Capitolo 8 - Appuntamento sulla neve

280 35 2
                                    

Pov Gulf

Per l'ennesima volta mi guardo allo specchio ... non sarò troppo semplice? Ho optato per un dolcevita bianco con un jeans e degli stivaletti.
Non ho voluto né essere troppo elegante né sportivo... ahhhh manca poco che mi strappo i capelli da testa.
Basta! Va bene così. Tanto qualunque cosa indosso mi sta magnificamente.
Guardo l'orologio e mancano pochi minuti alle 20, spruzzo il mio profumo preferito il Moth, e prendo il cappotto dall'armadio.
La vibrazione del cellulare mi avvisa dell'arrivo di un messaggio ... e preciso come un orologio è lui.

Pov Mew

Guardo il condominio dove mi trovo ora, è un posto bello ed elegante, non mi meraviglia che abiti proprio qui. Gli mando un messaggio e aspetto che scenda, dopo pochi minuti lo vedo uscire dal cancello ed esco dalla macchina, stasera fa più freddo del solito, perché non indossa un cappello? È il primo pensiero che mi è venuto in mente, non vorrei che si ammalasse.

"Sei puntuale" dice quando si trova davanti a me.
"Lo sono sempre ... e anche tu" il profumo che indossa mi dà alla testa, questa fragranza sembra essere perfetta per lui. Noto come si sia aggiustato i capelli, ha le gote rosse dal freddo e le mani in tasca. Mi guarda con occhi dolci ... talmente dolci che mi verrebbe voglia di mangiarli.
Lo tiro a me e lo abbraccio, all'inizio è teso ma poi si rilassa.
"Potevi indossare un cappello e una sciarpa ... fa troppo freddo stasera" gli sussurro sul collo.
"Se li avessi indossati, mi avresti poi abbracciato?" anche il tono che usa è dolce.
"Ti avrei abbracciato a prescindere ... e non solo" mi allontano per poi baciarlo, sa di menta e le labbra sono fredde, penso proprio che dovremo rientrare in macchina.

Pov Gulf

Come fa ad essere così composto? Io quando l'ho visto mi è venuto un mancamento. Così elegante ... ma anche semplice come me. Il blu gli sta d'incanto e mi fa strano vederlo senza la casacca da pasticcere.

Il suo abbraccio mi ha preso alla sprovvista... ma è talmente caldo e accogliente che mi sono sciolto subito. E nonostante non siamo in pasticceria, l'odore di cannella è sempre presente. Sorrido beandomi della sensazione di appartenenza che sento.

Rientriamo in macchina dopo che mi ha baciato ... avrei preferito che avessimo continuato a farlo ma dovrò aspettare, a quanto pare.

"Dove andiamo?"
"A pattinare"
"Eh?" Lo guardo sorpreso ... tutto potevo aspettarmi tranne quello. "Non so pattinare."
"Ti insegno io"
... ma come fa ad avere sempre la risposta pronta?
"Non sono un bravo allievo ..."
"Cosa te lo fa pensare?"
"È così..." da piccolo Kara mi portò una volta a pattinare, vedevo tutti i miei compagni che andavano e una volta espressi anche io il desiderio di andarci ... ero negato, cadevo in continuazione e le risatine dei bambini mi facevano male, da allora non andai più.
"Secondo me, no. Cambierai idea" mi volto a guardarlo, è concentrato sulla guida ... anche ora ha quel portamento che ai miei occhi ... è perfetto.
"Collega il cellulare se vuoi ascoltare qualcosa"
"No va bene così .." mi piace questo silenzio, non è imbarazzante, giro il volto verso il finestrino ... sembra che stia per nevicare.

Pov Mew

Cosa gli passa per la testa all'improvviso?
Prendo la mano e la appoggio sulla sua gamba e la accarezzo.
Lui si volta di scatto e guarda la mia mano.
"Qualunque cosa ti passa per la testa .. dilla." Vorrei dire altro .... dirgli che è vero che ancora non mi conosce ma si può fidare ... perché io di lui voglio farlo.
"Grazie ..." e la mette sulla mia, la stringe, è fredda.
Rimaniamo così in questo stato fino all'arrivo sulla pista. Gulf è ancora perso nei suoi pensieri, ma non ho percepito ansia o imbarazzo, semplicemente si trovava a suo agio così. Ogni tanto con le dita seguiva il percorso della mia mano, delle dita, del polso ... come se mi stesse accarezzando. Le sue mani erano finalmente diventate calde.

La pista dove siamo arrivati è una delle più grandi della città, con al centro un gigantesco albero di natale che illumina tutto nelle vicinanze. Al momento non c'è molta gente perché è un giorno feriale, ed è per questo che preferisco uscire in settimana piuttosto nel weekend.

Scendiamo dalla macchina e dopo averla chiusa, lo prendo per mano e camminiamo.
"E se ci vedono?" Domanda allarmato.
"Chi?"
"La gente ..."
"È ovvio che ci vede, mica sono tutti ciechi" cerco di alleviare il momento.
"Finiscila! Sai a cosa mi riferisco" e lascia la mia mano. Lo guardo sconcertato. Non sono un idiota.
"Io non ho problemi a farmi vedere mano nella mano con te. Sei tu che forse non vuoi?"
"No .. non ho detto questo" riabbassa lo sguardo e mette le mani in tasca, io prendo il suo braccio, intreccio nuovamente la mia mano alla sua e per poi metterle nella mia tasca del cappotto.
Questo gesto me lo fa avvicinare, ora è di fianco a me, siamo veramente vicinissimi.
"Non mi interessa degli altri, non mi è mai importato. Anche tu dovresti fare lo stesso ... e se veramente non vuoi, allora sei libero di tirare via la mano nuovamente"
Lui alza il viso e mi guarda negli occhi, ha il naso rosso dal freddo.

Di rimando invece, stringe la mia mano con la sua più forte, per poi mettersi sotto al mio braccio.

Sorrido e insieme ci dirigiamo alla cassa per prendere i biglietti.

Dolce Natale 🍬 {MewGulf}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora