Capitolo 10 - La prossima volta

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Pov Mew

Ora vedere il mio cioccolatino così diverso mi riempie di gioia. Quella tristezza che aveva è sparita, lasciando il posto alla gioia del momento.

Stiamo cenando in un piccolo ristorante, il tavolo dove siamo seduti è sotto alla finestra permettendoci di vedere la luna piena in alto nel cielo.

"Domani hai lezione?"
"Si, ma solo 3 ore"
"E cosa fai dopo? ... raccontami di una tua giornata" lo vedo sbattere gli occhi più di una volta ... è così una domanda strana?
"Beh ..." ingoia il boccone che stava mangiando poi beve un sorso di coca cola " ... quando ho lezione vado all'università, non pranzo mai alla caffetteria della facoltà, sono molto schizzinoso con il cibo ... e poi studio. Qualche volta faccio dei giri in moto, ascolto musica ... o gioco alla Play. Cose così"

Perché ogni volta che lo sento parlare mi viene un'assoluta tristezza?

"E i tuoi amici? Non esci con loro?'
"Non ho amici, ho compagni di università ... qualche volta organizziamo delle partite di calcio ma nulla più."
"Se mai ti dovessi sentire solo ... vieni da me." Voglio stare il più possibile vicino a lui.
"Allora dovrei venire ogni giorno" risponde ridendo e facendomi un occhiolino.
"Va bene ... vieni ogni giorno"
"Perché?" Domanda dopo alcuni minuti.
"Voglio passare del tempo con te ... non mi piace quel velo di tristezza che fa capolinea ai tuoi occhi. Non meriti di essere triste"
"E cosa ti fa pensare che sia triste, eh? È appena un giorno che ci conosciamo e già pensi di sapere tutto di me? Solo perché ti ho detto che adoro i dolci e mi interessi?"

Eccolo che è partito di nuovo in quarta ...

"Non hai capito Gulf, è proprio perché non so nulla di te che voglio stare con te e conoscerti meglio ... anche tu mi interessi ... non te l'ho detto esplicitamente ma immagino che i miei gesti te lo abbiano fatto capire. Perché io non mi comporto con tutti come sto facendo con te. Tu sei diverso ... e voglio sapere di più su di te. È così sbagliato?"

Dopo aver finito di pronunciare ciò metto la mia mano sulla sua e la accarezzo.

"Domani ... allora verrò di nuovo da te"

Pov Gulf

Ecco cosa succede quando non so come comportarmi ... io non sono così ma stando vicino a lui, il mio cervello va in pappa. Io sto bene da solo, non ho bisogno di persone finte che stiano con me solo per l'influenza dei miei genitori, in passato è successa una cosa simile e non voglio che si ripeta.
Non sono antipatico con i miei compagni di corso, ma neanche amichevole, mi comporto il giusto, se c'è da fare qualche lavoro in gruppo partecipo, se organizzano una qualche partita e mi invitano, ci vado ... più volte ho rifiutato di uscire a bere con loro perché quello è il passo che si compie nel creare un rapporto più stretto e poi perché non reggo l'alcool.

Sono un disastro di ragazzo lo so, ed è per questo che non voglio che lui sappia oltre a ciò che voglio mostrargli ... ma sembra essere tutto inutile, non so come faccia, ma riesce a tirare fuori il vero me ... e questa cosa mi fa paura.

"Ti va un dolce? Conosco una pasticceria che fa dei dolci francesi buonissimi" dice mentre mi sorride ed io posso solo perdermi in quel sorriso che ogni volta mi fa mancare il respiro.
"Se sono buoni come quelli che fai tu ... allora si" rispondo sinceramente.

Una volta fuori al ristorante, raggiungiamo la macchina mano nella mano, è una sensazione troppo bella che io non avevo mai provato e prima di salire, mi incastra tra il suo corpo e la macchina, come ha fatto prima sulla pista di pattinaggio ... a differenza che ora senza dire nulla si fionda sulle labbra baciandomi. Il sapore del caffè nella sua bocca si propaga nella mia ... non ho fatto nessuna resistenza anzi, ho bramato questo bacio fin da subito, lasciandomi trasportare dalla voglia che ho di lui.

Ci baciamo con trasporto respirando l'uno nella bocca dell'altro, io sono aggrappato al bavero del suo cappotto mentre lui ha le mani sulla mia schiena stringendomi.
Ora mi potrebbe vedere chiunque e non me ne può fregare di niente.

"Mew ... " gemo il suo nome quando la sua bocca si sposta sul mio collo "... è necessario andare a mangiare ... il dolce?"
Mica si capisce che le mie intenzioni sono altre, giusto?
"Si ... andiamo" dice staccandosi, faccio per ribattere ma poggia le dita sulle mie labbra.
"Non partire in quarta ..." e mi sorride "... anche io ti desidero, ma facciamo le cose con calma." Conclude prima di baciarmi ancora.

Sarà per la prossima volta ... allora.

Dolce Natale 🍬 {MewGulf}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora