•Capitolo Quarantaquattro•

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Louis' pov
Io e Harry eravamo a casa mia,distesi su un divano con solo una coperta di flanella.
Harry era steso su di me,fra le mie braccia,di tanto in tanto gli lasciavo qualche bacio dolce fra i capelli,una carezza o semplicemente inspiravo il suo profumo.
Tutto si era sistemato,io ed Harry stavamo felicemente insieme,non desideravo altro.
Eravamo così uniti,così legati...mancava solo una cosa.
Desideravo Harry con tutto me stesso,lo volevo,necessitavo del suo corpo.
Volevo farlo con lui.
Ma mi trattenevo sempre. Sapevo che per Harry era ancora troppo presto,lo potevo vedere nei suoi occhi.
Ma per Harry potevo aspettare.
"Amore...a che pensi?" Mi chiede Harry con la sua voce roca,distraendomi dai miei pensieri.
"A noi,angelo." Anche se non lo potevo vedere in viso,ero certo che fosse arrossito per quel soprannome.
"Mi piace..quando mi chiami angelo..Lou." disse lui alzandosi un po dal mio torace,giusto per guardarmi negli occhi.
Gli baciai la punta del naso e sussurrai:"angelo,angelo,angelo e angelo".
Lui sghignazzò e mi diede un bacio sulle labbra.
"Lou..stavo pensando che...voglio fare un tatuaggio." Affermò lui deciso,io risi e lo guardai.
"Un tatuaggio Harreh...ne sei sicuro?" Avevo diversi tatuagi e sapevo che faceva abbastanza male farli.
"Si,in realtà...stavo pensando ad un tatuaggiodicoppia." Affermò lui correndo nel dire la parte finale della frase,non  riuscii a capire cosa disse.
"Cosa?" Chiesi ridendo,per poi aggiungere:"Parla piano, non avere paura."
Harry prese un respiro.
"Volevo chiederti se ti andava di fare un tatuaggio con me? Cioé..si-no..nel senso di un t-tatuaggio di c-coppia..non..so..se hai capito..ma-" disse impampinadosi con le parole e balbettando,le sue guance si tinsero irrimediabilmente di rosso.
"Ehi stai tranquillo,si mi piace é una bellissima idea,che tatuaggio vorresti fare?" Gli chiesi allungando le labbra in un sorriso.
"Qualcosa che ci unisca..io..stavo pensando ad una nave e ad una bussola,sai una nave e persa senza la sua bussola..e la bussola e persa senza la sua nave,si completano a vicenda...proprio come noi." Disse lui fiero,e non potevo che esserne più d'accordo.
"Haz,mi sembra un'idea splendida,ti va se ci andiamo ora?" Domandai ansioso.
"Non lo so Lou..non ho i soldi per pagarlo."
"Nah, offro io."  Dissi tranquillo.
"No Louis no. Costano tanto due tatuaggi e tu non lavori neanche!" Si oppose lui.
"Harry amore mio..ho dei risparmi da parte,poi il ragazo dove vado di solito a farli è mio amico. Quindi ora alza quel bel culetto ed andiamo." Affermai deciso.
[...]
