<<Hai capito quello che ti ha detto?>>, chiese Michelle accanto a me.
Non so quanto tempo era passato dopo che la madre di Dean era sparita dietro le porte che conducevano alle stanze dei pazienti.
Mi riscossi. <<Cosa?>>
<<Destiny, sei sotto shock. Non respiravi da qualche secondo>>.
Mi guardai attorno e mi resi conto che ero distesa su un lettino e che avevo al braccio lo strumento per misurare la pressione. Come ci ero arrivata lì?
<<Sei svenuta e il dottore ti ha appena chiesto come ti senti>>, spiegò Michelle venendo in mio soccorso.
Ero particolarmente confusa. <<Cosa è successo?>>, sembrava che sapessi pronunciare solo quelle parole di recente.
Michelle mi prese la mano e la strinse dolcemente. <<La mamma di Dean è venuta da te per dirti che l'avevano appena portato nella stanza e che le sue condizioni erano stabili. Ha detto che le dispiaceva ma facevano entrare solo la famiglia. Dopo di che sei svenuta davanti ai nostri occhi>>.
Ora capivo perché non mi ricordassi niente. C'era una sorta di nebbiolina nel mio cervello.
<<Come si sente?>>, chiese paziente il medico.
<<Bene credo. Sono confusa non ricordo niente degli ultimi venti minuti>>.
Sorrise. <<Dopo quello che le è capitato è normale. Senta, avrei bisogno di parlarle dei suoi esami del sangue>>.
Esami del sangue? Cosa cavolo stava succedendo? Stavo male? Avevo qualcosa che non andava? E soprattutto, quando li avevo fatti gli esami?
Il dottore notò il mio sguardo confuso. <<Dopo che è svenuta nella sala d'attesa, le abbiamo fato dei rapidi esami per escludere qualche malattia o virus. È la prassi>>.
<<Oh, ok>>.
Si rivolse a Michelle. <<Potrebbe uscire un attimo? Ho bisogno di scambiare due parole con la sua amica>>.
Michelle fece come le era stato chiesto e rimasi da sola con il dottore. <<Cosa c'è che non va con i miei esami?>>
Si sedette nella sedia accanto al letto. <<È incinta, signorina>>.
Sentii gli occhi uscirmi dalle orbite. <<Cosa?>> Cosa?
Ignorando il mio imminente attacco di panico, continuò. <<È di sei settimane e dovremmo farle una ecografia a breve. Stia tranquilla, non c'è niente di preoccupante. Solo un controllo di routine>>.
Scossi la testa. Non potevo pensarci in quel momento. <<Senta, hanno appena sparato al mio ragazzo. Ho proprio bisogno di vederlo e sapere come sta. L'ultimo dei miei problemi è fare una ecografia>>, risposi senza fiato.
Annuì. <<D'accordo. Le permetterò di vedere il suo ragazzo, ma poi venga a cercarmi. È importante che si lasci controllare>>.
<<Va bene>>, acconsentii.
Una infermiera mi accompagnò nella stanza di Dean. Questa volta ci arrivai sulle mie gambe. Quando entrai, un'altra infermiera stava controllando qualcosa sul monitor collegato a dei fili sul petto di Dean. Rideva.
Mi notò e si voltò. <<Oh, immaginavo sarebbe comparsa. Visto? Mi devi dieci dollari>>, disse l'infermiera facendo un sorrisetto a Dean. Era la stessa infermiera dell'altra volta.
Mi passò accanto e mi fece l'occhiolino.
Avanzai di qualche passo e mi sentii tremare sotto lo sguardo intenso di Dean. Era sveglio e intimidito. Era sempre bellissimo ma aveva un'aspetto terribile.
<<Hai scommesso che non sarei venuta?>>, chiesi.
Annuì. <<Quanto sei incazzata?>>
Mi asciugai una lacrima. <<Da uno a incazzatissima dici?>>
Sorrise. Sapeva che stavo scherzando. <<Sì>>.
Mi sedetti sul letto accanto a lui che mi aveva fatto posto e lo abbracciai. Aveva una fasciatura al fianco destro e stetti attenta a non toccarlo lì. <<Mi hai spaventata a morte>>, dissi appoggiando la fronte contro la sua.
<<Mi dispiace>>, sussurrò. Aveva la voce spezzata. <<Dovevo fare qualcosa>>.
<<Farsi sparare non ha risolto i nostri problemi>>, borbottai.
Scosse la testa con una smorfia. <<Hai ragione, ma almeno adesso è dietro alle sbarre quel coglione>>.
Non conoscevo ancora tutti i dettagli, ma Logan mi aveva accennato che avevano arrestato Kevin dopo aver sparato a Dean, mentre cercava di scappare.
Mi rilassai forse per la prima volta da settimane. <<Sono felice. Ha quello che si merita>>.
Annuì. <<Come stai?>>, chiese accarezzandomi i capelli. Ero semidistesa sopra di lui e sentivo il suo battito sotto di me. Non mi sarei mai stancata di sentire quel suono. Significava che era vivo.
<<Adesso bene e tu?>> Ah, e sono incinta!
<<Come ad uno che hanno appena sparato>>, scherzò. Gli rivolsi un'occhiataccia e sorrise. <<Troppo presto?>>
Lo strinsi più forte. <<Troppo presto>>, confermai.
Il dottore che mi aveva visitata entrò nella stanza fischiettando. Sembrava fastidiosamente allegro. <<Allora, è pronta?>>, mi chiese appoggiandosi una cartellina al fianco.
<<Pronta per cosa?>>, chiese Dean sotto di me.
Chiusi gli occhi. Merda. Dovevo dirglielo. <<Arrivo fra cinque minuti>>, dissi incontro al dottore che uscì di nuovo dalla stanza.
<<Dove devi andare?>>, chiese Dean preoccupato.
Mi sollevai un po' per guardarlo negli occhi. Sembrava stanco e distrutto. Decisamente non era il momento migliore per sconvolgergli la vita.
<<Devo dirti una cosa>>, sussurrai.
Il suo braccio mi circondò la vita. <<Cosa succede? Stai male?>>
Non avevo ancora fatto i conti con quello che stava succedendo. Ero felice? Non lo sapevo. Volevo dei figli? Sì, fra cinque o sei anni. Ero pronta? Neanche lontanamente.
Io e Dean non avevamo mai parlato del futuro. Stavamo assieme da qualche mese e non facevamo altro che discutere. E fare pace. Dell'ottima pace. Ma questo? Andava oltre i nostri progetti.
Il nostro futuro era ancora troppo incerto.
<<Destiny, mi stai spaventando. Hai gli occhi sbarrati>>.
<<Scusa>>. Mi raddrizzai e gli afferrai la mano, accompagnandola sulla mia pancia piatta. <<Sono incinta>>, sussurrai così piano che avevo paura che lui non mi avesse sentito.
Dirlo ad alta voce mi mise una paura del diavolo. Rendeva tutto vero.
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A BAD BOY LIKE YOU
RomanceDestiny e le sue tre amiche fidate, compagne dell'ultimo anno di college alla UCLA, decidono di partire per Aspen dove trascorreranno le vacanze del Ringraziamento immerse nella neve, lontano dalle loro famiglie e dai loro problemi. È durante una d...