Capitolo 49.

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"Oddio sono piena"dico quando finisco la mia porzione di dolce,abbiamo mangiato da Dio.
Era tutto buonissimo.

"Cameriere"chiama Ciro il ragazzino al che mi metto una mano sulla fronte sperando che non faccia nulla.

"2 caffè e il conto"dice accendendosi una sigaretta.

"Subito"risponde il cameriere lanciandomi un'altro sguardo,questa volta alla scollatura del vestito e sorridendomi.
Guardo subito Ciro e sospiro rumorosamente quando vedo che inizia a tremare dalla rabbia.Sta per andarsene ma il mio ragazzo lo blocca dal polso alzandosi in piedi.

"Amó ja"dico alzandomi pure io mettendogli le mani sul petto,ma la furia gelosa di Ciro Ricci è appena partita!

"O curagg m piac..fa capì ca nun si nu scem...ma a convinzion m fa murij crirm.Se piens ca puij cumbetere con me sij chiù fess d chell ca pensav.Quindi t rong nu suggeriment..stong a fa o brav assaij..è meglij ca t n vaij primm ca sta sigarett ta bruc nfront."ringhia guardandolo negli occhi.Il cameriere si fa piccolo piccolo e sbianca improvvisamente.

"Signore si contenga..non ho fatto nulla"risponde quest'ultimo balbettando leggermente facendo incazzare ancora di più il mio ragazzo."Ah ij m ja contenè? Lievt da nanz o cazz se nun vuoi morì primm ca crist t chiam"ringhia sul suo viso al che sposto il cameriere e prendo il viso del mio ragazzo fra le mani guardandolo negli occhi.

"Basta,calmati.Mo c n jam"sussurro attaccando le nostre fronti.Annuisce baciandomi a stampo e mette un braccio attorno alle mie spalle.

"Le chiedo umilmente scusa Signor Ricci,non capiterà mai più,purtroppo mio figlio non sa quando fermarsi.Armando chiedi scusa al signore,immediatamente!"interviene improvvisamente l'uomo che ci ha accolto all'inizio...sicuramente è il proprietario.

"R-R-Ricci?"balbetta spaventato a morte il ragazzo.

Ciro lo guarda facendo un ghigno..prende la banconota e la sbatte sul tavolo facendo sussultare sia i due uomini ma anche tutte le altre coppie che stavano cenando,che ovviamente sentendo il casino stavano guardando manco fossimo al cinema.

"Fate attenzione..è na' zona a rischio incendio ed è nu' peccato si o' sacrifici e' na' vita fernesse int'e' fiamme"dice serio guardando il proprietario dritto negli occhi.Corrugo le sopracciglia confusa ma poi capendo il doppio senso sospiro rumorosamente mentre l'uomo sbianca e così anche il figlio.

"Jam amo"prendo la borsa e lo trascino fuori dalla mano.

"Non ci posso credere ma che cazzo"urlo appena usciamo,si accende subito una sigaretta come se nulla fosse mentre io lo guardo male.

"L'hai minacciato di bruciarli il ristorante...ma sei serio?!"urlo mettendomi le mani davanti al viso.Viene verso di me circondandomi il bacino con le braccia e quando mi guarda negli occhi scoppia a ridere rumorosamente.

Quanto è bello...non l'ho mai visto ridere così spensierato.

"Ma che cazzo ridi?!"chiedo sconvolta ma scappa una risata anche a me per sfortuna.Cosa volete da me..ha una risata bellissima e le volte che ride così si possono contare sulle dita!

"S song cacat sott',mi è mancato nu' sacc' farlo."risponde continuando a ridere."Cosa? minacciare le persone?"domando scioccata.

"Si,all'ipm o facc ma farlo con persone a cui puoi fare sparire tutto con uno schiocco di dita è ancora più bello."

"Tu si tutt matt..io sono fidanzata con un psicopatico"urlo andando verso la macchina mentre lui dietro di me continua a ridere.Entriamo in macchina e mi prende il viso baciandomi focosamente.

"Tu sij sul a mij..nsciun t'adda uardà"sussurra sulle mie labbra mordendomi poi il labbro inferiore facendomi gemere di dolore."Stronzo"dico facendogli la linguaccia.

Fuoco e Fiamme|Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora