Ci infilammo a letto a mezzanotte passata. Dopo che le avevo spiegato come erano andate le cose con quella insignificante ragazza con cui mi ero scontrato nel corridoio, Destiny aveva continuato a minacciarmi di morte e castrazione.
Era davvero carina ed eccitante, specie quando mi aveva tirato un pugno allo stomaco. In risposta l'avevo placcata ed eravamo finiti sul letto. A baciarci. A toccarci. Insomma non avevamo dormito affatto.
Quando la sveglia del mio telefono suonò, gemette e nascose il viso contro il mio petto. <<Di già?>>, brontolò.
Sbadigliai. <<Sì, scusa. Non volevo svegliarti>>.
<<Perchè devi allenarti così presto?>>, si lamentò rannicchiandosi contro di me.
Ridacchiai. <<Il coach è mattiniero>>.
<<Inizio ad odiarlo>>.
<<Ci vediamo dopo?>>, chiesi.
Annuì. <<Vengo allo stadio quando finisci gli allenamenti così poi dormiamo>>, disse sorridendo.
<<Va bene>>. Mi alzai controvoglia dal letto e mi vestii in fretta. Per fortuna avevo chiesto a Logan di portarmi la borsa con i miei vestiti allo stadio. Ieri sera non avevo messo in programma di restare qui.
<<Ah, Dean?>>, chiese prima che uscissi dalla porta.
Mi voltai a guardarla. Cazzo quanto era bella, distesa nel suo letto con i capelli scompigliati dalle mie dita e la sua pelle setosa coperta sola dal lenzuolo. Avrei voluto tornare indietro e baciarla fino a lasciarla senza fiato. Le mie mani prudevano dalla voglia di toccarla.
<<Si?>>, chiesi con voce roca.
<<Questa volta vedi che i tuoi amici buttafuori mi lascino entrare>>.
Scoppiai a ridere e tornai indietro. Mi inginocchiai nel letto con una gamba e affondai una mano fra i suoi capelli. La baciai con passione e non mi trattenni. Probabilmente avrei pensato a questo per tutto l'allenamento.
Il lenzuolo le scivolò via e la scoprì. Gemetti e chiusi le mani a pugno. <<Il coach mi uccide>>, dissi cercando di trattenermi ma senza successo.
Sorrise e i suoi occhi si illuminarono. <<Allora vai>>, mi incoraggiò.
<<'fanculo>>, e la rovesciai sulla schiena. Le divorai la bocca con la mia, infiammandomi. Avrei decisamente pensato a questo più tardi.
<<Dean>>, ansimò. Le succhiai il collo lasciandole qualche segno. Non mi importava. Volevo marchiarla.
La sveglia del mio telefono suonò di nuovo e imprecai. Dovevo assolutamente andarmene. Lei mi spinse via ridendo. <<Non voglio essere la causa di scatti o flessioni extra>>, disse.
<<Invece lo sarai. Ripenserò a questo per tutto il tempo>>, risposi facendo scendere il mio sguardo sul suo corpo nudo.
Non finse neanche di provare vergogna. <<Vattene>>, mi esortò. Si coprii e la delusione riempì il mio cuore. La baciai un'ultima volta prima di uscire dalla sua stanza.
Fu la cosa più difficile del mondo.
Quando arrivai allo stadio, fuori dall'ingresso dei giocatori c'era già una piccola folla di giornalisti. Imprecai sottovoce e chiamai Mark, il mio buttafuori di fiducia. Fece spostare le persone a lato, dietro ad una transenna ed io sgommai nel parcheggio sotterraneo riservato a noi. Tirai un sospiro di sollievo. Per ora li avevo scampati.
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A BAD BOY LIKE YOU
RomanceDestiny e le sue tre amiche fidate, compagne dell'ultimo anno di college alla UCLA, decidono di partire per Aspen dove trascorreranno le vacanze del Ringraziamento immerse nella neve, lontano dalle loro famiglie e dai loro problemi. È durante una d...