Sono incinta.
Quelle parole rimbombarono nella mia stanza di ospedale e il monitor a cui ero collegato si mise a suonare impazzito. Feci un respiro profondo per cercare di calmarmi.
Cazzo. Cazzo. Cazzo.
Destiny era terrorizzata e glielo leggevo nel suo sguardo. Solo che non capivo se avesse paura della mia reazione o che dentro di lei c'era un bambino che stava crescendo.
Il nostro bambino.
Mi resi conto che ero rimasto in silenzio troppo a lungo e che la mia mano era ancora appoggiata sulla pancia piatta di Destiny. Deglutii. <<Non me lo aspettavo>>, dissi sinceramente.
<<Nemmeno io. Decisamente no>>.
Sorrisi. L'idea di una mini Destiny mi spaventava a morte ma se sarebbe stata bella la metà della madre, l'avrei amata con tutto me stesso. E se fosse stato un bel piccolo Dean gli avrei sicuramente insegnato a giocare a football...
<<Dean?>>, la voce di Destiny interruppe i miei pensieri.
La attirai a me per un bacio. Stavo male da far schifo: il fianco mi bruciava e gli antidolorifici mi stavano per stecchire, ma non mi importava. Avevo bisogno di lei e di farle capire che l'amavo. Che amavo entrambi.
<<Ti amo e sapevo che un giorno ci saremmo trovati a questo punto. Forse è successo troppo presto, ma non mi importa. È del nostro bambino che stiamo parlando. Ho abbastanza amore da dare entrambi. È totalmente inaspettato, ma cazzo sono felice lo stesso>>, dissi. Una lacrima mi era scesa lungo la guancia.
Ero emozionato e terrorizzato, ma avevo la donna che amavo fra le braccia e questo mi bastava per sapere che sarebbe andato tutto bene.
Mi gettò le braccia al collo e singhiozzò contro il mio collo. <<Ti amo tanto>>.
Il dottore si schiarì la voce. <<È pronta ora?>>, chiese impaziente.
<<È possibile assistere all'ecografia?>>, chiesi. Non volevo perdermi quella cosa solo perché mi avevano sparato. Stavamo per vedere il nostro bambino per la prima volta.
Il dottore sghignazzò. <<La mia collega mi aveva avvertito su voi due>>, disse alzando gli occhi al cielo. <<Vedrò cosa posso fare. Aspettatemi qui>>.
Dieci minuti dopo tornò con un apparecchio per fare l'ecografia e si fermò accanto al letto. Chiese ad una delle infermiere di passaggio di chiudere la porta. <<Se mi vedessero in questo momento, perderei il posto di lavoro>>, borbottò sistemando il macchinario.
Io e Destiny ridacchiammo.
<<Signorina si distenda accanto al suo ragazzo e scopra la pancia prima che me ne penta>>.
Dean si fece da parte con una smorfia e mi distesi accanto a lui. Il dottore le riempì la pancia di gel e cominciò a passarci sopra con lo strumento. Si fermò su una immagine e la mostrò sullo schermo. <<Vi presento il vostro bambino. Volete sentire il battito? È di sei settimane ed è già possibile>>.
Annuimmo. Nessuno dei due riusciva a parlare. Il battito del cuore di quella bella nocciolina riempì la stanza forte e chiara. Era veloce e ritmico. La miglior canzone che avessi mai ascoltato, cazzo.
Strinsi Destiny fra le mie braccia. Stavamo entrambi piangendo e ridendo allo stesso tempo. Sembravamo probabilmente due pazzi agli occhi del dottore.
Stampò un foglio e me lo mise in mano. <<Per lei papà>>, disse. Tenevo in mano la foto del piccolo fagiolino e il ritmo del suo battito cardiaco.
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A BAD BOY LIKE YOU
RomanceDestiny e le sue tre amiche fidate, compagne dell'ultimo anno di college alla UCLA, decidono di partire per Aspen dove trascorreranno le vacanze del Ringraziamento immerse nella neve, lontano dalle loro famiglie e dai loro problemi. È durante una d...