Capitolo 48.

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"Ti voglio bene anche io..ci vediamo domani"dico per poi chiudere la chiamata con mio cugino dal carcere.Sia lui che Teresa mi hanno fatto gli auguri con il cellulare di Ciro che ha lasciato lì,rischiando di essere beccati.

"Vien ca"dice il corvino allungando le braccia dove subito mi ci infilo beandomi del calore del suo corpo e del suo profumo."Resterei tutto il giorno a letto con te...ma tnimm a c fa quindi su jam"mi alzo dal suo petto rimanendo a cavalcioni su di lui e lo guardo confusa.

"Pensi che le sorprese siano finite?"mi domanda divertito e ovvio mentre a me si scalda il cuore e nasce subito un sorriso spontaneo sul mio viso.

"Cì a me basta che sto con te,non voglio altri regali.Non voglio che pensi che io sto con te solo per quello."sussurro abbassando il viso ricordando le parole che mi ha detto durante la litigata all'ipm.

Non amo Ciro perché ha i soldi.
Non amo Ciro perché è solamente bello.
Non amo Ciro perché è quello che comanda all'ipm.
Non amo Ciro per trovare una sistemazione.

Lo amo perché ha saputo rubarmi il cuore.
Lo amo perché non se n'è mai andato.
Lo amo perché è la mia famiglia.
Lo amo perché se sono finalmente felice e solo grazie a lui,perché so di non essere più sola ad affrontare la vita ma ci sarà sempre lui a porgermi la mano e a salvarmi da tutto ciò che mi può fare del male,lo amo perché mi ha salvata.In tutti i modi in cui una persona può essere salvata.

"Ammor mij ascoltami...sono stato na cap e cazz a ricere tutte chelle cattiverie ma sappi ca' nun e' penso,so ca' me ami nello stesso modo in cui io amo te."mi rialza il viso e accarezza le mie mani con delicatezza.

"Sei stata l'unica a non vedere il mostro che sono ma ad andare oltre.L'unica che mi ama per come sono...con i miei difetti,che ammetto sono tanti,ma anche con i miei pregi.L'unica che ha visto del buono in me,il buono che manco io riuscivo più a vedere.Sei stata e sei la mia unica salvezza."dice serio guardandomi dritto negli occhi,chiudo gli occhi per non piangere e li accarezzo il viso dolcemente per poi baciarlo a stampo.

"Tu sei la mia salvezza.
Sei tu la mia famiglia ora Ciro,la famiglia che ho perso tempo fa."mi attira a se subito e mi abbraccia forte quasi a farmi mancare l'aria ma a me sta bene,sono in paradiso.

"T'am assaij assaij"sussurra nei miei capelli.Rialzo il viso e lo bacio subito trasmettendogli tutto l'amore che provo per lui.

"Ti amo anche io,più di ogni altra cosa al mondo."

"Ok interrompo a' scenetta diabetica ma io e papà vulimme fa' e' auguri alla mia cognatina"dice Pietro entrando improvvisamente in camera.Ridacchio staccandomi dal mio ragazzo e mi alzo per andare ad abbracciare  Salvatore e Pietro.

Quest'ultimo mi stringe forte e appoggia la testa sulla mia spalla per dare fastidio a Ciro.
"Frat ro cazz"ringhia Ciro a suo fratello quando li fa l'occhiolino per prenderlo in giro.

"Song frat a te quindi hai perfettamente ragione"risponde Pietro facendomi ridere,Ciro cerca di avventarsi su di lui ma viene fermato da mio suocero che sbuffa annoiato.

"Avast mo"dice serio ma sotto sotto anche molto divertito.Ho subito notato quanto si vogliano bene Ciro e Pietro,nonostante le battutine e le liti stupide che fanno.

Scendiamo tutti e 4 insieme e ci mettiamo a tavola dove il pranzo è già stato servito.

"Pà ij e Greta nun c simm stasera"dice Ciro all'improvviso facendo annuire Salvatore mentre io lo guardo confusa.

"Dove andiamo?"chiedo.

"È una sorpresa"mi risponde facendomi sorridere divertita,li do un bacio sulla guancia e continuiamo a pranzare.

Fuoco e Fiamme|Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora