Tornare al college fu brutto. Quella mattina appena mi ero svegliato e avevo visto la mia stanza, senza la testa di Destiny accanto la mia, mi ero sentito soffocare e le sue ultime parole avevano iniziato a ripetersi nella mia testa e mi ferirono come quando lei le aveva pronunciate.
Abbiamo vissuto questa esperienza insolita e dovremmo lasciare quello che è successo qui, sepolto sotto la neve, aveva detto. Non le avevo creduto ma allo stesso tempo sentivo che lei non era pronta nonostante avesse risposto al bacio con tutta sé stessa.
Era troppo e troppo presto.
Tutti i miei compagni di squadra erano tornati dalle loro vacanze con le rispettive famiglie solo per sostenere me, Logan e Cole, che avremmo ritirato il premio proprio quella sera, tra nemmeno un'ora. Ero emozionatissimo. Voleva dire tutto per me perché al contrario di altri grandi giocatori professionisti, la mia carriera non era iniziata bene visto che i ragazzi più grandi mi avevano tagliato fuori dalla squadra e rimanevo in panchina tutte le settimane.
Avevo avuto la mia occasione di far vedere ciò di cui ero capace il giorno in cui Martines, il quarterback titolare, si fece male a dieci minuti dalla fine. La nostra squadra era sotto di due touchdown e il coach mi fece entrare. Ribaltai la partita mettendo la palla perfettamente nelle mani di Logan. Avevamo sempre avuto un ottimo felling e in quella partita in particolare ci tornò utile.
Da quel giorno ricevetti il rispetto che sapevo meritare e il posto da titolare. Me lo tenni stretto con le unghie e con i denti.
Perciò quel premio era così importante per me. Voleva dire che ce l'avevo fatta e che ero diventato il migliore.
Mi chiusi la giacca del completo blu scuro prima di uscire dalla macchina e affrontare i giornalisti venuti per l'evento. Per la prima volta avevo scelto di non presentarmi con una donna al mio fianco perché l'unica che volevo era a chilometri di distanza e aveva detto chiaramente di no.
Appena venne aperto lo sportello della macchina dal mio lato da un dipendente dell'albergo dove si teneva la serata, venni accecato dai flash dei fotografi. Tirai fuori il mio lato presuntuoso e sorrisi agli obbiettivi come una vera star. Mi divertii forse per la prima volta in vita mia perché sapevo che per una volta sarei stato nelle copertine delle riviste per il mio merito e non per gossip.
Ci impiegai dieci minuti per posare per tutti e fui trascinato nella sala dell'albergo da due guardie del corpo. Appena entrai nella quiete della sala tirai un sospiro di sollievo. Il peggio era passato.
Cercai i miei compagni e li raggiunsi. Presi al volo un calice di champagne e mi unii alla conversazione di Logan. Stava raccontando della nostra vacanza.
<<Oh, eccolo!>>, disse nella mi direzione, <<L'uomo che ha perso la testa per una delle nostre coinquiline!>>
Sbuffai. <<Non ho perso la testa per nessuno>>.
Logan ghignò. Estrasse il telefono dalla tasca del completo e mostrò a tutti la foto che aveva scattato. Non feci niente per fermarlo perché Hunter, uno dei difensori, era pronto a placcarmi e non volevo ritrovarmi cento chili di uomo che mi schiacciava a terra.
Risero tutti e partì la gara a chi trovava il mio nuovo soprannome. Stetti al gioco e non me la presi. I miei ragazzoni mi erano mancati.
<<Ti chiameremo Mr Orsacchiotto>>, mi prese in giro Tyler. Era una guardia. Un ottimo giocatore e aveva ancora un anno davanti prima della laurea.
Sogghignai. <<Tu provaci ed io racconterò al coach che cosa stavi facendo settimana scorsa nel suo ufficio>>, lo minacciai.
Arrossì di colpo e imprecò. <<Sei uno stronzo>>.
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A BAD BOY LIKE YOU
RomanceDestiny e le sue tre amiche fidate, compagne dell'ultimo anno di college alla UCLA, decidono di partire per Aspen dove trascorreranno le vacanze del Ringraziamento immerse nella neve, lontano dalle loro famiglie e dai loro problemi. È durante una d...