoro?"

"No macché , il lavoro va na bomba. Nun vedo l'ora de iniziá er tour"

"E allora cosa tormenta mio figlio?"  domandò lei sorridendomi per trasmettermi serenità

"L'amore má"  dissi bisbigliando ma facendomi sentire lo stesso dalla donna che mi aveva dato la vita

Lo sguardo di mia madre in quel momento si illuminò di una luce nuova , diversa.
Cominciò a fissarmi con gli occhi lucidi, e soprattutto con la voglia di sapere qualche dettaglio in più .




Si mamma, anche l'uomo di latta ha un cuore.




"E chi è la fortunata ?"

"Addirittura fortunata mà? Ha passato un guaio, altro che fortuna"

"Non essere stupido Niccolò, sei un ragazzo d'oro. Tutti sbagliano, l'importante poi è redimersi..e tu lo hai fatto, nel migliore dei modi"

"E allora perché nonostante gli anni me sento sempre un peso addosso? Come se quella vita non mi avesse abbandonato"

"Perché non ti abbandonerà mai amore..tu puoi solo combattere giorno dopo giorno per diventare la parte migliore di te, e magari con l'aiuto di una ragazza tutto questo sarà più semplice"





Che core grande che tieni mà.
Come fai ad avè tutta sta forza?





"Quindi sta ragazza?"  continuò lei con gli occhi speranzosi facendomi sorridere per le sue strane espressioni facciali

"È bella come er sole, luminosa come un diamante...ed è troppo pe n'omo come me"

"Lascia decidere lei Nicco"

"È proprio questo er problema má. Ho sempre deciso io , ma me sa che stavolta che la decisione spetta a lei, sta cosa nun andrà a buon fine"  affermai io recuperando il mio chiodo di pelle e le chiavi della mia macchina

"Stavolta?"  domandò incerta mia madre seguendo ogni mio movimento

"Si, stavolta mà. Er diamnete mio è sempre lo stesso"





Vorrei avè una di quelle sfere magiche Alì, quelle che te mostrano il futuro.
Vorrei sapè se nel mio futuro tu ce sarai...Io lo spero pariolì, con tutto il cuore.

Vorrei soltanto amarti - 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora