Sì, la situazione poteva decisamente peggiorare. Era un cavolo di incubo quella vacanza!
Il mattino seguente, ancora in dormiveglia, sentii un caldo atroce. Tastai la coperta sopra di me, sopra la mia schiena, ma non trovai niente di morbido e soffice, anzi. Era particolarmente dura e calda.
Realizzai che si trattava della pelle di qualcuno e spalancai gli occhi, completamente sveglia.
Merda.
Perché stavo tastando una persona?
Una massa di muscoli era distesa sopra la mia schiena e mi stava schiacciando contro il materasso. Non respiravo neanche. Stavo proprio soffocando! Cercai di normalizzare il battito e il respiro rilassandomi un pochino.
Ok. Calmiamoci. Dovevo solo ripercorrere i fatti della sera prima.
Ero stata all'ospedale per la mia caviglia.
Poi a cena con Dean.
Siamo tornata allo chalet che era molto tardi.
Le mie amiche mi avevano lasciato dormire nel divano-letto per non farmi fare le scale con le stampelle.
Dean era sceso quasi nudo e mi aveva lasciato la bava ai lati della bocca.
E poi... merda. Dean che si infila nel letto. Nel mio fottuto letto!
Mi tirai una pacca alla fronte con l'unica mano che avevo libera e non sotto il petto di Dean che nel sonno stava cercando di uccidermi. Senza dubbio. Non c'erano altre soluzioni. Voleva definitivamente sbarazzarsi di me.
Eravamo accoccolati, ma come cavolo era successo? E soprattutto chi era stato il primo a cercare l'altro nel sonno? Io? Forse Kevin mi mancava più di quanto pensassi e stavo uscendo fuori di testa. Non c'era altra spiegazione.
Mossi la mano che era proprio schiacciata dai pettorali scolpiti di Dean e provai a tirarla fuori. Fu una missione persa in partenza. Non riuscii a spostarla neanche di un centimetro.
Dean si mosse nel sonno e spostò il braccio sinistro che mi circondò la vita. Mi tirò ancora di più contro di sé e fui attraversata da un brivido. Quel uomo mi faceva un effetto che non avevo mai provato prima, nemmeno per Kevin. Era vera attrazione fisica.
Soffocai un urlo di frustrazione e mi arresi al fatto che ero intrappolata. E che sarei morta di caldo. Ma era umano? La sua pelle quasi scottava!
Chiusi gli occhi e non so come fu possibile mi riaddormentai, sentendomi perfino protetta. Cosa diceva questo di me?
Non so quanto tempo passò, ma quelle che mi parvero tre ore dopo, sentii un'imprecazione vicina al mio orecchio che mi fece spalancare gli occhi di colpo. Mi ritrovai a due centimetri dal viso sconvolto di Dean che sembrava avesse appena visto un fantasma. Aveva gli occhi spalancati e la bocca socchiusa. Appena sveglio era ancora più bello, con quell'aria trasandata e lo sguardo ancora assonnato. Era sexy da morire.
La cosa strafa fu che eravamo ancora accoccolati, solo che ora ero io ad essere spalmata quasi completamente sopra il suo petto e lui mi circondava la vita con un braccio. Era una cosa tenera. Se fossimo stati assieme. Se lui non mi stesse guardando come se volesse strozzarmi.
<<Non guardarmi così!>>, lo rimproverai.
Si imbronciò ancora di più. Sembrava incazzato. <<Così come?>>, scattò.
<<Come se fossi io la responsabile di questo>>, dissi indicandoci.
Sbuffò. <<Sei tu che sei spalmata sopra di me!>> Gli tirai un pugno allo stomaco e mi allontanai il più velocemente possibile. Imprecò ma poi scoppiò a ridere, divertito dalla mia reazione.
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A BAD BOY LIKE YOU
RomanceDestiny e le sue tre amiche fidate, compagne dell'ultimo anno di college alla UCLA, decidono di partire per Aspen dove trascorreranno le vacanze del Ringraziamento immerse nella neve, lontano dalle loro famiglie e dai loro problemi. È durante una d...