Uscii dall'ospedale con delle fantastiche e scintillanti stampelle rosso fuoco e una fasciatura alla caviglia che non mi permetteva di muoverla affatto.
Dean accanto a me non smetteva di ridere mentre mi guardava compiere i miei primi passi sulle stampelle. Se non mi fossero servite per tenermi in equilibrio, gliene avrei lanciata una addosso con sommo piacere.
<<La pianti?>>, lo rimproverai una volta arrivati alla macchina.
Scosse la testa ridendo a crepapelle. <<E' la cosa più esilarante che abbia mai visto!>>, disse tenendosi la pancia.
Mi bloccai e sollevai la stampella dalla parte della gamba sana e gliela puntai contro. <<Se te la do in testa, poi il tuo coach riuscirà a trovare il tuo rimpiazzo?>>, gli chiesi piena di rabbia.
Smise subito e si fece serio, anche se non ci riuscì poi bene. <<Non scherzare, Destiny! Sai quanto valgo?>>, ammiccò.
<<No?>>
Ghignò. <<Meglio se non te lo dico altrimenti poi cercheresti di vendermi>>, scherzò.
Alzai gli occhi al cielo. <<Ti venderei volentieri se questo mi impedisse di condividere con te una casa>>.
<<Non sai quante ragazze vorrebbero essere al tuo posto. Ti pagherebbero fiumi di soldi se solo lo sapessero>>.
Ma quanto pieno di sé era? Sbuffai. <<Che venissero pure, cederei volentieri il mio posto>>.
<<Non essere melodrammatica! Ti divertirai un sacco con me, vedrai>>, disse facendomi l'occhiolino.
<<Sì, mi divertirò un mondo a dormire con un occhio aperto per paura che tu non mi soffochi nel sonno!>>
Ridacchiò. <<Mi hai scoperto>>.
Mi morsi il labbro inferiore per nascondere un sorriso. Il suo sguardo scese sulla mia bocca e mi sentii fremere. Perché mi faceva quell'effetto?
Si riscosse velocemente e mi aprii lo sportello della macchina e aspettò che entrassi. Fece il giro del cofano e si mise dietro il volante. Guidò fino al centro che distava appena qualche metro e scegliemmo un ristorantino dall'aria carina e tranquillo. Quando entrammo ci accolse una cameriera che ci sorrise gentilmente. <<Buona sera. Siete in due?>>, domandò.
<<Sì>>, rispose Dean per entrambi.
<<Da questa parte>>, disse aspettando che la seguissimo. Ci portò in una saletta dall'aria calda e accogliente affollata. Ci fece accomodare ad un tavolo nell'angolo un po' appartato e ci lasciò sistemare dopo averci consegnato il menù. Poco dopo ritornò e prese le nostre ordinazioni. Non lasciai sfuggire però l'occhiata che lanciò al mio accompagnatore. Occhi scuri faceva strage di cuori ovunque andasse.
<<Che c'è?>>, mi chiese Dean appena la cameriera se ne andò.
<<Avevi ragione prima quando hai detto che ovunque vai, almeno una donna ti sbava dietro>>.
Scoppiò a ridere, ma di una risata imbarazzata. <<Sì e qui è stato molto tranquillo. Aspetta di vedere a Berkeley. Mi seguono perfino in giro>>.
<<Ti è mai successo di conoscerne qualcuna fuori di testa?>>
Annuì. <<Sì, una stalker c'è stata. Mi mandava messaggi ripetutamente, email, si faceva trovare sotto casa mia ed era presente ad ogni allenamento. Era diventata talmente pressante che il coach è voluto intervenire. Io non volevo denunciarla, mi dispiaceva per lei, però il coach non era d'accordo. L'ha fatta espellere>>.
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A BAD BOY LIKE YOU
RomanceDestiny e le sue tre amiche fidate, compagne dell'ultimo anno di college alla UCLA, decidono di partire per Aspen dove trascorreranno le vacanze del Ringraziamento immerse nella neve, lontano dalle loro famiglie e dai loro problemi. È durante una d...