Capitolo 26.

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"Dove credi di andare?"mi chiede appena cerco di incamminarmi verso il viale che porta fuori il porto.

Lo guardo confusa e scrollo le spalle.

"A casa forse?"rispondo ovvia.

"Tu non vai proprio da nessuna parte sola"dice al che sbuffo rumorosamente,c'è lo zampino di mio cugino già lo so.

"Ciro non ho bisogno del babysitter che mi controlli,sono in grado di farlo da sola."dico scazzata,faccio per andarmene ma mi prende dal braccio buttandomi sul suo petto.

"Tu vieni a casa mia con me e rimani tutto il giorno con me."dice serio,alzo gli occhi al cielo e lo guardo male.Se pensa che starò alle sue regole si sbaglia di grosso.

"Tu ora te ne vai a casa tua e io vado prima a Posillipo e poi a fare shopping,punto.Ora mi lasci?."rispondo acida,mi stacco dalla sua presa e continuo a camminare e si mette affianco a me seguendomi non prima di aver buttato fuori un grosso sospiro,forse per mantenere la calma.

"Pcchè devi andare a Posillipo?"chiede confuso.

"Devo lasciare una lettera alla mamma di Teresa"rispondo mostrandogliela,annuisce e mi mette un braccio intorno alle spalle camminando verso la fine della strada.

Appena arriviamo vedo davanti a noi un ragazzo,lo stesso che c'era quella volta con Ciro ai colloqui.Sicuro è il fratello.

Ciro li sorride e si abbracciano,accanto al motore del fratello dove è appoggiato ce n'è un'altro.Un SH tutto bianco.

"Pccrè,lui è mio fratello Pietro."dice prendendomi la mano e portandomi vicino a lui,li sorrido gentilmente e lui ricambia.

"Allora si tu a' uagliona ca' sta a ffa' ascì matto fràtemo"dice questo Pietro divertito,faccio un sorrisetto guardando Ciro e dopo scrollo le spalle.

"Può darsi"dico sorridendo.

"Bene, molto piacere di conoscerti ma io devo andare,quindi..."faccio per dire per allontanarmi velocemente ma vengo bloccata dal polso di Ciro al che sbuffo.

"Angor? Tu a Posillipo da sola non ci vai."dice incominciando a innervosirsi.

"Ciro è importante.E poi non hai i cazzi tuoi da pensare? Ci vediamo più tardi."dico sospirando,li faccio gli occhi dolci e mi guarda prima imbronciato poi si arrende sciogliendosi come neve al sole.

"Vabbuò jam,ti accompagno.Almeno il passaggio posso dartelo?"chiede sarcastico,sorrido e li do un bacio sulla guancia prima di salire sul motore dietro di lui.Allaccio le braccia alla sua vita e appena mente in moto e accelera di botto appoggio la testa sulla sua spalla.

Sta andando velocissimo ma non ho per niente paura,in primis perché mi fido di lui e secondo perché sono abituata anche alla guida malata di Edoardo.
In 5 minuti arriviamo a Posillipo,è più bella di quanto ricordassi.

"Pccrè ascolta,qualsiasi cosa chiamami qua sta il numero di Pietro."dice consegnandomi un telefono,annuisco e lui mi prende il viso fra le mani.

"Promettimi che fai a' brava"continua,lo guardo negli occhi e sorrido.

"Te lo prometto"rispondo divertita,sorride e mi schiaccia le guance dandomi un bacio a stampo al che arrossisco di poco dall'imbarazzo.

"Ciao Pietro"dico sorridendogli.

"Ciao principè"risponde ottenendo uno sguardo omicida da Ciro al che nascondo un sorrisetto divertito.

Do un'altro bacio sulla guancia a Ciro e vado verso la prima via di Posillipo per andare a casa di Teresa.

Quanto mi è mancata la mia Napoli...penso che sia la città più bella del mondo.

Appena arrivo sotto casa di Teresa controllo se l'indirizzo sia corretto e dopodiché suono e vengo subito aperta stranamente.Salgo le scale del condominio fino al secondo piano e poi busso alla porta di casa.

"Buongiorno signora sono una amica di Teresa"dico gentile e sorridendo,la signora sorride con gli occhi lucidi e mi fa segno di entrare.È identica a Teresa!

"Posso offrirti qualcosa?"chiede al che nego sorridendo.

"Non si preoccupi tra poco dovrò andare via,volevo lasciarli solo questa."rispondo passandogli la lettera,mi guarda emozionata e la prende iniziando a leggerla e appena finisce scoppia in un pianto triste.

Oddio cosa si fa in questi casi?!

"Scusami tesoro"dice cercando di ricomporsi ma invano,li prendo le mani e le accarezzo guardandola in modo dolce.

"Sai la mia Teresa fin da piccola è stata sempre speciale,era gentile premurosa e dolce..non mi sarei mai aspettata che andasse a finire così.Quando mio marito mi lasciò per un'altra mia figlia aveva 12 anni.Era piccola in un certo senso e nn poteva capire.Il padre gli promise di venirla a trovare spesso ma non si è fatto più vedere,Teresa di questo ne ha sofferto tantissimo.Smise di sorridere,smise di studiare...si era chiusa intorno alla sua bolla.Dal canto mio so che è anche colpa mia,tutto il mio dolore lo concentravo sul lavoro lasciando anche Teresa molte volte sola,volevo solamente che lei fosse felice e tutti i soldi che portavo a casa cercavo di mettergli da parte ma non bastavano.Tantissime volte davo la cena a Teresa e io non mangiavo perché non c'era niente in frigo,e lei lo notava.1 anno fa poi iniziò a frequentare brutta gente del quartiere,si espansero voci orribili sulla mia bambina ma io di lei mi fidavo...fino a che non vennero i carabinieri dietro la porta per dirmi che doveva essere portata all'IPM per furto e resistenza a pubblico ufficiale"dice con voce rotta,sospiro e li stringo di più la mano.

"Teresa è la mia migliore amica,è la mia forza.Sa tutte le volte che perdo la pazienza lei mi ha aiuta a tornare lucida.So che ne soffre molto del vostro silenzio.Quindi per favore quando ci sono i colloqui,lei venga.Non sa quanto farebbe bene a sua figlia."dico seria ma sempre con tono dolce,annuisce sorridendomi e sospira.

Dopo aver parlato un'altro poco decido di andare,saluto la mamma di Teresa,che ho scoperto chiamarsi Laura,e vado via.

Mi sale la voglia di fare un po' di shopping al che subito corro al vomero.
Fortunatamente Gennaro mi ha potuto dare i soldi che mio zio ha mandato a me e Edo,non me li ha dati tutti ma la somma basta e avanza.
Devo per forza comprarmi qualcosa,le mie forme stanno cambiando e poi ci vuole un restauro...

Appena arrivo al vomero e individuo i miei negozi preferiti subito mi ci tuffo dentro iniziando a comprare cose a non finire.
Esco solamente dopo più di un'ora e mezza con almeno 12 buste in mano.

"Pronto"dico quando il cellulare che mi ha dato Ciro inizia a squillare.

"Pccrè song ij"appena sento la sua voce sorrido e sospiro."Ehy"dico con voce dolce.

"Dove stai?"chiede serio.

"Al vomero,ho fatto shopping.Adesso vado a casa sperando che non ci sia la mamma di Edoardo"rispondo sbuffando.

"Alle 5 ti vengo a prendere,se hai qualche problema chiamami.E mi raccomando non comprare cose scollate o corte"dice in modo geloso,alzo gli occhi al cielo divertita e acconsento per poi chiudere la chiamata.

Prendo l'autobus che mi porta dritto a Forcella,dove c'è quella che un tempo era casa mia.Spero solo che mia zia non sia lì.

"Ciao tesó"dico quando arrivando al mio quartiere vedo una mia vecchia amica.
Iniziano a salutarmi tante persone,tutte persone con cui sono cresciuta e dopodiché salgo nel palazzo di casa.

"Gre che stai a fare ca?"chiede Enza,la vicina di casa.

"Permesso"rispondo solo e lei capisce sorridendo.

"Non torna da 3 giorni"dice riferita a mia zia,tiro un sospiro di sollievo e la ringrazio per poi prendere la chiave di riserva che è sempre sotto il tappeto ed entro in casa.

Proprio come l'avevo lasciata....

Spazio autrice
Ciaoo,come state?
Cosa ne pensate della storia di Teresa?🥺
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Fuoco e Fiamme|Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora