Capitolo 23.

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"Biondì ti vuole Edoardo"dice Ciro entrando nel laboratorio.

Stavamo aspettando che arrivasse l'ora per incominciare i laboratori e ci siamo messe a sistemare e stavamo ridendo e nel momento più bello ecco che arriva...

Teresa mi lancia uno sguardo ed esce fuori lasciandomi sola con lui.Sospiro e continuo a sistemare i pacchi d'argilla come se niente fosse.

"Oh"dice venendo verso di me ma lo ignoro ancora,mi prende dal braccio e mi gira completamente verso di lui tant'è che i nostri petti sbattono uno sull'altro.

"Che c'è"rispondo sospirando.
Aggrotta le sopracciglia e aderisce di più il corpo col mio.

"Che è successo?"chiede confuso,abbasso lo sguardo e scrollo le spalle.

"Niente,cosa vuoi?"rispondo incrociando le braccia al petto,sorride e mi accarezza la guancia.

"Il biglietto che ti ho lanciato...ti è piaciuto quello che ho scritto?"mi chiede con un sorrisetto felice.

"Eh..sei bravo a chiacchiere tu"rispondo sospirando..sbuffa una risata e circonda il mio bacino con il braccio.

"Ancora nun l'hai capito ca nun so sul chiacchiere"dice divertito,lo guardo negli occhi e nascondo un piccolo sorriso ma quando mi ritornano in mente le parole di Viola distolgo lo sguardo.

Lo dico o no?

"Oggi...alla lezione di musica ho parlato con Viola,mi ha detto che devo lasciarti stare e che tornerai da lei come fai sempre perché adori le sue tette"dico iniziando a sentire di nuovo la rabbia salire mentre lui pare divertito.

"Che c'è da ridere?"chiedo spazientita,mi guarda con un sorriso dolce e prende il mio viso fra le sue grandi mani.

"U sacc ca si gelos ma è tutto inutile,u cuor mij batt fort sulament pp te"risponde facendomi sorridere subito,appoggio la fronte sulla sua e sospiro.

"Domani esci pure tu"dico cambiando discorso.

"Lo sapevo"dice scrollando le spalle e sedendosi su un tavolo,trascinandomi tra le sue gambe.

"La direttrice mi ha chiesto di tenerti d'occhio"continuo divertita e lui schiude la bocca,ridacchio e scrollo le spalle.

"Crè t miett paur?"chiedo sarcastica facendolo sorridere.

"Dovresti avere tu paura,nun immagin nemmeno ciò che ti faccio mo che usciamo da ca dint"mi risponde iniziando a baciarmi il collo,gemo quando la punta della sua lingua tocca la mia pelle e incastro le mani nei suoi capelli.

Alla faccia di non baciarlo più...

Succhia forte un lembo di pelle e sospiro capendo che mi ha fatto un succhiotto e sicuramente anche bello grande.

"Amo il tuo profumo"sussurra ancora sul mio collo facendomi fremere.Alza lo sguardo sul mio e ci guardiamo negli occhi.I miei azzurri contro i suoi neri.

Sto sbagliando,lo so,ma non avete idea di quante farfalle nello stomaco ho ora.Io,che a queste cose non ci credevo,che reputavo l'amore una stronzata mi sono fatta ingannare da questi occhi neri.
Ho paura di uscirne ferita però.

"Basta"sussurro staccandomi,sbuffa e schiaccia le mie guance con la sua mano e mi da un bacio a stampo e dopodiché si allontana andando verso la porta.

"Lo sai che tengo a te"dice prima di andarsene,passo una mano sul viso e sospiro rumorosamente.

Manecc..mi fa impazzire.

"Scurnacchiat statt zitt"dice Totó entrando con Milos nel laboratorio,mi giro subito verso di loro e scoppio a ridere quando vedo Totò tutto bagnato.

"Ma che è fatt?"chiedo continuando a ridere e alla mia risata si aggiunge pure Milos.

Fuoco e Fiamme|Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora