Pov's Touya
Presi Hawks per i fianchi, in modo tale da farlo mettere sotto di me. Ripresi velocemente a baciarlo, usando subito la lingua trovandola subito. Nel mentre con la mia mano destra inizia ad esplorare l'addome di Hawks scolpito. Percorrendo piano piano, per torturare, ogni suo rialzamento. Nella mancanza di ossigeno, ci staccammo entrambi con le guance rosse. Ma secondo voi potevo dargli anche solo un secondo di tregua? Assolutamente no!
La mia bocca andò subito a mordicchiare, succhiare e leccare il mento di Hawks arrivando a fargli un mezzo succhiotto rossastro sul collo.
Coscienza: " Neanche una sanguisuga fa ste robe atroci. Tuo padre ti ha insegnato bene."
Ma qualcosa mi bloccò di colpo. Quei ricordi... quei stra cazzo di ricordi mi dovevano tornarmi in mente proprio in un momento simile...
Flashback di quanto Touya aveva 13 anni*
Era una soleggiata mattina di Domenica, io, mia sorella minore, mio fratello minore, mamma e papà stavamo facendo colazione.
Ad un certo punto, sentì qualcosa sotto il tavolo che mi toccava il piede. Curioso come ero, sbirciai sotto il tavolo. La cosa che mi toccava la gamba era il piede di papà che era seduto di fronte a me. Alzai lo sguardo sù papà, ma lui sembrava non accorgersene. All'inizio lasciai correre. Magari non se ne rendeva conto e poi mi sembrava anche distratto. La cosa si fece leggermente imbarazzante quando la sua gamba andò ancora più in alto. Pensavo che lo stesse facendo per scherzo, così mi misi a ridacchiare, e lui di risposta alzò il piede ancora più in sù.
Dopo mezz'ora, mamma aveva chiesto a mia sorella Fuyumi di aiutarla a fare la spesa. Lei di buon umore acconsenti e ad essa si era aggiunto anche il mio fratellino Natsuo, che voleva approfittarsi della spesa per andare a comprarsi un nuovo gioco. Io decisi di restare a casa, il giorno dopo avrei avuto un'interrogazione abbastanza difficile. Non volevo andarci impreparato. Ignaro di quello che a poco sarebbe accaduto, andai nell'ufficio di papà a dirli:
Touya: Padre, io per domani ho un'interrogazione, quindi vado in camera a studiare.
Enji: Certo, ma prima puoi venire un secondo...
Per un attimo mi parve di vedere un ghigno sulla faccia di mio padre, ma mi misi in testa che fosse stato frutto della mia immaginazione. Papà non sorrideva mai, figuriamoci ghignare. Così, annuì ed entrai nel suo ordinatissimo studio sofisticato dell'ultima generazione. Mi chiusi anche la porta alle mie spalle, anche se eravamo da soli in casa, avvicinandomi alla sua scrivania. Lui si alzò dalla sua sedia, girando intorno alla scrivania, andò poi verso la porta chiudendola a chiave, con due giri. Io confuso, gli chiesi perché avesse chiuso la porta a chiave. Ma non ebbi risposta. La cosa mi iniziò a preoccupare quando lo vidi avvicinarsi a me a passo lento. Troppo lento.
Touya: P-padre, si sente bene?
Nessuna risposta. Ma lui continuava ad avanzare verso di me. Quando fu davanti a me, provai a dire qualcosa, ma lui mi prese il viso con una mano portando la sua bocca sulla mia, infilandoci subito la lingua. Era sotto shock. Il mio stesso padre. Provai a staccarmi, ma le sue mani mi tenevano ben attaccato a lui. Presto i miei occhi mi riempirono di lacrime per lo schifo che provavo in quel momento verso mio padre. Nella mancanza di fiato, mio padre si staccò da me. Presi la mia occasione, e con tutta la forse che in quel momento riesci ad accumulare nelle braccia, spintonai via mio padre da me.
Touya: P-perché? Perché mi hai baciato?
Ma per colpa della spinta, lo avevo fatto arrabbiare. Brutto sbaglio. Forse me l'ho immaginai, ma lo sentì mormorare un " E io che volevo essere gentile con te e non affrettare le cose."
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Ho imparato a sognare
ChickLitTouyaxHawks Touya Todoroki, sedicenne appena stato ammesso al Liceo di eroi più prestigiosa del giappone, incontrerá due ali rosse che lo porterá in tante di quelle avventure. Nel bene e nel male. Sto parlando di Hawks. O almeni e cosí che si fa chi...