Un'oretta dopo,circa,eravamo davanti al negozio i tatuaggi.
Strinsi forte la mano di Harry ed entrammo.
Un signore tarchiato di mezza età ci venne incontro,
"Ciao Louis,che piacere." Mi sorrise lui,Bill,aveva sulla cinquantina di anni,era alto,grosso,ed era totalmente ricoperto di tatuaggi.
"Bill,anche per me." Affermai sorridente.
"Cosa vi serve ragazzi?" Ci chiese lui cordiale.
"Vorremmo fare due tatuaggi,io una bussola e lui una barca a vela."
Harry per tutto il tempo era stato dietro di me,semi nascosto.
"Ehi ragazzino vieni avanti non mangio mica! Ahahah" rise Bill,Harry sempre tenendomi la mano fece un passo avanti.
"Allora ragazzi,per quanto riguarda i tatuaggi per me va bene,ve li posso fare subitissimo,chi inizia?" Chiese il tatuatore.
"Amore,vado io per primo,va bene?" Chiesi voltandomi verso Harry.
"Si si certo,Lou,ma vengo con te." Mi disee lui con un sorriso tutto fossette.
Bill mi fece accomodare su una poltrona e mi chiese dove volessi fare la bussola,decisi che l'avrei fatta sul mio avambraccio destro.
Bill prese tutti i suoi strumenti e dopo pochi minuti iniziò a colorare la mia pelle di nero,pizzicava tanto,ma mai tanto quando mi tatuai la corda col nodo da marinaio sul polso,quello face un male cane.
Harry si mise vicino a me e i guardò preoccupato.
"Ehi amor che succede?" Gli chiesi con un sorriso.
"Fa male?" Mi domandò, io lo guardai sorrisi e poi gli risposi:"piccolo,diciamo che pizzica tanto,ma basta pensare ad altro,a qualcosa che ami e tutto passa." Gli dissi accarezzandoli una guancia con l'altro braccio.
"E tu a che cosa pensi?" Mi chiese lui.
"A te.''  Gli dissi sorridendoli.
"Ti amo,Lou."
"Anche io amore."
Ci baciammo.
"Ragazzi,non sono omofobo,ma trattenete le smancerie o diventerò diabetico." Rise Bill.
"Scusa Bill ahaha" sorrisi io,sapevo che Bill non era omofobo,ma che semplicemente odiava le smancerie eterossessuali e no.
[...]
Dopo circa un'oretta il tatuatore ebbe finito la sua piccola opera,una bella bussola stilizzata campeggiava sul mio avambraccio.
Il Bill mi mise un cerotto e una specie di cellophane.
Era il turno di Harry lo vidi leggermente preoccupato mentre si sedeva sulla poltrona,dove stavo precedentemente io.
Lui decise che avrebbe fatto il suo tatuaggio nel braccio sinistro, era visibilmente in ansia.
Bill gli fece scegliere lo stile della barca e poi iniziò l'opera.
Appena il tatuatore iniziò vidi il volto di Harry trasformarsi in una smorfia di dolore "Ahia cazzo!" Disse fra i denti.
"Ehi piccolo non pensarci,pensa a qualcosa di bello,qualcosa che ti fa stare bene.
Vidi Harry rilassarsi di più sulla poltrona,mentre io gli accarezzavo l'altro braccio.

Dopo circa un'ora e mezza di lavoro il tatuatore finì,mise il cellophane anche nel suo braccio.
Pagai i due tatuaggi e poi uscimmo dal piccolo negozio.
"Sei soddisfato amore?" Chiesi mentre gli tenevo la mano.
"Soddisfatissimo!"
Accompagniai Harry a casa e poi io tornai alla mia.

Harry's pov
Entrai in casa,e salutai mia madre,dopo qualche secondo sentii un:''HARRY CHE CAZZO HAI NEL BRACCIO?!" Mi voltai e c'era mia madre con una faccia a dir poco sconvolta.
Cazzo.
"Un t-tatuag-gio..." dissi piano,aspettando la sua sfuriata.
"Un tatuaggio? Ma come ti è venuto in mente?! E poi con quali soldi lo hai pagato?"
Sospirai.
"Ne volevo uno e me lo ha pagato Louis." Risposi sempliemente.
"Dio Harry! Almeno potevi chiedermelo,va beh vai ora,che non ricapiti più." In realtà credevo che mi avrebbe urlato contro fino a domani,beh meglio.
"Ah Harry, stasera io e Robert non ci siamo andremo a mangiare inseme a dei nostri vecchi amici e probabilmente rientreremo tardi,Gemma va a dormire da Clary,quindi non so..chiama Louis e chiedigli se resta a dormire." Mi propose lei.
Non me lo feci ripetere due volte,salii le scale di sopra,corsi in camera,afferrai il cellulare al volo e telefonai al mio ragazzo.
Dopo qualche squillo mi rispose.
"Ehi Angelo dimmi "
"Lou,i miei e mia sorella non ci sono stasera,tornano tardi,ti va di venire a casa?" Gli chiesi speranzoso.
" Oh si certo amore,vengo fra un'oretta ora sto aiutando Phoebe con i compiti,uff. "
"Va bene amore a dopo,ti amo."
"A dopo ti amo anche io stella."
Chiusi la telefonata,e mi misi comodo, un paio di pantaloni d ginastica,grigi,che rimanevano attillati solo nella caviglia,una maglia bianca e dei calzini neri.
Scesi giu scalzo, e sistemai un pochino il soggiorno, poi presi il telefono fisso ed ordinai le pizze. Uscii in giardino e presi una rosa bianca per Lou.
Poi mi stesi sul divano a guardare un po' di tv aspettando l'arrivo del mio ragazzo.
[...]
Dopo un'oretta circa arrivò Louis, mi diede un bacio a fior di labbra e mi sorrise,ci sedemmo sul divano, io fra le sue braccia, e attendemmo che i miei andassero via.
Appena se ne andarono arrivò anche il fattorino con le pizze. Le presi e le pagai.
Ci sedemmo sul divano e fra coccole e baci ci mangiammo anche tutte e due le pizze.
"Lou,io ti ho preso una cosa.." dissi alzandomi,andai in cucina e presi la rosa bianca che avevo colto precedentemente.
La portai in soggiorno ,nascosta dietro la mia schiena e mi misi davanti a Louis, che era ancora steso sul divano.
"Alzati un'attimo Lou." Gli dissi.
Lui obbedì subito,leggermente confuso.
Mi misi in ginocchio davanti a lui e gli porsi la rosa bianca.
I suoi occhi si illuminarono e un sorriso sincero apparve sul suo volto.
"Harry è bellissima" disse lui prendendola fra le sue mani delicate.
"Sai Lou,le rose bianche hanno un significato speciale,sono simbolo di purezza e bhe...quindi..." Non seppi neanche io come feci a dire quella frase senza impampinarmi.
Louis si buttò sulle mie labbra in un bacio pieno di passione ed amore.
"Ho capito amore mio" Mi sussurrò.
Dopo di che,mi prese in braccio e mi portò al piano di sopra,nella mia camera.
Mi adagiò sul letto.
Lui iniziò a spogliarmi dalla mia maglietta,poi seguì la sua maglia,poi i suoi jeans ed infine i miei pantaloni di tuta.
Continuammo a baciarci fino a quando non ci disfammo anche dei nostri boxer.
Poi fu tutta un unione.
Corpo contro corpo.
Labbra su labbra.
Respiri ed ansimi in simbiosi.
Quella notte,io e Louis eravamo una cosa sola,una sola anima.
Probabilmente la notte più bella della mia vita.
Quasi il dolore iniziale non lo sentii da quanto ero perso in lui.
E forse non c'era senzazione migliore.
E finì così,accoccolati uno a l'altro,al sicuro da tutto.
"Lou...grazie." gli sussurrai.
"E di cosa piccolo?"
"Di esistere."
E ci addormentammo così senza pensieri.
[...]
La mattina seguente,mi svegliai di soprassalto,guardai di fianco a me e Louis non c'era. Non se ne sarebbe mai andato durante la notte,giusto?
Magari era solo di sotto.
Mi misi un paio di pantaloni della tuta e scesi.
Quello che vidi davanti a me mi fece congelare sul posto.
Louis era steso a terra,sopra una pozza di sangue e Daniel campeggiava fiero vicino a lui. Con una pistola in mano.
"CHE CAZZO HAI FATTO?!?" Urlai con tutto il fiato che avevo in gola, scoppiando poi in un pianto isterico.

Tommo's Hugs.

Moments || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora