49. Dean

13.7K 365 16
                                    

Sono incinta.

Quelle parole rimbombarono nella mia stanza di ospedale e il monitor a cui ero collegato si mise a suonare impazzito. Feci un respiro profondo per cercare di calmarmi.

Cazzo. Cazzo. Cazzo.

Destiny era terrorizzata e glielo leggevo nel suo sguardo. Solo che non capivo se avesse paura della mia reazione o che dentro di lei c'era un bambino che stava crescendo.

Il nostro bambino.

Mi resi conto che ero rimasto in silenzio troppo a lungo e che la mia mano era ancora appoggiata sulla pancia piatta di Destiny. Deglutii. <<Non me lo aspettavo>>, dissi sinceramente.

<<Nemmeno io. Decisamente no>>.

Sorrisi. L'idea di una mini Destiny mi spaventava a morte ma se sarebbe stata bella la metà della madre, l'avrei amata con tutto me stesso. E se fosse stato un bel piccolo Dean gli avrei sicuramente insegnato a giocare a football...

<<Dean?>>, la voce di Destiny interruppe i miei pensieri.

La attirai a me per un bacio. Stavo male da far schifo: il fianco mi bruciava e gli antidolorifici mi stavano per stecchire, ma non mi importava. Avevo bisogno di lei e di farle capire che l'amavo. Che amavo entrambi.

<<Ti amo e sapevo che un giorno ci saremmo trovati a questo punto. Forse è successo troppo presto, ma non mi importa. È del nostro bambino che stiamo parlando. Ho abbastanza amore da dare entrambi. È totalmente inaspettato, ma cazzo sono felice lo stesso>>, dissi. Una lacrima mi era scesa lungo la guancia.

Ero emozionato e terrorizzato, ma avevo la donna che amavo fra le braccia e questo mi bastava per sapere che sarebbe andato tutto bene.

Mi gettò le braccia al collo e singhiozzò contro il mio collo. <<Ti amo tanto>>.

Il dottore si schiarì la voce. <<È pronta ora?>>, chiese impaziente.

<<È possibile assistere all'ecografia?>>, chiesi. Non volevo perdermi quella cosa solo perché mi avevano sparato. Stavamo per vedere il nostro bambino per la prima volta.

Il dottore sghignazzò. <<La mia collega mi aveva avvertito su voi due>>, disse alzando gli occhi al cielo. <<Vedrò cosa posso fare. Aspettatemi qui>>.

Dieci minuti dopo tornò con un apparecchio per fare l'ecografia e si fermò accanto al letto. Chiese ad una delle infermiere di passaggio di chiudere la porta. <<Se mi vedessero in questo momento, perderei il posto di lavoro>>, borbottò sistemando il macchinario.

Io e Destiny ridacchiammo.

<<Signorina si distenda accanto al suo ragazzo e scopra la pancia prima che me ne penta>>.

Dean si fece da parte con una smorfia e mi distesi accanto a lui. Il dottore le riempì la pancia di gel e cominciò a passarci sopra con lo strumento. Si fermò su una immagine e la mostrò sullo schermo. <<Vi presento il vostro bambino. Volete sentire il battito? È di sei settimane ed è già possibile>>.

Annuimmo. Nessuno dei due riusciva a parlare. Il battito del cuore di quella bella nocciolina riempì la stanza forte e chiara. Era veloce e ritmico. La miglior canzone che avessi mai ascoltato, cazzo.

Strinsi Destiny fra le mie braccia. Stavamo entrambi piangendo e ridendo allo stesso tempo. Sembravamo probabilmente due pazzi agli occhi del dottore.

Stampò un foglio e me lo mise in mano. <<Per lei papà>>, disse. Tenevo in mano la foto del piccolo fagiolino e il ritmo del suo battito cardiaco.

A BAD BOY LIKE YOUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora