Capitolo 40.

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"Ciao ragazze"salutiamo io e Teresa il braccio femminile delle detenute,stanno tutte per uscire ma a una certa Naditza e Silvia si fermano.

"Comunque qualche volta venite con noi nel campo femminile,ci farebbe piacere.Po stat semb con i ragazzi..non vi stufate?"chiede quest'ultima facendo ridere sia me che la mia migliore amica.

"Va bene vi promettiamo che veniamo"risponde Teresa,annuisco anche io sorridendo e dopodiché escono fuori.

"Hanno ragione,sono simpatiche dovremmo farci di più amicizia"dice la bionda iniziando a spostare i pacchi di argilla,annuisco e inizio a darle una mano.

"Ho fame"dico facendola ridere..."Come sempre"risponde divertita.

Ridacchio e appena finiamo di aggiustare tutto andiamo nel campetto dai ragazzi.

"Mamma mij è na pret"sento dire da Pino,tutti i ragazzi sembrano imbambolati..guardo Teresa confusa e lei mi fa cenno verso il furgone dei carabinieri dove accanto c'è una biondina con tutte le tette fuori.Sicuramente è nuova.

"Un angelo sembra"dice Edoardo incantato,guardo la mia migliore amica e noto subito il suo sguardo incazzato al che sorrido divertita ma il mio sorriso sparisce in un secondo.

"Ma chiavass in ogni angolo d stu post"mi sale un senso di nausea e le mani mi iniziano a tremare,come può dire ste cose...menomale che dice di amarmi.

"Davvero?"dico entrando improvvisamente nel campetto,tutti i ragazzi si girano verso di me spaventati mentre lo stronzo del mio ragazzo si irrigidisce ma non si gira.

"E pcche nun o faij? È proprio là,si vuó te a chiamm."continuo sarcastica andando di fronte a lui,ghigna divertito e con molta nonchalance mi risponde "Stev sul pazzian"

Sbuffo una risata e vado a sedermi all'altra panchina accendendomi una sigaretta,sento i suoi occhi addosso ma si limita a ridere con quegli altri mongoloidi quanto Totò dice "incazzata la ragazza"

"Tu non ridere,ho sentito quello che hai detto"interviene Teresa rivolta a mio cugino,interrompendo così le risatine.Quest'ultimo si avvicina a lei e l'abbraccia.

"È una bella ragazza ma tu le batti tutte"dice in modo dolce riempiendola di baci per tutto il viso.

Teresa inizia a ridere e si unisce anche Edo alla sua risata al che sorrido intenerita.Sento ancora lo sguardo addosso di Ciro ma lo ignoro e continuo a fumarmi la mia sigaretta.
Non si è manco avvicinato per chiedermi scusa...

Quando vedo che non gli e ne importa un cazzo mi alzo dalla panchina e cerco di andare fuori per suonare un po' il piano ma il comandante mi blocca la strada.

"Gre chiama Ciro,avete un colloquio"alzo gli occhi al cielo e li dico di chiamarlo lui e appena Ciro viene cerca di mettermi una mano sul fianco ma mi scanso.Alza gli occhi al cielo e iniziamo a camminare verso la sala colloqui.

Appena entriamo sentiamo delle urla,il chiattilo ci passa accanto e per un attimo si blocca incrociando il mio sguardo.Ciro se ne accorge e lo guarda male per poi tirarmi verso di lui.

"Che succed?"chiede il comandante a Lino.

"Questo signore non vuole farmi parlare con mio figlio"risponde un uomo,sicuramente il padre del chiattilo.È identico a lui,e si vede proprio che tiene i soldi.

"Senta suo figlio è in buone mani,adesso farà una chiacchiera col suo educatore.Lei però qui non può stare"dice il comandante serio,in tutto questo Ciro continua a guardare male Filippo al che li stringo la mano per intimarlo a smetterla.

"Senta vorrei soltanto finire il colloquio con mio figlio..."cerca di dire il signore ma il comandante lo interrompe.

"Prendete un po' di tempo farà bene a tutte e due,accompagna Filippo"dice a Lino che esegue l'ordine e porta il chiattilo via.

Fuoco e Fiamme|Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora