Capitolo 22 (A)

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Continuai ad ammirare ogni dettaglio, ogni particolare , di quella casa..
Quella casa che prima era solo nelle mie parole, nei miei pensieri...ora invece quei sogni fatti a diciassette anni , non so come, si erano concretizzati davanti a me .

Lo sguardo di Niccolò continuava ad essere incuriosito sulla mia figura che accarezzava ogni pilastro di quella casa.

"Vuoi entrare ?"  mi chiese lui come se fosse la cosa più normale al mondo

"Perché ?"   riuscii solo a dire io, ancora troppo sconvolta ed incredula

"Ancora con sti perché Alì? Vivi ogni tanto invece de cercà sempre un senso ad ogni cosa"




Come fai Moriconi?
Come fai a stravolgere ogni mio pensiero, ogni mio gesto...




"Se tu lo vuoi Alice, questa potrebbe esse finalmente casa nostra"   disse lui avvicinandosi a me

"Se tu vuoi, potremmo finalmente essere felici. Solo io e te nella nostra casa dei sogni"




Quanto lo vorrei Niccolò.
Quanto vorrei dirti di sì ad ogni singola e tua folle proposta.
Quanto vorrei vivere con te in questa casa.




"La mia vita è a Milano ormai Niccolò, è quella la mia realtà adesso"   affermai io prendendo le distanze dal suo corpo, troppo vicino al mio

"La tua realtà può esse dove vuoi tu, ma lo sai meglio di me che la tua casa, la tua favola preferita, è a Roma"

"Le favole non esistono Ní"  

"E qui che te sbagli Alí...la vita nostra è tutta na favola se noi lo vogliamo. Il nostro amore è na cazzo di favola che merita de avè il suo lieto fine."




Perché adesso Niccolò?
Perché ?
Lo so, non vuoi sentirmi dire la parola 'perché'...ma è davvero più forte di me, io non posso.



"Non posso Nì"

"Non puoi o non vuoi?"   mi domandò lui avvicinandosi di nuovo a me e poggiando le sue grandi mani tatuate sul mio viso

"Te lo leggo negli occhi Alì che vorresti entrà dentro sta casa pe rimanerce pe sempre"

"Tu non sai cosa voglio Niccolò, non lo sai"  dissi agitandomi ed allontanandomi per la seconda volta da lui

"Possiamo almeno entrare dentro? Siamo qui, che dovemo fa? Rimanere su sto portico che me fa schifo, ma che ho fatto solo perché piace a te?"

"Nessuno ti ha chiesto nulla Niccolò, nessuno"   sputai acida verso di lui

"Nessuno ti ha chiesto di costruire una casa per me , nessuno ti ha chiesto di rincorrermi e di riprovarci. Io sono andata avanti, lo vuoi capire?"

"E allora perché cazzo stai qua se sei andata avanti?"   chiese lui urlando

"Perché sei venuta qui se non mi rivuoi nella tua vita Alì?"




Perché mi mancavi Niccolò.
Perché avevo bisogno di te, almeno oggi.
Perché volevo essere felice.
Perché mi mancava la nostra Roma.
E perché il mio cuore batterà per sempre per te.





"Avevi detto niente perché Niccolò"

"Non giocá con me a sto giochetto Alì"  disse lui riavvicinandosi ancora a me

"Dimme che non mi ami Alì, dimme che sta casa nun te fa effetto, dimme che a Milano hai tutto ciò che vuoi dalla vita e che sei felice...dimmelo"


E fu in quel preciso momento che le mie lacrime iniziarono a non avere più un contegno.
Il mio viso cominciò a bagnarsi e le mie gambe a cedere.
Il mio scudo pian piano si stava rompendo a causa degli occhi di Niccolò che come sempre mi perforavano l'anima.




"Me hai dato sta giornata pariolì, e già stemo a litigà. Possiamo viverci ste ore che ce restano?"   chiese lui calmandosi  e respirando profondamente

"Te chiedo solo qualche ora Alì . Qualche ora nella vita che potresti avere, la scelta è tua...solo tua. Ma sappi che qualsiasi sarà la decisione che prenderai, questa, sarà sempre casa tua"

Vorrei soltanto amarti - 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora