•Capitolo Quaranta•

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Louis's pov
Ero appena uscito da casa di Harry,mi stavo incamminando verso casa di Zayn,era da un po' che non ci parlavo e mi mancava.
Camminai per un po' in una strada abbastanza trafficata e poi svoltai in un vicolo che portava ad una scorciatoia per casa mia.
Percorsi quella viuzza,ad un certo punto,però,sentii un rumore alle mie spalle,mi voltai ma non vidi nessuno,continuai a camminare,risentii quel rumore,sembravano passi.
Mi voltai per la seconda volta,ma dinuovo,non vidi nessuno.
Rimasi voltato e scrutai attentamente il posto dietro di me.
C'erano solo dei cassonetti della spazzatura,dei vecchi pezzi di ferro buttai li a marcire e basta.
Mi rivoltai e quasi mi prese un colpo. Davanti a me c'era Daniel.
Era appoggiato ad un muro,mi guardava con un ghigno malefico.
Si avvicinò.
"Oh oh Tomlinson! Che piacere!" Disse lui con tono falsamente gentile.
"Ehi brutto bastardo,non credo sarà ancora un piacere per te,quando ti spaccherò la faccia!" Ribattei io,mettendo in mostra uno dei sorrisi più bastardi che avevo.
"Io non ne sarei così sicuro,sai Tomlinson? Sei solo un frocetto,ho picchiato quel succhia cazzi del tuo ragazzo,posso fare lo stesso con te,no?"
Continuò lui,ma prima che potessi rispondere lui continuò.
"E dire che ti stimavo,eri così popolare,un esempio da seguire,ed ora che quella mammoletta ti ha fatto passare 'nell'altra sponda',hai perso tutto,non ti piacerebbe ritornare alla gloria di un tempo? Ti ricordo ancora quando in terza avevi dato fuoco alla macchina della prof,tutti ti avevano fatto i complimenti per mesi!? Ed ora che hai trovato questo froc-"
"NON OSARE PARLARE COSÌ DI HARRY ,STRONZO!" Non lo feci neanche finire di parlare,lo presi per le spalle e lo sbattei al muro,urlandoli dritto in faccia.
"Che c'è LouLou,non vuoi a toccarti il principino?" Continuò lui sorridendo malignamente.
Io in tutta risposta lo sbattei più violentemente al muro.
Daniel gemette dal dolore.
"Sai Louis...ti facevo più furbo!" E così dicendo lui mi diede una ginocchiata sotto la cintura, facendomi cadere in ginocchio.
Si avvicinò al mio orecchio e sussurrò:"mai distrarsi".
"Hai ragione Daniel...mai distrarsi...ma dimentichi una cosa importante.." dissi lasciando la frase a metà. Mi rialzai in piedi,non mi importava del dolore,questo bastardo aveva fatto del male ad Harry,al mio Harry,lo colpii allo stomaco,non mi fermai,gli diedi un altro pugno in faccia,lui provò a diffendersi con un calcio ma lo schivai,gli diedi un calcio sotto la cintura,per ripagarlo della sua stessa medicina,lo presi dai capelli e lo rialzai,lo portai fino al muro,gli misi due mani in torno al collo e gli feci sbattere la schiena nei mattoni in cemento del muro.
"Dimentichi che...non devi mai abbassare la guardia,o rischi di essere sconfitto" gli dissi.
Lui era con la schiena appoggiata al muro,io davanti a lui che lo tenevo attaccato alla parete con una mano intorno al suo collo,mi avvicinai al suo orecchio,come aveva fatto precedentemente lui, e gli sussurrai:"Quei tempi di gloria di cui mi parlavi, caro Daniel,sono finiti,ora la mia vera ed unica gloria é Harry."
Detto questo gli diedi un altro pugno facendolo svenire a terra.
Dopo di che,mi avvicinai ad un telefono pubblico li vicino,e telefonai alla polizia camuffando la voce,non volevo finire nei guai per aver picchiato Daniel,anche se era stata legittima difesa.

Tommo's Hugs.

Moments || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora