Ero impaziente. Non riuscivo a rallentare da quanto la desideravo. Era stata una giornata orrenda per me visto che non mi avevano lasciato finire la partita, ma era decisamente migliorata quando Destiny mi aveva morso il labbro, accendendoci come un fiammifero.
Ci stavamo girando attorno da ormai una settimana, se non un mese, e adesso l'avevo solo per me, qui dove nessuno, sperai, sarebbe venuto a cercarci.
<<Dio, sei così bella>>, dissi succhiandole il collo e lasciandoci probabilmente il segno.
Marchiarla mi rese così possessivo e la rendeva solo mia.
In risposta gemette e mi tirò i capelli. I versi che faceva affluivano giù, verso il basso. Non vedevo l'ora di averla sotto di me, tutta gemiti e pronta.
Le sfilai la maglia dalla testa e la lancia da qualche parte alle mie spalle. Mi ritrovai di fronte il suo seno perfetto e non esitai un attimo, la liberai del reggiseno e le coprii la pelle setosa con la mia bocca calda. Sbattè la testa contro la porta alle sue spalle e ansimò, continuando a dire il mio nome in una supplica. Voleva di più, lo sapevo, ma dovevamo andarci piano, altrimenti rischiavamo di finire ancora prima di cominciare.
<<Letto>>, mormorai sulla sua pelle.
La rimisi con i piedi per terra e le presi la mano. Salimmo al piano di sopra velocemente e ci ritrovammo nella stanza dove avevamo dormito l'ultima volta. Le tolsi i jeans e poi la feci distendere al centro del materasso. La ammirai e deglutii. Non sapevo neanche da che parte volevo cominciare tante erano le cose che volevo farle.
<<Dean>>, mi chiamò mettendosi in ginocchio.
<<Sì?>>
<<Mi stavo assicurando respirassi ancora>>, scherzò.
Ridacchiai. <<Non ho intenzione di svenire proprio adesso>>.
Infilò le mani sotto la mia maglia e me la sfilò con agilità da sopra la testa. Si avvicinò a me e appoggiò la sua bocca sopra i miei addominali e tracciò ogni solco con le sue labbra malandrine. Dio, questa ragazza mi avrebbe ucciso.
<<E' dalla prima volta che mi hai sbattuto in faccia questi addominali che volevo farlo>>, confessò senza nascondersi.
Respirai profondamente, cercando di mantenere il controllo. <<Ah, allora stavi sbavando sui miei addominali!>>
Annuì. <<Ma certo>>.
La fermai e portai la sua bocca sulla mia, divorandola con i denti e con la lingua. Non perse un colpo e rispose con altrettanta foga. La spinsi all'indietro e mi infilai in mezzo alle sue gambe.
<<So che dovremmo andare con calma, ma non ce la faccio più...>>, mormorai.
Mi slacciò la cintura e aprì la cerniera dei jeans. <<Non mi interessa andare con calma>>.
Ero sicuramente finito in paradiso.
Mi levai i pantaloni e i boxer e la liberai dalle mutandine. Mi infilai il preservativo e tornai a sovrastarla con il mio corpo. Sembrava minuscola stesa sotto di me in trepidante attesa.
Afferrai la sua coscia e me la portai contro il fianco. Stavo tremando per l'attesa e mi sembrava di essere alla mia prima volta con una donna. Prima di allora non mi ero mai sentito così. Sentivo tutte le emozioni troppo intensamente e a giudicare dall'espressione di Destiny, lei provava le stesse cose.
Entrai piano dentro di lei e subito mi bloccai. Era così bello e così intenso. La sentivo dappertutto attorno a me e non volevo perdermi neanche un istante di quel momento perfetto. L'avevo sognato così tanto da non sembrare neanche reale.
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A BAD BOY LIKE YOU
RomanceDestiny e le sue tre amiche fidate, compagne dell'ultimo anno di college alla UCLA, decidono di partire per Aspen dove trascorreranno le vacanze del Ringraziamento immerse nella neve, lontano dalle loro famiglie e dai loro problemi. È durante una d...