•Capitolo Trenta•

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Louis's pov
Era passata circa una settimana da quel giorno tremendo in cui la felicità di Harry fu distrutta.
Io,Zayn,Liam e Niall ci eravamo riuniti in camera mia per provare a risolvere questa situazione,per aiutare Harry.
"Allora ragazzi avete idee?" Chiesi.
"Beh,potremmo trovare chi ha fatto la foto e spaccarli la faccia"disse Zayn con il suo temperamento incontrollabile e decisamente poco maturo.
"Zayn,non vedo come questo potrebbe aiutare Harry.."dissi per poi continuare dicendo "Ma appena trovo lo stronzo,lo uccido con le mie mani" dissi infine.
"Potremmo comprare ad Harry delle patatine fritte per renderlo felice!" Esclamò Niall,a volte pareva proprio un bambino.
"Nì,questo non placherà le critiche nei suoi confronti"dissi con tono serio a Niall.
"Giusto, scusa"Disse lui grattandosi la nuca nervosamente.
"Tranquillo"gli sorrisi.
"Be..il problema é che tutta la scuola prende in giro Harry..ma non credo lo facciano perché sono omofobi.."intervenne Liam.
"Cosa intendi Lee?"chiese Niall leggermente confuso,come me del resto.
"Io credo,che una buona parte dei nostri compagni di scuola si comporti così solo per non essere trattati allo stesso modo di Harry,perchè se avete notato é solo la banda di Phil che da fastidio a Harry,gli altri si limitano a ridere,forse dovremmo solo cercare di aprire gli occhi a questi ragazzi" Liam aveva fottutamente ragione! Sarebbe bastato riuscire ad aprire gli occhi a questi ragazzi,troppo stupidi da seguire la massa,per garantire ad Harry la tranquillità.
"PAYNO SEI UN FOTTUTO GENIO!" Urlai lanciandomi su di lui,scatenando le risate di tutti.

Harry's pov
Avevo deciso che sarei andato a casa di Daniel,avevo bisogno di sapere se era stato lui,sarei riuscito a capirlo solo dal suo sguardo.
Mi preparai per uscire,indossai un paio di skinny jeans neri,un maglione azzurro,le vans nere e infine una cuffia di lana ,decisamente troppo grande,di colore grigio.
Misi un cappotto per il freddo ed una sciarpa,ed infine uscii.
Camminai verso casa di Daniel e nel mentre pensavo a cosa gli avrei detto.
Forse non avrei dovuto neanche andare a casa sua ma sentivo che era la cosa giusta da fare.
Arrivai nel palazzo dove abitava Daniel con sua madre,non mi aveva mai detto dove fosse suo padre,ma non ci feci molto caso.
Suonai al citofono e nessuno mi rispose,mi aprirono direttamente il portone,lo finii di aprire e salii le scale fino ad arrivare al terzo piano,nell'appartamento 34A dove sapevo abitasse Daniel. Ero venuto solo una volta a casa sua ma ricordavo perfettamente la strada.
Arrivai dinanzi alla porta e bussai.
Appena Daniel mi vide il suo viso si trasformò in un ghigno.
"Oh la principessa succhia cazzi! Ma che onore".
Era stato lui senza alcun dubbio.

Tommo's Hugs.

Moments || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora