Capitolo 11 - Cioccolato piccante

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Pov Gulf

Guardo la sveglia sul comodino, sono l'una di notte e non riesco a dormire. Il mio pensiero va al pasticcere e alla giornata che ho passato.
Sono stato molto bene ... anzi starei ancora meglio se lo avessi qui con me ... ecco che pensare a lui mi fa eccitare, dannazione!!
Ma cosa vuole aspettare? Voglio andare a letto con lui, voglio averlo ... voglio perdermi nel suo profumo di cannella.
Provo a girarmi verso sinistra e chiudo gli occhi, ma nulla. La mia mente è fin troppo sveglia e preso dall'impulso gli mando un messaggio.

[Dormi?]

... che domanda idiota, mi prendo a pugni mentalmente.

[No ... e a quanto pare neanche tu 😉]

Mi alzo dal letto mettendomi seduto ... quindi neanche lui dorme, magari per il mio stesso motivo?

[Perché?]
[Perché cosa?]

Odio quando fa così ...

[Perché non dormi?]
[Stavo pensando a te]

Aspe ... cosa????

[Tu perché sei sveglio?] Continua lui.
[... anche io ti stavo pensando] che faccio, invio? Mi tremano le dita.
... ok fatto.

[🙂]

EH? MA COS'È 'STA FACCINA?
MO LO CHIAMO.

'Si?'
'Odio quella faccina'
'A me piace, come mi piaci tu'
'Cambiala .. usa un'altra.'
'Perché?' So che sta trattenendo le risate.
'Perché si. Fallo e basta' sento arrivare un messaggio e lo guardo.

[💙]

'Che dici ... va bene cosi?' Mi domanda con quella sua voce dolce.
'Perché blu?'
'È il tuo colore preferito'

Se lo ha ricordato. Sento il cuore uscirmi dal petto.

'Si ... così si.'
'Bene ... ti aspetto domani, ho un dolce da farti assaggiare, vai a dormire che è tardi.'
'Non comandarmi non sono un bambino.'
'È vero, infatti sei il mio cioccolatino. Buonanotte ancora e vedi di dormire.'

Ha staccato la chiamata. Io ho ancora il cellulare vicino all'orecchio ... sono rimasto alla parola cioccolatino.
Ed ora? Come faccio a dormire?

Pov Mew

"Mew! ... Mew ci senti?! Ma che hai stamattina?"
"Cosa? ... nulla nulla sto bene"
"Non si direbbe ... hai fatto raffreddare il cioccolato, guarda" e indica la scodella.
"Cazzo!!" Se la temperatura raggiunge i 30° non posso più usarlo. Guardo il termometro e ne segna 25° ... bene, anzi male, ma fa nulla, lo userò per qualche altra ricetta.
"Allora ... parla, non me ne vado di qui"
"Ti ricordi il ragazzo di domenica ... quello che hai detto che è il mio tipo?"
"Si mi ricordo ... dì la verità, avevo ragione no?"
"Beh ... ieri venne qui."
"Ma era giorno di chiusura ..."

Iniziai a raccontare tutto a Mild, anche dell'uscita e della telefonata di stanotte ... escludendo ovviamente alcuni particolari.

"Sai Mew? Sono contento ... hai finalmente trovato qualcuno, era veramente da tanto tempo che non ti vedevo così"
"Voglio aspettare Mild, non voglio correre e rovinare tutto, Gulf mi piace veramente ... e poi l'ho invitato a passare il natale con me."
"E questo è perché non volevi correre ... e se lo avessi voluto?"
"Ci sarei andato a letto ieri ... credimi, non so nemmeno io come ho fatto a resistere, anche lui lo voleva"
"Sei un idiota. Da quant'è che non ti fai una bella scopata?"
"Ehi! Non sono il tipo che lo fa con chiunque."
"Ma Gulf non è chiunque, o no?"
"Si ma ..."
"Nessun ma ... ieri eravate entrambi eccitati e non hai fatto nulla, non hai pensato a quel povero ragazzo, anche lui lo voleva giusto? Allora cosa c'era di male se lo avessi fatto? Certo che alcune volte non ti capisco proprio." Conclude ritornando nella sala, lasciandomi da solo a riflettere su ciò che mi ha detto.
Veramente sono stato un idiota?

***

Guardo l'orologio e sono le 17 del pomeriggio e di Gulf nemmeno l'ombra ... i cioccolatini a forma di cuore con il ripieno di amarene stanno sul bancone, in attesa di lui ... ho reso il cioccolato leggermente piccante ... così com'è Gulf.
Poi sento alcuni colpi sulla porta del laboratorio, mi avvicino e la apro.

"Ciao ..." la voce è bassa e i suoi occhi sono rivolti verso di me.
"Ciao, entra!" Mi sposto di lato e lui avanza fino ad entrare nel caldo laboratorio.
"Qua si sta proprio bene" dice togliendosi il cappotto.

Ha una felpa oversize senza cappuccio e una tuta nera ... nulla di così particolare però mi sto eccitando solo al guardarlo.

"Si ... è vero" dico svegliandomi dallo stato di shock " ... comunque potevi entrare anche dalla porta principale"
"Lo so ... ma se entro dal retro è come se mi sentissi speciale, perché sono l'unico." E sorride guardandomi per poi spostare l'attenzione sui cioccolatini.
"Questi sono ciò che volevi farmi assaggiare?"
Annuisco senza proferire parola, e mi perdo nell'istante esatto in cui porta il cioccolatino in bocca per mangiarlo.
"È buonissimo" gli occhi scintillano e penso che invece sono le sue labbra ad essere buonissime.
Mi avvicino a lui mentre ne ha preso un altro e lo sta per portare alla bocca quando gli blocco il polso, allungo la bocca e lo mangio io succhiando anche le sue dita.
Lui mi guarda con eccitazione, il suo volto è in fiamme ed io non resistendo più, lo bacio.
Il cioccolato si scioglie nella mia bocca e ce lo scambiamo insieme alla nostra saliva, gli succhio fortemente le labbra mentre lo stringo sulle braccia poi sposto le mani alla sua vita e lo faccio sedere sul bancone, lui automaticamente apre le gambe facendomi spazio all'interno.

"Che intenzione hai?" Ansima sulla mia bocca mentre le mani mi stringono i capelli.
"Mangiarti ..." sussurro di rimando per poi riprendere a baciarlo.

Dolce Natale 🍬 {MewGulf}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora