Capitolo 3 - Tutto molto dolce

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Pov Gulf

È lunedì mattina ed io fortunatamente non ho lezione, prendo la moto approfittando della bella giornata di sole (ogni tanto una gioia) e mi dirigo allo Sweet hour ... trovandolo chiuso. Ma come?
Guardo gli orari affissi fuori alla porta e noto che oggi è giorno di chiusura. Ma che cavolo!!

Ora dovrei andare via, no? E invece una lieve luce che vedo dall'interno mi porta a fare il giro del cafè. Quante possibilità ci sono di trovare Mew e non quell'altro?

Si vede che qualcuno da lassù mi vuole bene, perché la porta sul retro e leggermente aperta e un profumo di cannella e cioccolato invade le mie narici. Dio mio ...! Questo profumo è meglio di un orgasmo .. cioè stiamo là.

Cercando di non farmi vedere, mi avvicino alla porta e proprio dinanzi a me vedo colui che volevo appunto vedere.
Ha una frusta in mano e la sta sbattendo dentro ad una ciotola ... i miei pensieri stanno prendendo un'altra direzione e non va per nulla bene, almeno per il momento.
Noto sulla sua guancia sinistra un poco di impasto o crema quel che sia .... e vorrei toglierlo io.

Ciò che più mi incuriosisce e mi piace, è lo sguardo con cui prepara le cose ... è amore allo stato puro. Chissà com'è essere guardati così?

"Posso assaggiare?" Questa frase mi esce dalla bocca senza che io possa far nulla per fermarla. Ciò che sento ora è il forte battito del mio cuore.

Perché stai battendo così veloce?

Pov Mew

Io non ero molto d'accordo con il giorno di chiusura, ma Mild ha insistito perché ne avessimo uno ... e quindi eccomi qui nel mio laboratorio a preparare e provare i dolci per domani. Se potessi vivrei direttamente qui.

Ho trovato un libro di ricette negli scatoloni dei miei genitori ... probabilmente è di qualche antenato perché è molto vecchio e una particolare ricetta mi ha incuriosito, non potevo non provarla.

"Posso assaggiare?"

Mi volto verso la voce che già da ieri memorizzai ... è Gulf.

"Entra ..." riesco a dire non smettendolo di guardare e lui spalanca la porta per poi chiuderla alle sue spalle. Si avvicina alla mia postazione e mette un dito nella ciotola di crema pasticcera dove ho aggiunto dell'assenza di vaniglia e un pizzico di cannella.
E poi si porta il dito alla bocca tenendo i suoi occhi fissi nei miei.
"È molto buona" dice per poi sorridermi.

Per quanto mi abbia leggermente eccitato questa sua mossa ... non doveva mettere le dita nell'impasto. Non è igienico.

"Ti preparo una torta con questa crema e te la porti a casa" dico mettendo poi la crema in frigo per preparare l'impasto.
"Perché? Non è necessario..."
"Hai messo le dita nell'impasto, non è igienico, non posso servirlo ai clienti."
Del rossore si propaga sul suo viso ... probabilmente ora si vergogna.
"Scusami ... non volevo" ora ha la testa abbassata e non mi va di vederlo così.
"La prossima volta usa un cucchiaino" ammorbidisco il tono di voce e gli faccio un sorriso. "Ti piace il cioccolato giusto?"
Con la testa abbassata fa un cenno della testa.
"Allora ti farò una torta al cacao ... vuoi aiutarmi?"
Alza il capo e vedo un luccichio negli occhi ... che ora risplendono di felicità.
"Si"
"Lavati le mani, c'è un camice lì e indossalo"
In men che non si dica, si toglie giubbotto e zaino per posarli sulla sedia per poi dirigersi al lavandino.

Pov Gulf

Idiota. Idiota. Idiota.

Posso ripeterlo all'infinito? Io che pensavo di fare un gesto sensuale ... ma ho ricevuto una ramanzina.
Coglione.
Quest'altro aggettivo penso che mi si addica di più.

Ma poi quando mi ha sorriso chiedendomi di aiutarlo... beh penso che tanto coglione non lo sono.

Non do una grande mano, più che altro gli passo gli ingredienti e vedo come impasta, assaggio di tanto in tanto (con il cucchiaino) l'impasto ma poi quando prende le tavolette di cioccolato per scioglierle, non resisto e ne mangio un pezzo.

"Hai del cioccolato sui bordi ..." mi dice per poi prendere un tovagliolino e pulirmi. Io rimango incantato dalla sua vicinanza. È possibile che profuma di cannella? Ma non può avere un profumo 'più da uomo'?
Non che mi dispiaccia... ma è veramente difficile non avvicinarmi con il naso per poi annusarlo.

"Quanti anni hai?"
"21 ... tu?"
"28"
Sbatto più volte gli occhi. Lo facevo più piccolo. Ma non mi interessa... è bello ugualmente. Gentile ... e poi è un pasticcere. Cosa posso volere di più dalla vita?
"Sei fidanzato?" Magari sto esagerando ma voglio sapere se ho qualche possibilità... e se il mio gay radar non sbaglia, gli piacciono gli uomini.
"Perché ti interessa?" Ride guardandomi, ma non risponde alla domanda.

Okay, forse è fidanzato.
E il mio cuore si è frantumato.

"Era per chiacchierare ..." dico prendendo uno straccio per pulire il bancone.
"E tu? Lo sei?"
"Io? ... no, non lo sono"
"Neanche io" risponde dopo alcuni minuti.

Il mio cuore ha ripreso a battere.

Dolce Natale 🍬 {MewGulf}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora